sabato 15 dicembre 2007

EQUILIBRISMI QUOTIDIANI

SANTO NATALE
a cura di Maddalena Morandi

Avete presente Gioele Dix, quando dice “ sono incazzato, sono tremendamente incazzato!”, bene oggi lo sono anch’io e lo ripeto scandendo bene e a modo le parole: “sono incazzata, tremendamente incazzata!”
Oggi apro un quotidiano nazionale e leggo: “A Cesano Boscone, nell’hinterland milanese le tre classi di seconda elementare della scuola “Dante Alighieri”, preparano la recita scolastica per il 20 dicembre dove anziché il Redentore che scende dalle stelle, arriverà un marzianino, bravo e buono e con gli stessi valori di Gesù Bambino, ma un omino verde con le antenne”. Scorro le righe incredula e ancora “a Casale Monferrato, provincia di Alessandria il parroco ha offerto la chiesa per la recita natalizia, ma le insegnanti hanno posto la condizione che si traslochi il Santissimo”.Adesso sono sull’orlo di una crisi di nervi, ma non è finita “la figlia di un politico che frequenta la scuola materna, quest’anno anziché fare l’angelo nel presepe, farà il funghetto nel boschetto”. La ragione di questi comportamenti quantomeno bizzarri è “siamo in un mondo multietnico, non si possono offendere i bambini musulmani con queste storie della Sacra Famiglia e del Redentore”. Sono furiosa con i cristiani io, sono razzista nei loro confronti, noi cristiano siamo una razza inferiore!! Si in questo momento mi vergogno di essere cristiana, come lo è la maggioranza di noi oggi. Ma siamo impazziti, il Natale è la nascita di Gesù, punto e basta. A nessuno è imposto di credere o di festeggiarlo, ma neanche di annullarlo e trasformarlo. Se io casa mia mangio il pesce, tu non puoi imporre certo alle pescherie di non venderlo o a me di non cucinarlo, perché siccome non piace a tutti, qualcuno potrebbe offendersi. Ma ci è dato di volta il cervello! Ma i pazzi scatenati siamo noi, non chi professa altre religioni, noi coglioni che pur di non schierarci apertamente, tergiversiamo, si sono cristiano, ma di vedute aperte, si talmente aperte da essere direttamente fuori, fuori di testa. E’ ora di rinsavire, io festeggerò questo Natale in particolare, pregando perché Nostro Signore nella ricorrenza della sua nascita apra le nostre menti e i nostri cuori all’ascolto delle sue parole di amore.
Buon Santo Natale!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Maddalena capisco.La chiesa romana cattolica apostolica oscilla tra oscurantismo e qualunquismo.In mezzo pascolano i fighetti radical chic.Non vado in chiesa e non sono religiosa, ma sono"ncazzzata" come te!

Maddalena ha detto...

E io cara Antonella sono felice che esistano persone intelligenti come te, non è tanto l'essere praticanti o meno, c'è per fortuna liberta di scelta. E' farla con coerenza questa scelta. Baci.

Maria Cristina Campagna ha detto...

Io non so come definirmi, non credo di essere più tanto cristiana, ma non sono neppure del tutto bubbista o induista. Queste cose fanno inc...re anche me, solo i cristiani sono cosi stupidi da preoccuparsi delle reazioni che possano avere persone di altre religioni, quando loro sono liberi di festeggiatre le loro ricorrenze senza preoccuparsi di noi. Nell'asilo di mia figlia si farà la recita, ma come Dio comanda per fortuna!!
Baci e auguri

maggie ha detto...

Ciao Maddalena, secondo me l'errore di fondo è prendere una recita scolastica come professione di fede...cioè, è una rappresentazione religiosa per chi crede, ma perchè non renderla una rappresentazione storica per chi è di un'altra religione? non credo che nessuna fede proibisca o si senta minacciata nell'apprendere i costumi di qualcunaltro, perchè è anche questo un aspetto culturale. purtroppo in Italia siamo per gli estremismi e poi finiamo col snaturare tradizioni come quella delle recite di natale...io ricordo ancora le mie...ma non ricordo di averle vissute come un atto di fede, bensì come un momento per stare insieme con altri vestiti...i bambini non se ne fanno di questi problemi.
dovremmo imparare da loro....

Anonimo ha detto...

La colpa è nostra, siamo noi ad aver fatto dei nostri valori e della nostra fede straccio da pavimento. Quanti di noi hanno una idea di chi sia quello che chiamiamo Cristo? Di quello che significa credere in Lui, vita, verità e via? Perchè è vita, verità e via? Perchè amare è una cosa seria; è dare la vita per l'altro, è perdonare settanta volte sette, è porgere l'altra guancia, è scegliere la via più difficile, non arrendersi mai alla disperazione, sapere il chicco di grano deve morire per portare frutto, è pazienza nella tempesta. Anni fa ho conosciuto una ragazza che era diventata buddista: ignorava tutto, ma proprio tutto del cristianesimo: eucarestia, preghiere, significato della messa, non sapeva nulla di Davide, o Mosè, o della Pasqua ebraica, della confessione o dei sacramenti. Però, da buddista, si alzava alle cinque per recitare la preghiera, pregava non so più quante volte al giorno davanti all'altare che si era costruita, studiava con un maestro. Per cui ci sta bene anche il marziano con le antenne, o la recita di natale ridotta a mascherata, tanto basta la favola, una bella mangiata, spendere soldi per i telefonini ( tanto siamo soli lo stesso, anche qui riempiamo dei vuoti con tante chiacchiere) e buonanotte. Siamo noi a lasciare il vuoto che poi gli altri riempiranno, non ci lamentiamo: a furia di distruggere tutto in nome della modernità, perderemo noi stessi, la nostra anima.

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