giovedì 24 giugno 2010

Music Box

di Alex Busi

RIDONGAGA

La signora per eccellenza della ridondanza nel panorama musicale e’ Lady Gaga , un fenomeno commerciale dove alcuni geni del marketing ( probabilmente con la collaborazione della Gaga medesima..) hanno scoperto che l’esageratamente esagerato, l’abbondande stilisticamente ed artisticamente, abbinato a musica di nessuna rilevanza ma orecchiabile e con l’appoggio di produttori discografici di primo livello fa cassetta e soldi a palate. E’ come andare al supermercato e comperare quei cioccolatini incartati con quella meravigliosa e luccicante carta colorata anziche’ quelli nella carta neutra, a discapito della qualita’ del prodotto. Non possiamo dire che la Gaga non ci finisca di stupire perche’ tutto quello che fa e’ roba gia’ vista e rivista, copia a man bassa da tutti (Madonna in primis) pero’ esagerando nel copiare e storpiando fino a fare diventare kitsch e stucchevole tutto quello che tocca. Di stile non c’e’ nulla, di abbondanza tutto, dai colori dei suoi video, dalle trame degli stessi (per il video di Telephone ha scomodato perfino Tarantino facendo un frullato di Kill Bill Grindhouse e Dal Tramonto all’alba ed eccedendo anche gia’ sull’eccessivo Tarantino) anche nelle parole delle sue canzoni e’ ridondante.. Ci chiediamo se mai fara’ qualcosa di veramente originale o se il prodotto Gaga morira’ prima.
Non sempre ridondanza fa rima con kitsch o con il “ barocco baraccone”…mi riferisco al progressive rock, fenomeno nato alla fine degli anni 60, il cui nome sta a significare la progressione del rock ad un livello di maggiore complessita’ e varieta’ compositiva melodica e stilistica anche mediante strumenti provenienti da altre tradizioni musicali come la musica classica o sonorita’ che si avvicinano a temi epici. Il progressive, definito musicalmente ridondante, ha come scopo dare alla musica una finalita’ estetica rendendola un’opera d’arte.Gli arrangiamenti sono ricchi e ridondanti , i pezzi molto lunghi e divisi in sottosezioni con alternarsi nello stesso brano di situazioni musicali diverse. Il risultato e’ la musica dei primi Genesis, Pink Floyd , Emerson Lake & Palmer ed avvicinandoci agli ultimi anni i Radiohead e soprattutto dei Muse che piu’ si rispecchiano nel progressive. Il paragone con la Gaga e’ presto fatto!

6 commenti:

cicobyo ha detto...

Ah maledetto Alejandro lo sapevo che mi cascavi su Lady Gaga con la ridondanza!
Ne abbiamo già parlato, la vediamo diversamente sull'argomento e finchè si tratta di divergenza di vedute, ci può stare, ma non ci sto se fai di tutta l'erba un fascio e tiri conclusioni affrettate.

Partiamo dalla semplice constatazione che Lady Gaga nasce come musicista (è stata una delle 20 persone al mondo ad essere ammessa Tisch School of the Arts presso la New York University, per il suo talento artistico, manifestatosi all'età di 4 anni quando ha cominciato a studiare pianoforte e componendo la sua prima ballata a 13 anni).

I suoi pezzi vengono arrangiati in versione dance ma li compone lei stessa al piano (tant'è che tutte le esibizioni rigorosamente live iniziano con una performance al piano della cantante).
I suoi look originali e sopra le righe (mostrami una Madonna d'epoca con le lattine in testa, fiocchi fatti di capelli e occhiali di sigarette accese) vengono creati da un apposito team creativo di cui fanno parte i più importanti designer del mondo e capitanati da lei stessa.

La sua musica può non piacere, te ne do atto, ma tra lei e Madonna (e parlo non della attuale Signora Ciccone, quella piena di soldi e sempre stonata che recluta fior fior di produttori per comporle album interi) ma della Madonna delle origini, tutta tulle e crocifissi, ci passa parecchio. Non discuto la rivoluzione dell'immaginario musicale pop di sua maestà, ma in tante la copiano, qualcuna la omaggia, Lady Gaga è una creazione di se stessa, è un'artista e non una manager (si dice che i suoi concerti costino più di quanto incassino ma a lei non è mai importato).

C'è differenza tra lanciare le mode (come fa Madonna) e essere davvero innovativi. Ti faccio un esempio: la Madonna di Don't tell me portava il cappello da cow-boy? Schiere di ragazzi l'hanno imitata, anche io.
Non ho visto persone con le lattine nei capelli però, vuoi cominciare tu? Io non me la sento :-)

Quelli che tu chiami scopiazzamenti di video io le chiamo citazioni, ne ha fatte a svalangate anche Madonna, con la sua revival degli anno '80 (Abba inclusi) in Confession of a Dancefloor e lo stile mistico dei tatuaggi all'ennè di Frozen. O forse ci siamo dimenticati della citazione spudorata a Taxy Driver per il video di What it feels like for a Girl?

Madonna per prima dovrebbe imparare che non gira tutto intorno a lei, nemmeno sua figlia, che infatti ascolta Lady Gaga. Hihihi

Scusa la lungaggine Alejandro :-)

AntiGaga ha detto...

Salve,
inizio col dire che l'articolo mi piace molto, e condivido il parere dell'autore.
Innanzitutto, aspettarsi un articolo sulla Gaga parlando di ridondanza vuol dire riconoscere che effettivamente ne è la pardona indiscussa al momento.
Che sia nata come musicista potrei anche passartela, ma dove sarebbe arrivata senza questo personaggio che le hanno cucito addosso?
Ho visto delle sue foto che risalgono ai tempi del liceo, e si denota una mancanza di stile scandalosa.
Ciò che alcuni chiamano originalità io lo chiamo esibizionismo e cattivo gusto.
Sicuramente poi non si limita a citare, ma sono dei veri e propri furti di look, che non riguardano solo Madonna, ma anche altre cantanti pop (roisin murphy in primis, kelis, kylie minogue, ecc ecc). Ma la cosa che più mi urta è la gente che la esalta a genio, qualunque cosa faccia, che sia presentarsi al cospetto della regina d'Inghilterra vestita in lattice o "prendere ispirazione" dallo scopettone del mio bagno.
Gaga senza tutto questo non è assolutamente nulla.

cicobyo ha detto...

Cosa mi confronto a fare con uno che si firma AntiGaGa?

Io non sono un fan sfegatato di Lady Gaga, sia ben chiaro. Mi sono informato sulla sua bigrafia, ho visto e letto delle sue interviste. Per me lei è un'artista. E questa è la mia posizione ProGaga.

AntiGaga ha detto...

C'è una sottile ironia nella scelta del nickname, se non la si coglie, pazienza.

Comunque, rispetto la tua opinione, la mia è chiaramente opposta, ma ehi, viva la diversità! ;-)

La prossima volta che nevicherà mi divertirò un po'. Una tela bianca su cui scrivere "Don't Call Me GaGa".. sarò considerato anch'io un'artista?

cicobyo ha detto...

Se sentirai di volerlo fare, se avrà un significato per te (anche SOLO per te), se sarai stato il primo a farlo, se lo fai per esprimere qualcosa o te stesso, allora sì, sarai un artista. Dopotutto "non tutti possono essere grandi artisti ma un grande artista può celarsi in chiunque".

Per quello che riguarda la scelta del nickname l'unica cosa sottile nella scelta è il confine tra provocazione e polemica. E siccome ho colto benissimo questo aspetto, la mia risposta era una conseguenza di ciò. E questa è la mia posizione ProIronia.

AntiGaga ha detto...

E se invece lo facessi soltanto per vendere copie e far soldi?

Comunque, è evidente che non c'è un punto di incontro, quindi è inutile proseguire; questo vorrebbe dire "far polemica", non certo esprimere il mio pensiero.

Ci risentiamo al prossimo articolo.

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