lunedì 17 settembre 2007

VIAGGIO DI PENSIERI

a cura di Maria Cristina Campagna

Vivendo la quotidianità della vita, spesso i miei pensieri si sono posti una domanda alla quale ho dato mille risposta e nessuna.
Come mai tante donne faticano ad avere figli, aspettano mesi, anni o non riescono proprio ad averne? Possono esserci problemi fisici, disfunzioni o infertilità da parte dell’uno o dell’altro, succede a tante e ci si chiede perché proprio a me. C’è chi aspetta mesi o anni, pur essendo puntuale nei rapporti e allora perché tarda? Chi è a decidere? Cosa aspetta quello spermatozoo a fecondare? E’ un mistero. Che sia il destino o il caso? Che sia l’empatia con il partner? Oppure lo stress? Eppure c’è chi resta incinta senza volerlo, con un soffio di ali. Perché!
Sono convinta che siano i figli a scegliere i genitori, quindi se non arrivano forse non è il momento. Non si possono avere perché nella nostra vita ci deve entrare qualcos’altro o ci sono bimbi già nati che ci aspettano da tempo. Oppure dovevamo prima capire qualcosa della nostra vita o di noi stesse.
Non lo so. L’argomento è molto complesso e credo sia importante porsi delle domande che possano darci mille o nessuna risposta.

Baci


7 commenti:

Maddalena ha detto...

Ciao Maria Cristina, io ti trascrivo quello che dice un medico, omeopata che ritengo una bella persona: tutto ha un senso, quello che ci accade ha comunque qualcosa da rivelarci. Io ci credo.

Maria Cristina Campagna ha detto...

Ciao Maddalena, anch'io ci credo,però a volte ci si pone comunque il quesito. Pur sapendo di non avere risposte.
Baci

Anna Grazia Giannuzzi ha detto...

Io che nella vita se posso avere un problema non me lo faccio mancare, ti dirò che ho sempre fatto una distinzione che molti trovano cruda, tra riproduzione (e coazione alla riproduzione) e genitorialità. Isabel Allende ha scritto della madre che restava incinta anche se stava in cucina ed il padre sbatteva le mutande in camera da letto. Questa è riproduzione. Quando ti dicono che, adesso che sei laureata ed hai un lavoro, puoi anche mettere la testa a posto e fare figli, questo è "incitamento alla riproduzione". Considerato che il fatto di riprodursi e riprodurre qualcun altro può essere del tutto indipendente dalla genitorialità, e che un buon sesso può esserlo altrettanto, mi sono sempre assestata su un argomento: se amo qualcuno abbastanza da tenermelo in casa voglio crescere dei figli con lui. Poi se ce li ha già lui, se li devo fare io, se ci prendiamo quelli di un altro - spero tu comprenda il tono volutamente leggero - non è importante.
La questione poi dell'essere "buona" o non a fare figli credo possiamo lasciarla agli altri, quelli che vivono di stereotipi secondo "natura", e non contenti di essere infelici loro si impegnano a rendere infelici gli altri.
Credo che una donna che vuole essere madre debba però innanzitutto riflettere sul fatto che i figli non si fanno per star bene noi, o per rendere felice qualcun altro, i figli sono gli uomini e le donne di domani e saranno gli uomini e le donne che noi siamo in grado di farli diventare, almeno come fornitori di opportunità e modelli da prendere ad esempio. E come fanno presto a dimostrarti quanti e quali sono i tuoi limiti...Nessuno sceglie nessuno, ma una volta che ci si incontra bisogna lavorare.
Ipse dixit!
Buona giornata!

Maria Cristina Campagna ha detto...

Anna Grazia ho letto volentieri il tuo post. Credo anch'io ci sia una netta differenza tra riproduzione e genetorialità e ribadisco che sono i figli a scegliere i genitori. Io mi sono posta un quesito ascoltando le amiche, conoscenti, i giornali e me stessa. E credimi che se una donna si sente pronta per diventare mamma, ostacoli anche piccoli diventano montagne. Non è così semplice averli subito (tuoi o non tuoi) e il tempo d'attesa spesso logora. Bisognerebbe accettare ciò che accade, ma per molte non è così semplice.
Grazie

Naima ha detto...

..,l'importante è essere sempre se stessi, guardarsi dentro e lì si trova tutto, non occorre andarlo a cercare in un figlio ..i figli sono belli sai, ma creano anche un sacco di problemi e logorii ;-))

Anna Grazia Giannuzzi ha detto...

Sì, l'attesa logora Maria Cristina, è vero, io ci ho messo tre anni per avere l'abbinamento con le mie figlie ed ho dovuto convincere il presidente del Tribunale che ce l'avrei fatta. E comunque il concetto di sentirsi pronte a diventare mamma non lo capisco bene, ognuno fa la mamma con la donna che è, credo...Comunque il fatto che i figli scelgano i genitori è un pensiero forte e secondo me potrebbe essere un ostacolo alla crescita delle persone;in più presuppone l'esistenza di cose in cui non tutti credono o a cui non tutti danno il medesimo valore.
Ti abbraccio e spero che tu riesca ad ottenere quello che desideri così ardentemente, con serenità.

Maria Cristina Campagna ha detto...

Mi ero solo posta una domanda. Quando ho desiderato un figlio ho atteso e fortunatamente è arrivato subito. Ora sto bene e non credo che guardando dentro di me avrei trovato tutto senza un figlio. Io volevo essere mamma, è nel dna, mi sarebbe mancato qualcosa.
Baci a Naima e Anna razia

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