domenica 3 febbraio 2008
NON HO L'ETA'
110 E LODE
Cultura e terza età: l’Università Padovana dell’Età Libera (UPEL)
A cura di Chiara Cappellato
Una deliziosa Signora Minù, sì e no 1 m e 50.
Capelli castani, lucenti, ben lontani dai ‘bigodini e casco’ che ancora affliggono alcune nonne.
Occhi celesti, trucco a tono. Gioielli etno chic in argento e turchesi: il “tocco di classe”.
Fresca, femminile, determinata, indossa i pantaloni in ogni senso.
Afferma “L’abito fa il monaco per una 76enne”
quindi la strategia più efficace per accaparrarsi gli sponsor prevede l’approccio
fax - telefono - persona.
Uno scricciolo non più giovane potrebbe compromettere il primo impatto? Pare essere così.
La nostra eclettica M. è responsabile del vivace settore corsi UPEL di Padova, ovvero
- coordina e recita nel gruppo di teatro. Seleziona ed elabora testi e sceneggiature, assegna ruoli, realizza costumi, propone spettacoli.
- compone testi di cabaret; “I vecchi reagiscono a stimoli brevi e divertenti”.
- insegna, balla, coreografa danze popolari ebraiche e mistiche a odalische dai 52 ai 76 anni, con relative esibizioni; “Danzare in cerchio e per mano annulla invidie e crea energia”.
- segue il corso d’inglese, supervisiona quello di yoga.
- frequenta e promuove le conferenze culturali del mercoledì pomeriggio.
Internet è il fido alleato per sua creatività e da infaticabile team manager consulta l’agenda anche per garantire ai figli un invito a cena.
Accudire 250 persone, 85% signore sui 75, è impresa che reclama la settimana intera.
Molte delle sue donne sono sole, fortemente decise ad ampliare contatti umani
e crescere culturalmente.
Una volta entrate nel giro avviene la magica metamorfosi. Cambiano parrucchiere, osano abiti meno mortificanti, nuove tonalità per il trucco, colori e accessori. Si confrontano, nascono amicizie, migliorano nel corpo e nello spirito.
Una trasformazione da loro e per loro. Fiducia e autostima.
Pensate con quale soddisfazione per la nostra M.
Lectio numero uno dell’Università della Terza Età (o Quarta?):
è la voglia di aprirsi al mondo che costruisce donne complete e intimamente più appagate
a patto però che, tassativamente, vietiamo di farci condizionare dall’anagrafe.
Lasciarsi coinvolgere. Sempre. Sorprenderemo, riscoprendoci perfino più belle.
(N.B.: UPEL Onlus è parte dell’AUSER, associazione di volontariato rivolta agli anziani)
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7 commenti:
"Danzare in cerchio e per mano annulla invidie e crea energia”.
Che immagine stupenta!!
Concordo cara Antonella. il 13 marzo sono invitata allo spettacolo di danze mistiche. Che donne! Poi magari vi racconto.
L'età si allunga sempre più e gli anziani aumentano, per fortuna ci sono iniziative, centri e persone che fanno rivivere chi crede di essere arrivato, ridonano entusiasmo e vitalità. Spesso è un nuovo inizio.
Baci
Ciao
mi è piaciuto molto il tuo articolo, complimenti perchè trasmette tutta l'energia di cui ci parli.
Ely
Che bello, cercare di non avere mai l'età !
Care amiche sapete cosa mi auguro? Se arriverò in salute oltre i 65: di essere come queste donne speciali, che la mia infima rubrica mi sta permettendo di conoscere. Tutte loro mi insegnano la gioia di vivere. Che emozionante opportunità!
Grazie e baci a tutte
Guarda io ti auguro di arrivare molto più in là, io conosco Betta, una signora del '31 che si occupa di arte moderna ed è attiva come una trentenne!!!
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