Viaggio al centro della terra.
a cura di Margherita Matera
Ieri Bologna mi ha inghiottita. Mi ha ordinata per cena. Ha aperto la sua bocca ed io, senza troppa resistenza, ci sono entrata. All’interno c’era una nebbiolina che rendeva la scena di uno dei primi romanzi gotici, che richiamava memorie lontane, londinesi. Così, nel letto di un canale (l’Aposa) ormai cementato, ho iniziato il mio percorso sotterraneo. La corrente era forte, mi spingeva a guardarmi attorno, a trovare domande in pietre e mattoni sconnessi. E il rosso del mattone segnava anche lì sotto. Si, Bologna era nata lì.
Quell’architettura dell’occorrenza mi era cresciuta attorno, magicamente. Come un ponte romano, invisibile altrove, o un solaio in putrelle, o un arco gotico, o il pezzo di un’abitazione. Ho pensato a quanta gente si fosse affacciata, a quanta avesse guadagnato terreno costruendoci sopra, a quanta invece avesse attraversato il canale dall’alto. Al peso della città sovrastante, proprio sulla mia testa. Ai percorsi verso una stessa direzione, ma su livelli diversi.
Ero in un luogo personale, in un posto chiuso, ad un’unica dimensione nello spazio e molteplici nel tempo. Ero giù, oltre il calpestabile, piccola, a chiedermi dove mi avrebbe portata quella corrente.
8 commenti:
Non vedo l'ora di poter fare delle foto lì sotto.
si Katia, è magico....
brava!!!ma che bella esperienza!!!
il ventre della città!!!
bacini
si, bellissima, poi tu che ami questo genere di curiosità dovresti farla!
Come è femminile l'idea del ventre della città, bella espressione!!!
Che bella storia, voglio andarci anch'io come si fa?
PFG
ciao Patrizia! domani vi faccio avere le date e i riferimenti per le visite guidate...ci sono diverse possibilità...c'è anche un percorso "teatrale"...
bacioni
Come promesso:domenica 26ott - Bologna e l'Aposa.ritrovo in piazza Minghetti. Prenotazione obbligatoria - info: Didasco Associazione Culturale sito www.didasconline.it
Consiglio abbigliamento sportivo.
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