martedì 8 giugno 2010

Il signore in giallo

di Lorenzo Bosi

PERSONALMENTE



Eccoci qua per una nuova sfida! Ovviamente in senso ironico. Questo mese devo abbinare RIDONDANZE con la mia rubrica: IL GIALLO.Letteralmente, RIDONDANZA significa ABBONDANZA. Benissimo, per quanto mi riguarda non sono un grande estimatore del superfluo ma non in senso assoluto. Spesso dipende dalle circostanze e dallo stato d'animo. Ci sono giorni in cui, soprattutto nel periodo estivo, adoro indossare indumenti colorati al limite della decenza. A volte mi ritrovo ad andare in giro mascherato come un Arlecchino, sfociando nel grottesco...ma chissene frega! Il caldo, il mare, il sole mi trascinano ed io cedo volentieri alle lusinghe del cattivo gusto.Se accetto le ridondanze "visivamente", faccio molta più fatica a sopportorle nel lettura e/o nella scrittura. Chi legge i miei libri o i miei post avrà notato quanto il mio linguaggio sia semplice, lineare fino alla noia forse, ma è così che mi piace. E, soprattutto nei gialli, trovo assolutamente superfluo l'utilizzo di un linguaggio aulico, ridondante appunto. Secondo me la lettura dev'essere veloce, chiara. E' indispensabile raccontare i fatti, descrivere i luoghi e i personaggi, disseminare la trama di indizi, giusti o sbagliati, senza tuttavia distrarre il lettore con inutili acrobazie linguistiche.Voglio precisare, io la penso così. Non si tratta di una verità assoluta, tutt'altro. La scrittura, come ogni altra espressione artistica, non ha una bellezza o una bruttezza oggettiva. Chiunque può formulare una propria rispettabile opinione.Ciao a tutti

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