venerdì 25 giugno 2010

Lugano solo andata

di Elena Banfi

Easy life
Alla base dell’ordine elvetico, che è un reale tratto distintivo del modus vivendi della confederazione, c’è la convinzione che si debba facilitare l’esistenza dei cittadini. Per questo le informazioni, dalla segnaletica stradale, alle indicazioni per orientarsi nei pubblici uffici, nei supermercati o nei centri urbani, abbondano ovunque. Sei alla disperata ricerca di un bagno? Eccoti il tuo bel cartello, con tanto di frecce, simbolo e ovviamente la scritta toilette/wc ben visibile in ogni stazione ferroviaria, parco giochi, parcheggio o grande magazzino. Se invece è l’ascensore che stai cercando basterà seguire le indicazioni per trovarselo davanti con l’immancabile cartello LIFT più simbolo grafico, nel caso non sapessi leggere o non avessi capito che quel marchingegno che ti sta davanti e nel quale entra ed esce gente è proprio un ascensore. Gli svizzeri poi, solitamente di poche parole, sono stranamente prodighi quando devono spiegare dove si trova lo studio medico, l’ufficio X o la palestra Y a un nuovo cliente/utente che chiama per un appuntamento. Ed è in queste occasioni che la nostra italica pazienza viene messa a dura prova. Ci agitiamo sulla sedia mentre una cortese segretaria ci spiega dettagliatamente come raggiungerli, dove parcheggiare o quale autobus prendere, offrendo riferimenti del tutto inutili se non ai frequentatori abituali della zona. “La prima a destra dopo il Roxy Bar”. “Di fronte alla Tamoil”. “Sulla strada per andare al Grotto dei platani”. Lei sempre gentile, non si scompone di fronte ai nostri no, non so, non conosco e ci suggerisce altri improbabili, almeno ai nostri occhi, punti di riferimento. Noi continuiamo ad agitarci pensando: “Dai! Sgancia l’indirizzo che poi ci penso io ”, per fingere infine, una volta ottenuta l’informazione preziosa, di conoscere l’ultimo ristorante, bar, distributore elencato e di poter quindi, grazie a questa rivelazione, raggiungere la meta agognata. Una volta imparato il trucco possiamo risparmiarci cinque minuti di inutile conversazione.
Ma rimane comunque la consapevolezza di provenire da un altro pianeta dove l’amministrazione e forse una mentalità con poco senso pratico non ti semplifica la vita ma sembra volerti mettere alla prova. Dove le informazioni se ci sono, sono spesso carenti, poco chiare o addirittura scorrette. Cerchi l’ascensore? Vediamo se riesci a trovarlo. Ha bisogno di un bagno? Che la caccia al tesoro abbia inizio.
E che delusione quando, dopo aver vagato fra i corridoi per un tempo che è parso interminabile lo avvisti ma intravvedi anche un cartello bianco appiccicato sopra, e avvicinandoti leggi: “Fuori servizio.”! Che invidia allora ci fanno gli svizzeri!

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