domenica 15 febbraio 2009

ROSA STANTON

DATEMI UN MARTELLO...HO QUALCOSA DA SISTEMARE
di MonicaC



Sveglia alle 7 del mattino. Mi lavo come un gatto. Riempo la borsa di fogli che non leggerò. Alle 7 e 35 sono in strada. Ho 10 minuti per arrivare in stazione e prendere il BLQ. Due traiettorie possibili: verso via Indipendenza dove passa il salvaculo 19 - ma sono all'inizio del Pratello - oppure giù per via Marconi, sfidando autobus che hanno una frequenza più incostante del mio umore. Rischio e decido per la seconda opzione. Aspetto 5 minuti. Niente. Inizio a camminare sputacchiando bestemmie. D'improvviso appare il BLQ in direzione opposta. Panico. Non ci sono fermate su via Marconi. Calcolo mentalmente il percorso opposto e, intanto, prego che via Indipendenza sia bloccata dal traffico (domenica mattina alle 7?), con la stessa concentrazione che da bambina mettevo nel calpestare le formiche. La mia ferma volontà di sfuggire alla dipendenza da taxi produce onde positive: si materializza un 21. E' fatta. In stazione il BLQ attende minaccioso. Arrivo all'aeroporto alle 8 e 10 minuti. Il mio volo parte alle 9 e 15. Al chek -in la signorina Meridiana mi avvisa che c'è un ritardo di 45 minuti. Vorrei ucciderla. Mentre mi allontano mugugnando spergiuri, l'altoparlante mi richiama al banco. Avevo lasciato metà del mio foglio d'imbarco. Sto quasi per rinunciare all'idea di tornare in Sardegna per votare.
Sborso 175 euro per un volo di andata e ritorno in giornata, che oltrettutto per portarmi a Cagliari fa prima scalo ad Olbia. Dove, per famigerate regole di sicurezza internazionale, tutti i passeggeri sono obbligati a scendere e fare un secondo imbarco. Aspettare almeno 30 minuti nell'aeroporto al neon della Costa Smeralda, e risalire sullo stesso aereo, nello stesso posto, senza nessun controllo.
Intanto, a Bologna, recuperato il biglietto compro il giornale e fumo una sigaretta. Dall'altra parte del mare, la famigliola stressata pronta a partire all'alba (125Km=250Km), attende conferme. Faccio un'economica colazione - caffè, spremuta e cornetto - oggi in promozione a 4 euro ma che, servita al tavolo ha un lieve rincaro. Pago 8 euro, troppo incredula per lamentarmi. Dopo aver letto tutti i titoli in sconto alla libreria Mondadori, 50 pagine dell'Europeo sulle elezioni in Italia dal 1946 al 2001, e l'intero Manifesto, decido che è venuto il momento di oltrepassare la soglia dei controlli. Appena varcata la zona dove non potrò più fumare, sollevo lo sguardo sul monitor sopra il mio gate: 11 e 15. Lo rileggo. Poi, di nuovo. Per 30 secondi mi convinvo si tratti dell'originario orario d'arrivo a Cagliari. Sbagliato. Ovviamente, all'uscita d'imbarco il vuoto peneumatico. Ovviamente, nessuno si è degnato di annuciare un ritardo di 2 ore. Mentre ogni dieci minuti, una voce registrata ripete che non sono ammessi liquidi nel bagaglio a mano. Vorrei urlare. Ma qualcuno lo sta già facendo per me. Davanti all'ufficio Meridiana una fila di gente incazzata chiede spiegazioni. "L'aereo è in ritardo perchè a Cagliari c'è la brina", spiegano gli umoristi hostess, steward e chiccacchio sono. Stizziti poi - per la richiesta avanzata da un signore grigio barbuto sul perchè non si avvisi prima di un ritardo del genere - rispondono: "Non possiamo sapere in anticipo se ci sarà la brina sulle ali".

AVVISO: Scusa Fabio se ti posto sopra, è colpa del caledario di Ilenia, ieri era San Valentino...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso dire che è delizioso?

Patrizia

^Ranocchietta^ ha detto...

Uh!!!Ma non rispondi agli sms? dove sei finita?
Grazie, cque. Muak

cicobyo ha detto...

Monica, una donna un mito :-))

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