giovedì 21 agosto 2008

4BIT@BIT

Opere pubbliche: per tutti o per pochi?
A cura di Roberto Scano

Riporto nel blog, con richiesta di supporto, un'iniziativa che stiamo portando avanti a Venezia per garantire a tutti i cittadini, anche quelli con disabilità motorie, di poter utilizzare un'opera pubblica: non una qualsiasi, ma il quarto ponte sul Canal Grande a Venezia, che dovrebbe essere inaugurato il 18 settembre 2008 alla presenza del Presidente della Repubblica.

Ecco il testo completo dell'appello pubblico.

Calatrava a Venezia: doveroso rinviare l’inaugurazione


Il ponte di CalatravaApprendo dalla stampa locale (Gazzettino di Venezia, 19 agosto 2008, pag. III):
VENEZIA - Il ponte di Calatrava è pronto e il 18 settembre dovrebbe essere inaugurato dal Capo dello Stato. Ci sono però due problemi: l’ovovia, che non sarà installata prima di qualche mese e quindi non ci sarà e il nome, che non è stato ancora deciso.

Non voglio scendere nei dettagli e/o polemiche relative ai ritardi e/o ai costi di realizzazione dell’opera per il posizionamento del quarto ponte sul Canal Grande di Venezia, ma voglio soffermarmi per l’ennesima volta sui problemi di accessibilità e sulla progettazione “senza l’accessibilità in mente”.
Alcuni si chiederanno qual’è il problema. Mi preme citare un estratto da un post nel sito Architettura e Design:
Criticato per la mancata attenzione progettuale verso l’utenza con difficoltà motorie, al progetto del ponte di cristallo è stato affiancato quello di una particolare “ascensore” per risolvere la grossa falla progettuale dell’architetto spagnolo: un’ovovia nascosta ai piedi del ponte all’interno di una botola che, aperta a richiesta, lascia salire la cabina che accoglie al suo interno la persona disabile.
La botola viene quindi sollevata da un braccio e agganciata ad un carrello scorrevole sistemato nella parte esterna del ponte. Concluso l’attraversamento, le operazioni si ripetono partendo dall’altra sponda per consentire il percorso al contrario.

Ma l’accessibilità era stata pensata? Mi rispondo da solo grazie alla rete internet:
Il botto vero scoppiò quando si scoprì che l’architetto, nel nome della purezza delle forme, non si era minimamente posto il problema dei disabili. I quali, giustamente, piantarono la grana: possibile che dopo 434 ponti costruiti a Venezia nei secoli in cui non c’era attenzione per l’handicap, anche il primo e unico dei ponti nuovi nascesse nell’indifferenza per chi è in carrozzina? Possibile che neppure Calatrava si fosse posto l’obiettivo di conciliare l’arte con il rispetto dei diversamente abili e le leggi vigenti? E come aveva potuto la Commissione di Salvaguardia approvare l’opera accettando, tra le motivazioni del «no» ai «servoscala», anche quella che senza quegli infissi metallici l’opera offriva «un impatto visivo certamente migliore»? Messo alle strette, il Comune sterzò. E chiese al progettista di trovare una soluzione. Calatrava disse sì, però, insomma… Un tira e molla. Finché, seccato per i problemi posti a lui e non ai grandi artisti del passato, inviò una lettera incredibile.
Dove si dichiarava a malincuore pronto ad adeguare il progetto ma insisteva nel suggerire ai disabili «l’attraversamento orizzontale mediante vaporetto». Cioè «il superamento del canale a livello dell’acqua coordinato con i servizi dell’Actv». «Risposta infelice», sbottò Paolo Costa. Che diffidò l’artista: decida in fretta e piantiamola qui.

Qual’è quindi il problema? Il problema è che probabilmente il 18 settembre 2008 il Capo dello Stato inaugurerà un’opera inaccessibile, ovvero darà il benestare all’apertura di un’opera che per diversi mesi non potrà essere accessibile alle persone con disabilità motorie.
Sorvolando eventuali problematiche legali relative alla progettazione non accessibile (qualcuno dovrà senz’altro prendersi la responsabilità di aver approvato e finanziato un progetto con barriere architettoniche, il cui adeguamento ricade sulla collettività), vorrei cogliere l’occasione per chiedere pubblicamente al Sindaco di Venezia Prof. Massimo Cacciari e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano di rimandare l’inaugurazione dell’opera ad opera realmente compiuta ed accessibile a tutti. Un ponte è di fatto una struttura che consente il passaggio di persone da una sponda all’altra: come possiamo inaugurare un’opera che non consente a tutti la possibilità di utilizzarlo?
Ove non vi fosse tale sensibilità al problema, grazie alla rete auspico una giusta e sonora manifestazione di protesta da parte di chi sfortunatamente potrà solo ammirare il ponte senza attraversarlo: si sono attesi anni per avere il ponte… qualche mese in più non peserebbe a nessuno.
Sia ben chiaro: non chiedo di non aprire il ponte, ci mancherebbe! Ma quantomeno di inaugurarlo quando effettivamente l’opera sarà completa: senza l’ovovia al momento è un “ponte zoppo”.
Questo post è stato segnalato anche al Quirinale tramite l’apposito modulo di contatto presente nel sito del Presidente.
Aggiornamento del 20 agosto 2008. Avviata una petizione on-line.

15 commenti:

Roberto Scano ha detto...

A seguito di quel post nel mio blog è nato questo articolo su
La Nuova Venezia

IleniaF ha detto...

Benissimo!!!
Speriamo che si diffonda a macchia d'olio la tua petizione.

Maddalena ha detto...

Sottoscrivo anch'io!

KatiaC ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
KatiaC ha detto...

Il punto è che tutta Venezia è inaccessibile a chi è in carrozzella. Una volta passato il ponte di Calatrava poi dove vai?
Al successivo ponticello settecentesco ti fermi. L'antichità non era per i portatori di handicapp che di solito o stavano a casa o morivano presto.

Roberto Scano ha detto...

Il Comune ha riconosciuto il doveroso rinvio:

http://robertoscano.info/random-bits/calatrava-il-comune-rinuncia-ad-inaugurazione/

Riguardo all'inaccessibilità di Venezia, Venezia è accessibile per una buona parte: vi sono i vaporetti per spostarsi in alcune aree.

http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1318

Il punto è un altro: in Italia per legge non possono esserci opere pubbliche non accessibili.

Roberto Scano ha detto...

La sottoscrizione comunque continua eh :-)

IleniaF ha detto...

E guardate un pò qua:
http://www.corriere.it/cronache/08_agosto_26/ponte_calatrava_polemiche_Napolitano_9da1b146-733a-11dd-95d1-00144f02aabc.shtml
Grande Roberto!

Roberto Scano ha detto...

Non è ancora finita Ilaria... Ci siam pure presi che lavoriam contro Venezia da Cacciari....

http://robertoscano.info/random-bits/calatrava-siam-noi-che-ci-facciamo-male/

ma teniamo duro...

IleniaF ha detto...

Si, Roberto, ho sentito!!!
Mi chiamo Ilenia, però!!!!:-)

Roberto Scano ha detto...

Opps scusa... stavo parlando con una Ilaria :D

Comunque... per sorridere:

Proposta del nome per il ponte

Roberto Scano ha detto...

Aggiornamento.

Anonimo ha detto...

bravo roberto, sono molto orgogliosa di averti con noi

PFG

Roberto Scano ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Roberto Scano ha detto...

Purtroppo nonostante tutto, il Capo dello Stato ha passato il ponte calpestando quindi la richiesta dei disabili (in italia son circa 3 milioni). Una brutta giornata ieri, proprio una brutta giornata.
Mentre saliva ho ricordato al presidente di chi - con quel passaggio - si era dimenticato.

http://www.youtube.com/watch?v=zjP7PJ7KXw4

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