martedì 3 novembre 2009

RAMPA DI LANCIO

Genesi di un romanzo
A cura di Lù Mancini

Talora nel preambolo troviamo già tutti gli ingredienti di una storia: il personaggio buono che sarà senza ombra di dubbio il protagonista principale, quello che ci sta subito antipatico e che è sicuramente il cattivo del romanzo e che alla fine farà qualcosa di terribile, il luogo, ben definito in dettagli e suoi aspetti peculiari, in cui la vicenda si svolgerà.
In effetti possiamo partire proprio dal luogo, creiamo un rifugio o un contesto per i nostri personaggi e da lì essi prenderanno la loro strada, fino a diventare perfino indipendenti da chi li descrive e li fa vivere.
Tempo fa lessi un romanzo che, ambientato in una città spagnola ai tempi del Franchismo, incentrava tutta la vicenda intorno ad una serie di personaggi che in un modo o nell’altro risultavano sconfitti, eroi semplici che, non lottavano contro il regime, ma cercavano solo una loro felicità nel quotidiano e che pur lottando strenuamente per ottenerla in qualche modo, alla fine cadevano necessariamente di fronte ad eventi avversi e ineluttabili. Ciononostante la bellezza di questi personaggi rimaneva intatta e fulgida, rimbalzava fuori dalle pagine facendoci piangere di commozione sul loro fallimento. Fin dall’inizio tutto lasciava presagire la loro sconfitta, ma il palpitare delle loro emozioni e dei loro più profondi desideri teneva in piedi il nostro filo di speranza e ci lasciava sospesi fino all’ultima pagina.
Il romanzo mi ha emozionato perché queste persone le incontro nella realtà della nostra quotidianità, le incontro in quelle parti di me che hanno desiderato e hanno perso.
A volte vorrei trovare il modo per riscattarle e trovare una loro rivincita, che diventa anche un po’ la mia.
La scrittura mi aiuta molto in questo, grazie ad essa posso trovare un lieto fine anche per loro che li faccia arrivare ad una realtà migliore.

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