martedì 5 febbraio 2008

VIAGGIO DI PENSIERI


a cura di Maria Cristina Campagna

E’ martedì grasso, l’ultimo giorno di carnevale. Andrete o siete stati a qualche festa in maschera? Oppure quel tempo è passato, vi sentireste ridicoli anche se sotto sotto vi piacerebbe ancora travestirvi, e vi manca qualcuno che vi sproni e vi convinca a partecipare?
In questi giorni, guardandomi in giro mi sono chiesta se oltre ai mille travestimenti e trucchi di tutti i colori quelle che vediamo quotidianamente nei volti di ognuno di noi siano maschere o siamo noi stessi. Quante volte la indossiamo anche senza rendercene conto? E in quali circostanze? Credo sia praticamente impossibile trovare qualcuno che sia sempre se stesso, qualcuno che non abbia mai usato travestimenti. E se qualcuno lo fa per divertirsi allora è sempre carnevale! Ma spesso, consapevolmente o no indossiamo qualcosa che non è nostro.
Bè! Allora facciamo in modo che sia sempre carnevale!!

Baci

6 commenti:

IleniaF ha detto...

CIAO MARIACRI,
OGGIGIORNO SIAMO PORTATI AD INDOSSARE DELLE MASCHERE A SECONDA DELLE PERSONE CON CUI CI CONFRONTIAMO, MA QUESTO PERCHè CI è STATO IMPOSTO DALLA SOCIETà IN CUI VIVIAMO ATTUALMENTE, MA QUESTO NON RITENGO SIA AFFATTO UNA BELLA COSA.
PERCHè DOBBIAMO RECITARE UNA PARTE, PERCHè NON POSSIAMO ESSERE QUELLO CHE REALMENTE SIAMO?
PER PAURA DI ESSERE SOPRAFFATTI...è QUESTA LA VERITà, ALMENO SECONDO IL MIO UMILE PUNTO DI VISTA.
CHE NE PENSI?

Maria Cristina Campagna ha detto...

Penso sia giusto quello che dici. Credo che il primo passo sia rendersi conto di indossare spesso o qualche volta una maschera, esserne consapevoli. A quel punto siamo noi stessi a decidere se e quando metterla. Se oggi mi sento allegra e voglio vestirmi tutta di arancio comprese scarpe e calzini, non dovrei preoccuparmi degli occhi altrui, se sono triste non dovrei fare finta che tutto va bene davanti a certe persone. Questi sono solo esempi, bisogna provare in piccole dosi ad essere se stessi, tentare non ci costa nulla, magari ci accorgiamo che
non è niente di così preoccupante e ci troviamo pure gusto!
Baci

Anonimo ha detto...

Ciao Maria Cristina
dopo un lungo digiuno di commenti eccomi qua con o senza maschera!! Scherzo!!
Sai è da più di un mese che non sono stata tanto bene e virus ed influenza, eccetera eccetera...
Comunque ho sempre almeno letto gli articoli di RS.
Il tuo è un post interessante e alla tua domanda non saprei rispondere. Il Carnevale non è una festa che mi entusiasmi particolarmente (a parte da bambina).
E non credo di indossare maschere ad hoc. Molto spesso forse però avrei voluto farlo. Avrei voluto una bella maschera che coprisse i miei rossori sulle guance e sul collo per ogni volta che parlo di qualcosa che mi emoziona o alla quale tengo. Forse si allora si, ma col tempo ho anche imparato a far finta di niente (non che sia facile!).
Magari più che maschera assumo atteggiamenti diversi in situazioni diverse, soprattutto per questioni di lavoro, ma per il resto no. Magari cerco di essere più diplomatica quando mi accorgo che potrei rovinare tutto se dessi retta ai miei impulsi...
In effetti sono quella che sono, con tutti gli annessi e connessi.
Baci anche a te
Ely
PS: mi sa che ho recuperato già qualche commento?!

Maria Cristina Campagna ha detto...

Ely bentornata! Spero tu sia in forma per riprendere alla grande.
Anch'io (più giovane) avrei indossato volentieri maschere o meglio avrei voluta nascondermi dalla troppa timidezza ed emotività. A me sudavano le mani, gocciolavano sul serio!
Poi ho imparato (col tempo) ad avere fiducia in me stessa ed esprimere ciò che ho dentro, senza troppi veli e sto meglio.
Baci

Maddalena ha detto...

Però la maschera è intrigante, è come interpretare un personaggio sul palcoscenico, puoi essere quello che vuoi!

Maria Cristina Campagna ha detto...

Madda se la metti di proposito è magnifico, solo tu sai... ed è eccitante. Questo mi piacerebbe!!
Baci

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