mercoledì 17 ottobre 2007

EQUILIBRISMI QUOTIDIANI

QUALE LIBERTA'?
a cura di Maddalena Morandi


Nella mente dell’uomo di oggi, è radicata l’idea che per sentirsi libero, egli non debba avere limiti alla propria azione, né fisici, né mentali.
Quindi le regole diventano castranti, i legami sono soffocanti, i doveri inaccettabili e i sacrifici da evitare.
Non esistono più le Colonne D’Ercole!
L’essere umano rivendica la sua individualità, anche a scapito dell’altro.
Allora la trasgressione diventa la condicio sine qua non per potersi sentire liberi, svincolati e prendere il volo.
Tutto ciò fa respirare a pieni polmoni.
Tuttavia nella vita, ognuno di noi, effettua delle scelte dalle quali derivano delle conseguenze, di cui si è chiamati a rispondere.
Allora i limiti che si pongono come regole all’agire dell’uomo, non nascono al di fuori dell’uomo; essi vanno trovati all’interno di ogni persona.
Quindi la regola a cui la persona deve attenersi diventa la premessa per la sua libertà.
Visto che esiste una relazione tra quello che si è e ciò che si vuole realizzare, nel mondo; non si può prescindere da ciò che ci circonda.
Tutto ciò premesso, l’unico modo per rispettare se stessi e gli altri, non è forse la condivisione: il rispetto di me e di te per un progetto armonioso.

Io la penso così, voi svelatemi quale è secondo voi la libertà.

7 commenti:

Diomira Pizzamiglio ha detto...

In realtà l'essere umano "vuole", "pretende" regole di comportamento e la trasgressione è proprio un richiamo al bisogno di regole e ordine morale.
Fino a identificare altri modelli ai quali uniformarsi.

Maddalena ha detto...

Hai ragione Diomira, io credo che il kaos in cui viviamo oggi, sia dovuto anche all'assenza di regole precise con cui identificarsi.

Anonimo ha detto...

cara Maddalena, io proprio non lo so...non so se sia un problema di regole, perchè mi è capitato di sentirmi libera "in una caserma" e prigioniera in mezzo al mare...le considerazioni che fai le condivido e c'ho pensato spesso anch'io...tuttavia mi viene difficile svelarti la mia libertà, forse è un sentire, perchè non me lo toglie nessuno...ma non ne sono sicura!

Maddalena ha detto...

Cara Maggie, la libertà è sicuramente qualcosa che è dentro di noi e che spesso prescinde da quello che c'è fuori. Ma è qualcosa che non è illimitata (senza limiti), parlare di regole sembra riduttivo, il contenimento può essere inteso come rispetto. Comunque anche io non sono sicura.

Anonimo ha detto...

Ciao Maddalena
anch'io "condivido" l'idea della condivisione...
Credo che il rispetto per il SE sia il punto di partenza per poter poi rispettare gli altri: ma dici bene questo è un tempo difficile dove spesso il virtuale si confonde con la realtà. E le regole, o meglio lo definerei il buon senso, hanno difficoltà ad esistere.
E quindi la libertà può essere quella condizione di equilibrio tra noi il mondo esterno. Non senza però, purtroppo, subirne la negatività!

Maria Cristina Campagna ha detto...

"Esiste una fragranza del tuo essere interiore, che è migliore del profumo del sandalo o del gelsomino. La sua bellezza è la sua assoluta libertà; può opporsi al vento. L'uomo davvero virtuoso vive in libertà; non segue ne comandamenti ne scritti, non segue altro che la sua luce interiore." OSHO.
Noi nasciamo liberi e anche se la società ha regole, siamo noi stessi a decidere se essere o sentirci liberi o meno da qualunque cosa.
Baci

Maddalena ha detto...

Grazie Maria Cristina, che belle parole. Una poesia. Forse la libertà è una definizione così individuale, che di per sè è difficile racchiudere in un concetto.

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