L'Oracolo
di Fabio Cicolani
Ogni volta che il nostro eroe di celluloide ne aveva bisogno, ha tentato una disperata ricerca per trovarlo. Ogni volta che un uomo ha qualcosa che non va e una benché minima parvenza di dubbio, esistenziale e non, lei c’è. È una figura mitologica e fantastica che ha illuminato anche la via degli uomini più saggi, è un particolare tipo di donna per l’uomo che deve chiedere sempre. Di chi sto parlando? Se LEI me lo permette lo dico: l’Oracolo.
L’Oracolo è quasi sempre donna. Le donne Oracolo sanno tutto, prevedono tutto e non hanno il sangue che scorre loro nelle vene, hanno la verità assoluta, non collezionano “Teiere d’epoca” o “Taxi dal mondo”, ma premi Nobel e Pulitzer. Al suo confronto, l’uomo comune non può che sentirsi spaesato, perso nei meandri dei suoi perché; ma si illude se pensa di poter avere risposte da un Oracolo, perché esse rispondono, ma con un enigma, per cui non stupitevi se è impossibile comprenderle.
Un Oracolo non risponde a monosillabi, niente “no” o “sì” o tantomeno “forse”, l’Oracolo disquisisce e sviscera. Quando l’uomo le fa una domanda, lei straripa come l’Arno nel ’66. Spiega tutto, apre parentesi su parentesi, tonde, quadre e graffe, scala le cime dell’ignoto, è in grado di arrivare a parlare di biotecnologia della fecondazione omozigote semplicemente partendo dalla domanda “Cara, perché non trovo l’altro calzino?”.
Come un Oracolo, la donna di questa particolare specie, ti conosce. Sa tutto di te, meglio di te, prima di te. Più di tua madre, solo un po’ meno del Padre Eterno. Se non hai fame le sa perché, possiede un misto di preveggenza e telepatia. Ti fai più di una doccia al giorno e ti sei iscritto in palestra? Hai un’amante. Sparecchi la tavola? Vuoi lasciarla. Porti dei fiori? Vuoi il permesso per guardare la partita sabato sera con gli amici. Ti compra un body sexy? Ha una fantasia su una spogliarellista. Sei silenzioso? Hai rotto il vaso che lei aveva comprato al mercatino che non si rifarà mai più.
Ma soprattutto la donna Oracolo non è MAI d’accordo con te. Se tu hai un’opinione, lei ne ha un’altra, se tu sai qualcosa, non è la verità. Se tu hai letto, ascoltato o studiato una nozione, lei ne conosce una più veritiera e incontestabile. Sei un eroe così impavido da contestarla? Preparati a una discussione interminabile, da salivazione azzerata e vene ipertricotiche. Lei metterà in discussione perfino che si scrive da sinistra verso destra, anzi, cosa sono la destra e la sinistra? Convenzioni insignificanti nella sua dimensione.
Infine, la donna Oracolo è immortale, come le sue discussioni, perché terminano inesorabilmente con una domanda, un punto interrogativo retorico. La donna Oracolo è un “ma anche no” vivente e anche la stella polare che illumina la strada dei navigatori solitari.
Non c’è confronto nè interscambio con la donna Oracolo, infatti è unica, nel suo gruppo di amici, nella sua famiglia, sul lavoro, nei rapporti amorosi. Lei è LA luce, i quattro elementi più la verità in un unico essere, una matrioska con l’aspetto di donna comune decorata di ego e mascara con dentro tutto il sapere che racchiude la logica pura e semplice, che racchiude la verità innegabile, che racchiude tutte le risposte e l’ultima matrioska è l’umiltà, la più piccola, la più insignificante, quella che perdete per prima e quella che pensate nemmeno ci sia.
Come per tutti gli altri esseri fantastici, le donne Oracolo sono ovunque, solo che non si nascondono, anzi! La loro mano si alza per prima a una conferenza, la loro voce si accavalla e le sovrasta più delle cosce della Marini, il loro commento è più tagliente di una lama di diamante (ma meno della sua lingua). Ma badate a far loro notare che si comportano come Oracoli! Nel migliore dei casi diranno che siete voi piuttosto a esserlo (altra peculiarità tipica della donna Oracolo: negare l’evidenza per contestarla).
Si possono evitare?
È forse un’altra domanda?!
1 commento:
Che rompi questa donna Oracolo, è impossibile da sopportare, sono solidale con tutti gli uomini che ne hanno a mano una. Spegnetela, trovate il tasto off.
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