martedì 25 gennaio 2011

L’estasi dell’artista

di Marika Nesi

Solo progetti



Il capodanno è il momento per fare i vostri buoni propositi. La settimana successiva potrete cominciare a piastrellarci la strada per l'inferno, come al solito.” (Mark Twain)

Era il primo lunedì dell'anno, quella sera avevo invitato alcune amiche all'apertura di un localino dalle parti di Laura. Lei non ama spostarsi, marca il territorio come un gatto e non lo abbandona.
Emma invece aveva appena traslocato e, nonostante i pacchi sigillati, aveva accettato il mio invito entusiasta. Quella sera l'avremmo trascorsa fra drink e chiacchiere.
- Care! Buon anno!- Emma ci abbracciò spumeggiante, come al solito era in ritardo. -Ho un regalino per voi!- Proseguì e tirò fuori dalla shopping bag due pacchetti identici color ciliegia. Strappai la carta e ne estrassi il contenuto. - E' un taccuino...- Mormorai confusa.
- E' il vademecum dei buoni propositi!- Proseguì Emma.
- I cinque propositi per il nuovo anno! E' tradizione!- Concluse Laura effervescente, i volant le accarezzavano i polsi esili.
- Sapete, ho deciso che nel 2011 dirò addio al fumo- Dichiarò Emma; mentre Laura annunciò che, finalmente, avrebbe mostrato alla direzione aziendale quel progetto in embrione da mesi. 
- Non vi sembra di correre con la fantasia?- Dissi loro con aria di sfida. Le mie amiche mi osservarono stizzite, l'abitudine a "propositare" è un rito consolidato.
-Non c'è niente di male nel fare propositi- contestò Emma. -E quali sono i più in voga?- Interruppi sarcastica, -La disintossicazione dagli stravizi festaioli o, sulla scia del Natale "che rende tutti più buoni", il ritorno agli affetti.-
-A volte si fantastica dopo un anno deludente- Osservò Laura -Ma si ignora che la memoria a breve termine potrebbe fare brutti scherzi. E, già alla fine del mese, quei picchi di euforia diventerebbero vani (e vaghi) ricordi- Conclusi.
Trascorremmo in pomeriggio a discuterne. Emma svelò i suoi cinque propositi per il 2011, alcuni erano decisamente fantasiosi; Laura non aveva pensato che a quelli e, alla fine della serata annunciò che non valeva la pena sprecare fiato con la direzione e che avrebbe proposto la sua idea altrove, forse a una società svedese. Brindammo entusiaste. Quanto a me, decisi che non avrei fatto propositi: solo progetti. E, con i Mr.Big in sottofondo e un Irish Mist fra le mani, descrissi loro come avevo in mente di realizzarli.

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