domenica 11 maggio 2008

NON HO L'ETA'


E’ GIOVANE LA VACANZA MATURA

A cura di Chiara Cappellato

Per le nostre amiche over 80 è giunto il momento di pianificare le vacanze.
Sospese le frenetiche attività invernali, in fuga da figli e nipotame, diventa prioritario godersi le gioie del creato, del mondo e della salute.
Al bando gli acciacchi, inizia la doverosa conta di abiti, accessori, idratanti e profumi per essere “sempre a posto” nel luogo prescelto.
Ricordate? La Civetta non ha età.
Intervisto il Sig. G.B. della nota Agenzia 3 V Veneto Viaggi Vacanze di Mestre, specializzata in viaggi per la terza età e che movimenta - nel vero senso del termine - circa 8.000 anziani l’anno vantando numerosi e preparati accompagnatori.
Voglio sapere tutto delle nostre turiste dai capelli bianchi!
Pensate: il popolo femminile rappresenta il 70% dei partecipanti, sopra la soglia degli 80 anni sono il 30% e quasi tutte sole.
Si parte!
A prevalere è il tipo nonna-mari ovvero “il caldo scalda le ossa” che non si nega il piacere di sfoggiare bikini e pareo dalle linee grintose e sgargianti create appositamente per la sua generazione. La nonna-mari non perde la lezione di acqua-gym, contratta con gli ambulanti orecchini e borse, cambia abito tre volte al giorno, la sera osa nere trasparenze tra una mazurca e un valzer. Risate effervescenti, trucco delicato, esuberanza nei rapporti umani, bramosia di conoscenze. Sembra che in spiaggia i tabù si allentino e che anche la più riservata fiorisca.
Il tipo nonna-monti comunque non è da meno in quanto a prestanza.
Scarpe basse, giacca in lana cotta, ombrellino in borsa, si abbandona alla frizzante aria mattutina incantata dai panorami, inebrianti sottoboschi, antiche viuzze; il tutto rallegrato da dosate chiacchiere con le compagne. Donna più meditativa ha come motto “rallenta i ritmi e amplifica la pace interiore” attraverso letture e respirazioni yoga all’ombra dei pini.
Bocce, briscola, ballo gli svaghi comunque d’obbligo.
Curiosa e di nuova concezione è la nonna-arte-e-cultura che rinforza la sua dimensione mistica nei centri storici delle capitali italiane ed europee, abbagliata da cattedrali, musei, mostre, spettacoli di folklore, negozi caratteristici.
Prende l’aereo, si è preparata, è tenace e sorridente nonostante il tormento dei calli del turista.
A zonzo per Venezia, era un'afosa giornata estiva, sono rimasta sbalordita da due vegliarde sostenute dal bastone – ultime della fila che si trascinavano dietro la guida – con lo sguardo commosso e luminoso di chi sta vivendo il suo sogno.
Mi raccontava il Sig. G.B. che tutte le nostre mitiche appena fuori dal loro ambiente casalingo stupiscono in qualità di ottime forchette. Pastiglie immancabilmente al seguito e dimenticate le quotidiane minestrine, onorano la cucina locale con l’aggiunta anche di qualche peccatuccio fuori programma.
E poi sono propositive, richiedono stimoli, svaghi e novità a volte senza badare troppo al portafoglio. Hanno le idee chiare.
Molto più di noi giovincelle frantumate dalla stanchezza di un anno, che ci rigiriamo sul lettino o annaspiamo al centro benessere, trovando sempre qualcosa per cui vale la pena brontolare e rovinarsi il soggiorno.
Sbagliamo noi l’approccio mentale alla nostra vacanza?
Non ce la facciamo più a godere del singolo istante e ci perdiamo a progettare il grande lasciandoci sfuggire il piccolo?
Insomma, analizzando i dati dell’Agenzia che ho interpellato, pare che le giovani siano più statiche e abitudinarie, mentre terza e quarta età richieda sempre più con maggiore insistenza soluzioni allegre, dinamiche, movimentate e di ottima qualità.
E soprattutto faccia immancabilmente ritorno con un sorriso stabile e duraturo.
Che dite? Che sia il caso di aggregarci alle nonne?

8 commenti:

Maddalena ha detto...

Io non solo mi aggregherei volentieri, ma sono del parere che l'essere agéé, situazione aborrita hai tempi nostri, abbia invece un fascino perchè in genere chi ha a lungo vissuto ha esperienza e saggezza; quindi le frequenterei più che volentieri.

Anna Grazia Giannuzzi ha detto...

Leggendo questo post mi sembra meno amaro invecchiare, forse è solo un altro modo di essere se stessi...

Cappe ha detto...

Probabilmente superati i 65 la crisi da mezza età è solo un ricordo lasciando strada libera al ritorno dell'allegria. Ci si accetta per come si è, con ironia e voglia di cogliere qualsiasi attimo. Saggezza? Buon senso?

Diomira Pizzamiglio ha detto...

Io invece vorrei tanto un consiglio su come fare a far venire la questa voglia di aggregarsi ai miei cari vecchietti.
E' triste ma c'è anche chi evita di aggregarsi perchè così facendo evita di pensare di essere vecchio.
Vaglielo a spiegare che non è così.
Intanto comincerò col fargli leggere il tuo bell'articolo.

Anonimo ha detto...

Io trovo sia giustissimo svagarsi sempre e a qualunque età. Specialmente da anziani, se ci si isola è inevitabile venire attanagliati dalla tristezza e dalla nostalgia.
E' meglio creare nuovi momenti divertenti che ricordare quelli passati.
Un bacio
Lorenzo

Cappe ha detto...

Cara Diomira putroppo i miei, che poi tanto vecchietti non sono ancora, sono inchiodati. Non sanno quali opportunità si perdono. In compenso ci pensa la mia super nonna di 89 anni che quest'estate si è unita a un gruppo per la montagna trentina...e cerca compagna di stanza! Potresti regalare loro l'iscrizione a una crociera o simili così sono costretti. Baci

Anonimo ha detto...

mia madre,ultra ottantenne,oltre ad essere arzilla e birbante si dedica allo studio della storia dell'arte...e..critica le mie mani poco curate,la mia pelle poco idratata ed il mio look troppo casual..lei ovviamente è sempre perfetta!che dire?
antonella

Cappe ha detto...

Antonella io dico che abbiamo davvero tanto da imparare da loro, in termini di femminilità e di saggezza di vita, perchè prendersi cura del corpo e dell'estetica è anche sintomo di voglia di stare bene con gli altri e di crescere mentalmente. Che grande anche tua mamma! Complimenti!

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