venerdì 7 settembre 2007

9 mesi e 1/2

Tempo di rientri... tempo di riforme
a cura di Ely

Settembre: inizia la scuola. Ma che confusione!
E' già difficile scegliere quale sarà la scuola da far frequentare per cinque anni al tuo bambino che si aggiunge, puntualmente, lo spauracchio per l'attuazione di una nuova ennesima riforma.
Si parla di riportare l'obbligo dell'orario prolungato, vi rendete conto 40 ore settimanali (30 di lezione e 10 di mensa), al pari di una settimana lavorativa di un adulto?!
Senza contare che già tantissimi circoli scolastici adottano il tempo pieno facoltativamente, ora che ne sarà di quelle scuole che non dispongono delle strutture adeguate? Ma soprattutto che ne sarà di quelle famiglie che scelgono di avere i loro figli a casa, almeno all'ora di pranzo, per non rischiare di non vederli per tutto il giorno?
Non potevo lasciar correre: ho fatto un bel giro sulla rete ed ho scovato notizie più approfondite e più attendibili di quei flash superficiali e molto, molto equivoci. E devo ammetterlo, per il momento, non ho trovato niente di così allarmante o così rivoluzionario...

Anzi, ho potuto constatare che lo scopo di tutto questo parlare si basa su un generale miglioramento del sistema scolastico e, proprio dal sito del Ministero della Pubblica Istruzione - Ufficio Stampa del 04 settembre 2007, riporto alcuni stralci che ne illustrano, a grandi linee, gli obiettivi:
Nuove Indicazioni per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione
“Le scuole dovranno educare istruendo gli studenti e mettere al centro l’alunno-persona: solo così si riduce il rischio che gli istituti diventino progettifici dove si perde di vista la specificità di ciascun ragazzo. Il curricolo diventa più snello e si privilegiano italiano, matematica, storia e geografia a inglese, informatica e impresa. Prima di passare ad altro, infatti, è fondamentale conoscere l’essenziale”. Così il Ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, ha commentato le nuove Indicazioni per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione presentate oggi al Ministero. (...)
Le singole discipline sono considerate nella loro specificità ma vengono proposte all’interno di tre grandi aree disciplinari: area linguistico-artisticoespressiva; area storico-geografica; area matematico-scientifico-tecnologica.
Viene così sottolineata l’importanza di un insegnamento disciplinare non frammentato, ma capace di far cogliere le interconnessioni tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza. Si favorisce l’interdisciplinarietà e il lavoro collegiale tra insegnanti di discipline diverse."

Dal sito www.ilsole24ore.com del 6 settembre 2007 vi riporto invece una breve sintesi della riforma dall'articolo "L'abc del decreto legge sulla scuola" di Nicoletta Cottone.
"Vita difficile per i docenti fannulloni, incremento dei fondi per i compensi ai commissari d'esame per la maturità, giro di vite sui privatisti, con lo scopo di contrastare gli «esamifici». Con il decreto varato il 5 settembre dal Consiglio dei ministri arrivano, a pochi giorni dallo squillo della prima campanella dell'anno scolastico 2007/2008, una serie di novità. Le sanzioni disciplinari per i docenti che hanno comportamenti incompatibili con la professione arrivano procedure più snelle e incisive per la sospensione dal servizio e il licenziamento: il procedimento disciplinare dovrà essere concluso al massimo in 120 giorni. Per la sospensione cautelare non è più vincolante il parere del collegio dei docenti. Torna il tempo pieno abolito dalla riforma dei cicli e viene ripristinato il giudizio di ammissione alla terza media. La maturità sarà più dura per i privatisti, che non potranno più scegliere la scuola dove sostenere l'esame, ma dovranno presentare una istanza agli uffici scolastici regionali, che si occuperanno, poi, di assegnare al candidato la sede d'esame. Le supplenze per maternità, poi, non saranno più a carico delle scuole, ma i supplenti nominati in sostituzione di docenti in astensione obbligatoria saranno pagati direttamente dal ministero dell'Economia. Ecco, in sintesi, l'abc del contenuto del provvedimento.(...)
Tempo pieno (articolo 1, comma 1). Nella scuola primaria viene reintrodotto il tempo pieno, secondo il modello previsto dalle norme precedenti il Dlgs 59/2004, con orario settimanale di 40 ore, mensa compresa. Il numero dei posti attivati a livello nazionale per le attività di tempo pieno e a tempo prolungato deve essere individuato nell'ambito dell'organico e nel rispetto dei limiti di spesa previsti per il personale della scuola dalla legge di bilancio.(...)"

Ed ancora dal sito www.governo.it : Scuola: nuove indicazioni per infanzia e primo ciclo del 04 settembre 2007
"Dal ministro Fioroni giungono nuove indicazioni, dedicate gli alunni più giovani (infanzia e primo ciclo), in cui vengono privilegiate materie come italiano, matematica, storia e geografia rispetto a informatica, inglese e impresa. Tabelline, grammatica, sintassi, nomi di fiumi, mari e monti sin dalle elementari perchè "prima di passare ad altro è indispensabile - per il ministro - conoscere l'essenziale". (...)
Le nuove indicazioni saranno applicate dalle scuole in via sperimentale per un paio d'anni, fino al 2009, per consentire al ministero di raccogliere suggerimenti e condividere le esperienze. Dall'anno scolastico 2009-2010 entreranno definitivamente a regime.
Per la prima fase saranno stanziati 36 mln di euro, come previsto dalla Finanziaria 2007, e non verranno modificati i quadri orari."

Sappiate che di cose da aggiungere ce ne sarebbero ancora tante altre, lascio a voi gli approfondimenti del caso.

Tutto sommato però, mi pare, che si stia lavorando per un riportare la scuola, ma soprattutto l'insegnamento nelle scuole, a livelli molto più alti di quelli attuali. Trovo giusta la linea dell'interdisciplinarietà e del lavoro collegiale tra insegnanti di diverse materie e approvo vivamente l'idea della visione unitaria della conoscenza. Anche perchè, quando ho frequentato le scuole medie io, questi metodi erano già ben collaudati e davano degli ottimi risultati. Sarà forse per questo che quando leggo "...tabelline, grammatica, sintassi, nomi di fiumi, mari e monti sin dalle elementari, ecc..", devo ammetterlo, un forte dubbio mi assale ed ironicamente mi chiedo: perchè sino ad oggi che cosa si stava insegnando?!

8 commenti:

Giulia Lu Mancini ha detto...

ciao Ely
bentornata anche a te!
speriamo che questa riforma porti davvero qualcosa di buono, io ho diverse amiche che fanno l'insegnante(alcune dopo pareccchi sono ancora ancora supplenti) e lavorano davvero molto e con passione. Non conosco docenti fannulloni, ma, che dire, ci saranno anche loro.
Sarebbe anche il caso di dare più fondi alle scuole: una mia amica insegnante elementare, compra a sue spese i prodotti di cancelleria per le sue lezioni ai bambini,e il suo stipendio non è davvero granchè.
Quando mi sono laureata ebbi l'opportunità di insegnare, ma alla fine di fronte ad altre scelte rifiutai la supplenza annuale che mi avevano offerto.
Oggi sono ben contenta di non essere un'insegnante, checchè ne dica Montezemolo.

Anna Grazia Giannuzzi ha detto...

Ciao Ely, la scuola è una preoccupazione seria, hai fatto bene a darci uno spunto di riflessione!

Anonimo ha detto...

Ciao Lu', è vero questo è un mondo molto difficile per tutti quelli che vi ruotano attorno.
Il sistema va sicuramente ritoccato ma credo che si debba andare un pò più a fondo.
Credo che la questione tocchi la società in generale, i valori che stanno sparendo, le famiglie disgregate da impegni di ogni genere, le difficoltà economiche e chi ne ha più ne metta.
Ognuno di noi però deve metterci il suo buon impegno e forse col tempo, molto tempo, non ci sarà bisogno di fare una riforma ogni 5 o 6 anni.
Complimenti a quegli insegnanti che svolgono bene il loro lavoro. Ce ne sono tanti che ci mettono passione, tempo e anche il loro denaro personale.
E quindi anche tu hai fatto dell'insegnamento? A prescindere dalle difficoltà sono convinta che sia un bellissimo lavoro...

Ciao Anna Grazia hai ragione, la scuola oggi più che mai non è una passeggiata!
Bacioni Ely

Maria Cristina Campagna ha detto...

Rieccoti! Hai esposto un bel problema. Avanti le nuove proposte, ma mi chiedo come applicarle se le nostre scuole sono decrepite e spesso non a norma. Bisognerebbe prima rinsanare la parte strutturale per poi dare spazio a nuove cose. Io ho una bimba alla materna e ho vissuto la difficoltà di trovare un posto per la mancanza di asili!
Poi non sono d'accordo per il tempo pieno quando serve solo a stancare i bambini con materie forti e quando le scuole non sono prediposte. Sarebbe un discorso molto lungo e ben vengano le nuove proposte, ma che siano valide studiate per il bene dei bambini ed applicabili.
Baci

IleniaF ha detto...

Ciao Ely,
ben ritrovata! Bel post, brava, un argomento attualissimo ma soprattutto importantissimo...la riforma scolastica.
Il ministro Fioroni ha detto delle cose sacrosante, più grammatica, più matematica, materia fondamentali per la crescita scolastica di un bambino e rappresentano la base della cultura di ognuno.
Speriamo, adesso, che verrano applicate seriamente le nuove direttive.

Anonimo ha detto...

Ciao Maria Cristina e Ilenia.
Sì, ben vengano le nuove proposte se introdotte a 360° e soprattutto nell'interesse e nel rispetto dei bambini e degli studenti in generale.
Anche a me piace, come ho già detto, la visione unitaria della conoscenza: ti aiuta a riflettere, a collegare eventi, a ragionare ma soprattutto ti aiuta ad imparare e a non dimenticare ciò che hai appreso. Speriamo in bene...
Ely

Maddalena ha detto...

Care ragazze,
io insegno in una scuola superiore statale, un professionale. Avete presente quando alla televisione mostrano quelle scuole americane dove regna il caos più totale, dove gli alunni: girano con le cuffiette nelle orecchie, non portano i libri a scuola, quando entra l'insegnante non ci fanno caso, girovagano per i corridoi con le mutande in bella mostra che escono dai pantaloni, camminando come pinguini; che hanno rispetto per l'istituzione scuola, come per un cestino. Tutti i cestini sono vuoti e le cartacce in terra. Questa è la mia soddisfacente realtà. Immagino che in un liceo classico sia diverso. Tuttavia, parlando con colleghi di tutti gli ordini, la conclusione è triste: nella scuola c'è stata una degenerazione totale. Non esiste più alcun rispetto per quelli che dovrebbero essere degli insegnanti di educazione e poi di disciplina (intesa come materia di studio). A chi attribuire la colpa, un pò a tutti:
1)le famiglie: i figli sono poco seguiti, sono accontentati in tutto e hanno sempre ragione.
2) gli insegnanti non sono dei professionisti seri, molti di quelli che scelgono questa attività lo fanno per ripiego, o come secondo impiego;
3)lo stato ha fatto si che sottopagando la categoria e non incentivando economicamento l'aggiornamento o la specializzazione o rendendo l'accesso riservato a chi ne ha le capacità; l'opinione pubblica consideri l'insegnante uno "statale" sanguisuga; che in certi casi è vero.
4)lo stato ancora, che non aggiorna i programmi di studio e non rende la scuola più aderente alla realtà lavorativa.
Che fare, ridare importanza alla scuola, rendendola appannaggio di presidi e docenti capaci. Non so se la privatizzazione sia una soluzione, lo sarebbe solo se le varie strutture si facessero concorrenza tra di loro in senso qualitativo. Purtroppo non ho la soluzione nel cappello, ma sicuramente ho tanto amaro in bocca.

Anonimo ha detto...

Ciao Maddalena
ti ringrazio per il tuo intervento.
Chi più meglio degli interessati può mettere in evidenza le problematiche che sta vivendo la nostra scuola?!
Ci hai reso uno spaccato molto dettagliato. E la realtà è che ci vorrà molto impegno e molto tempo per riconquistare il giusto ordine, il giusto equilibrio.
Prima la scuola non era così: c'era molto più rispetto e si aveva davvero il timore di essere bocciati. Oggi, purtroppo non è più così.
Ma, nonostante tutto, sono fiduciosa, perchè di persone come te ce ne sono tante ed il lavoro che fate non è vano, soprattutto per quei ragazzi che riescono a coglierlo. I valori che riescono a passare sotto quello strato artificiale di superficialità si radicano profondamente e, col tempo, riemergono per farne una persona migliore.
Immagino che il tuo lavoro sia davvero difficile ma non demordere, sei in gamba!
Un bacione
Ely

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