Cinquantaquattro di Wu Ming
a cura di Naima
Parlando di scrittura collettiva, non si può non parlare del progetto prima Luther Blisset poi divenuto Wu Ming.
Sotto al nome Wu Ming (senza nome) si nascondono cinque scrittori che hanno dato vita a epopeici romanzi, romanzi di grande ricerca storica e letteraria, scritti collettivamente. Leggendo un loro testo, da tanto è ricco e ben costruito, si avverte quale sia la forza della scrittura collettiva, il poter mettere insieme tante energie.
Il primo romanzo dei Wu Ming di cui vorrei parlarvi, è Cinquantaquattro, uscito per Einaudi, con formula copyleft, nel 2002. Il romanzo è ambientato e davvero calato, tanto è ben ricostruito e ben ricreato l’ambiente, nell’anno 1954, tra Italia, Jugoslavia, Francia, Mosca e Hollywood. Siamo nel pieno dopoguerra, quando i ricordi delle corse sotto le bombe si mescolavano alla voglia di calze di nylon. I Wu Ming ci riportano dentre le balere, dentro i bar dove si parlava animosamente e comparivano le prime televisioni, ci fanno rivivere storie di amore e storie di guerra. Il tutto con un occhio globale al pianeta, agli equilibri mondiali che si stanno (ri)assestando.
Lo ho trovato molto bene amalgamato nelle molteplici storie tutte da scoprire e narrato in modo coinvolgente che non lascia mai tregua al lettore, con una lingua che sa essere allo stesso tempo divertente e drammatica. Ve lo consiglio!
Nessun commento:
Posta un commento