lunedì 24 gennaio 2011

Lezioni americane

di Irene Zennaro

New years Resolution checklist



A year of shopping dangerously

Non sono mai stata una da risoluzioni dell’ultimo dell’anno. Fare più weekend romantici, perdere due taglie, andare a correre alle sei del mattino, non dire di sì al quinto giro di cicchetti e darsi una crema idratante da 400 euro tutte le sere; ecco sono tutti pensieri che riservo a momenti di massimo sconforto come l’arrivo dell’estratto conto o la faccia del capo alla vista delle mie borse sotto gli occhi il lunedì mattina.

Il 2011 ha però portato con sé carte verdi e permessi di soggiorno e con essi il temuto momento del trasloco: 18 anni (più o meno) di shopping, non sempre del tutto assennato. Ecco quindi alcune cose che mi riprometto di fare per affrontare il ferale momento del packing:

1.     Prendere possesso del nuovo appartamento a stelle e strisce con un nuovo armadio, uno ed uno solo. Mentre scrivo  borse, scarpe, accessori ed abiti invadono un’intera camera a casa mia e con il favore delle tenebre si  sono infiltrati in soffitta e in un paio di stanzini…è tempo di combattere l’entropia del sistema!!!
2.     Addio allo shopping bulimico. Come si dice a Milano, less is more e allora basta arraffare magliette a dieci euro come se non ci fosse un domani ed arrivare ai camerini cariche di giacche di finta pelle. Ho deciso: una sola favolosa borsa per stagione anziché le solite mediocri 10 e un paio di scarpe che resistano al cambio di moda, o di punte. Per fortuna le stagioni sono 4. E l’acquisto preventivo è sempre dietro l’angolo (come dimenticare i sandali comprati a NY quando fuori infuriava la tempesta, di neve).
3.     Rispetta i capi tuoi come te stessa! Altolà alle camicie di chiffon appese ai ganci dello sgabuzzino, ai calzini di lana che diventano XXS (io ho il 39) dopo l’ennesimo lavaggio aggressivo e all’uso indiscriminato delle orride grucce del dry cleaner. E’ ora di usare dustbag per borse e cinture, spazzole per maglioni di lana e anche lucido da scarpe come uno sciuscià consumato. Dopotutto voglio avere una relazione a lungo termine con tutto (quas)i il mio guardaroba. Unica eccezione ammessa le matasse di vestiti reduci dal sabato sera!
4.     Non desiderare eredità anzitempo (causate da morti premature, of curse). Basta, basta fare la corte alle Chanel della prozia. Basta occhieggiarle senza pudore con la scusa di visite di cortesia e te all’inglese. La vecchietta è ancora agile come una staffetta partigiana e seduta saldamente sul suo tesoretto. Altroché  vecchi merletti…
5.     Razionalizzazione! Ecco la parola del 2011. Con un trasloco transoceanico urge limitare il bagaglio ad un solo container…e già le amiche festanti svolazzano come avvoltoi su tutto quello che non riuscirò ad impacchettare, spedire e spingere a forza nelle valigie. Insomma il trionfo della volontà!

Yes we can! 

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