mercoledì 7 novembre 2007

RAMPA DI LANCIO

INTERVISTA A RITA ZAGHI
Autrice di “Basterà uno sguardo”
a cura di Lù Mancini

Rita Zaghi vive a Bologna e lavora come insegnante di matematica in una scuola elementare.
Ha sempre avuto la passione per la scrittura fin da ragazzina e negli ultimi anni ha fatto di questa sua passione un modo e mezzo costante di parlare delle sue emozioni.
Ha appena pubblicato il libro “Basterà uno sguardo” un romanzo breve che sviluppa in modo originale il modello dell’epopea familiare. Il testo si distingue per l’intreccio di differenti livelli linguistici e l’alternarsi di voci narranti che approfondiscono via via le emozioni e il mondo interiore dei personaggi affrontando vicende storiche che hanno contraddistinto l’ultimo scorcio dello scorso secolo.
Rita Zaghi mi accoglie nella sua casa in una sera piovosa di ottobre con un sorriso aperto e sincero e lo sguardo un po’ schivo.
1. Quando hai cominciato a scrivere e a pensare che la scrittura potesse diventare un lavoro?
Il mio primo romanzo l’ho scritto a dodici anni e poi ne ho perso le tracce, credo che sia ancora a casa mia tra tremila quaderni. Da allora a causa delle feroci critiche da parte di compagni di gioco e cuginetti non ho mai scritto altro fino all’anno 2000, quando ho iniziato a frequentare un corso di scrittura che ha riacceso la voglia di scrivere storie, anche se la scrittura non l’ho mai abbandonata perché ho sempre scritto relazioni e presentazioni per il mio lavoro di insegnante.
2. Come nascono le tue storie? A che cosa ti ispiri?
Le mie storie nascono dalla vita, dalle persone che incontro e trasformo il legame con la realtà con la mia fantasia e la mia creatività che devo dire è piuttosto prolifica.
3. Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato prima di riuscire a pubblicare?
Quando ho finito di scrivere il mio romanzo, prima di tutto ho deciso che non dovevo rivolgermi a case editrici a pagamento. Ho inviato il primo capitolo del romanzo a diverse case editrici che non hanno risposto. Poi ho inviato il romanzo alla casa editrice Il melograno che mi ha contattato dicendosi interessata alla pubblicazione.
Il romanzo l’ho fatto leggere a diverse persone per confortarmi del loro parere (docenti del corso di scrittura, amiche, mia figlia) il romanzo ha una grafica particolare perché coesistono diverse voci narranti quindi si alterna il carattere normale al corsivo.
Lo spunto è autobiografico in quanto nasce dalla storia della mia famiglia d’origine.
4. Il tuo romanzo “Basterà uno sguardo” come è nato, puoi spiegarci brevemente di cosa parla?
E’ una specie di saga familiare: una donna che ricorda la sua storia e le proprie vicende familiari, il suo stato attuale si interseca con altre voci narranti che ricordano...
Quando dico ”stato attuale” mi riferisco ad una situazione in cui si trova la protagonista e che non svelo perché è la sorpresa del romanzo, si scoprirà gradualmente. Non togliamo la “suspence”!
5. Stai scrivendo un nuovo romanzo, in questo momento?
Sì sto scrivendo un romanzo che parla dell’emigrazione dal Veneto nel corso del 1800. Ho iniziato a scrivere ma sono ancora nella fase di documentazione, infatti cerco di documentarmi molto sui fatti che intendo scrivere anche se alla fine non so quanto del materiale raccolto finirà davvero nel romanzo, tuttavia mi piace scrivere sapendo di che cosa si parla.
6 La Rubrica Rampa di Lancio si occupa prevalentemente di dare consigli agli esordienti quindi che consigli puoi dare ai lettori della nostra Rubrica che si accingono a scrivere un romanzo e che vorrebbero pubblicare?
Dico che quello che serve è pazienza, perseveranza, contenuto e originalità e poi, non guasta una buona dose di fortuna. Per poter pubblicare serve soprattutto questo anche se non c’è una ricetta infallibile. Molte case editrici spesso impostano vere e proprie operazioni commerciali, quindi bisogna forse evitare le grandi case editrici e prediligere quelle piccole perché più attente agli autori emergenti.
5. Il tuo libro è già in vendita?
Si il mio libro è già disponibile in internet nel sito il Giralibro” http://serviziculturali.org/giralibro/index.php?main_page=product_free_shipping_info&manufacturers_id=26&products_id=1004 e presso la Feltrinelli e la libreria Nanni di Bologna. Il 7 dicembre ci sarà la presentazione del libro presso il Centro Sociale Airone di Castenaso ed in date da definire presso alcune associazioni culturali tra le quali l’associazione femminile culturale Armonia di Bologna dove ho seguito dei corsi.
6. Sono davvero curiosa di leggere il tuo libro e ti ringrazio di cuore per l’omaggio (autografato!!!) e questo è un invito alla lettura anche per i lettori di Rampa di Lancio. Cara Rita ti ringrazio davvero per questa intervista e per aver condiviso con noi la tua esperienza. Sappi che leggerò il tuo libro con grande interesse e curiosità.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao Lù
passavo anche di qui e ti lascio un commento, ma è il libro di cui mi parlavi l'altro giorno al telefono ?
Adri

Anonimo ha detto...

Sembra curioso... basterà uno sguardo a fare cosa?... penso che cercherò di scoprirlo leggendo il libro! è bello sapere che una persona normale con un sogno nel cassetto riesca a realizzarlo!
in bocca al lupo Rita =P

Airine

Giulia Lu Mancini ha detto...

ciao Adri
si è il libro di cui ti parlavo e che ho finito, si legge tutto d'un fiato. Mi ha fatto nascere la voglia di scrivere qualcosa di analogo, la storia della kia famiglia, tra l'altro è un pò che ci penso.

Giulia Lu Mancini ha detto...

ciao Airine
per capire a cosa basterà uno sguardo .... bisogna leggere il libro che io ho trovato davvero carino. Ti consiglio quindi di leggerlo.
baci

Anonimo ha detto...

Il libro pare interessante per l'intreccio e per la storia. anche la veste grafica mi sembra gradevole!

Giulia Lu Mancini ha detto...

bene Swada allora lo stai leggendo facci saper alla fine cosa ne pensi

Anonimo ha detto...

Ciao Lu'
finalmente ho avuto il tempo di leggere la tua intervista. Complimenti sei proprio una vera rosa embedded!!
Mi hai davvero incuriosita, soprattutto sulla parte grafica.
Al proposito volevo chiederti: ma quando dici che si distingue per differenti livelli linguistici cosa intendi esattamente?
Baci
Ely

Giulia Lu Mancini ha detto...

ciao Ely
scusa se rispondo solo ora
ma non riuscivo più a trovare il mio post!!!
Per differenti livelli linguistici intendo dire che essendoci diverse voci narranti, c'è il racconto della protagonista che presenta un certo stile e segue un certo filo, poi ci sono i racconti degli altri personaggi che raccontano la stessa vicenda dal loro punto di vista. Questo intreccio anche se complesso manitene viva l'attenzione e la curiosità.

Anonimo ha detto...

Grazie Lu'
ora mi è più chiaro e sono ancora più curiosa.
Lo metto nella mia lista dei libri da leggere così appena potrò lo leggerò.
Baci Ely

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