giovedì 27 settembre 2007

RAMPA DI LANCIO


COPYLEFT- parte seconda -
a cura di Lù Mancini

Oggi torniamo sul Copyleft attraverso l’esperienza personale di chi l’ha sperimentato: la nostra amica Naima Zesi che già conoscete per la sua rubrica su Rosa Stanton.
Prima di passare all’intervista però vi segnalo:
il concorso
http://www.medizioni.com/concorso.htm
i siti per il copyleft già segnalati nei commenti
http://www.copyleft-italia.it/
http://www.liberliber.it/
http://www.stampalternativa.it/liberacultura
http://www.books.google.it/partner
http://lulu.com/
Inoltre per trovare gli editori che non chiedono denaro in anticipo per le spese di pubblicazione ci si può rivolgere all’Aie, l’associazione italiana editori – Corso di porta romana - Milano tel 0289280800 oppure a Roma via Crescenzio 19 tel 0668806298;
Per proporsi ad un editore quale occasione migliore del Pisa Book festival dal 26 al 28 ottobre alla stazione Leopolda di Pisa tel 050563253 – http://www.pisabookfestival.com/
Infine segnalo un concorso indetto dall'unione europea contro le discriminazioni, aperto a ragazzi, giornalisti e aziende http://www.stop-discrimination.info/2184.0.html


INTERVISTA A NAIMA ZESI - Autrice di “Soli che nascono e muoiono”
Naima Zesi vive a Bologna e scrive per la rubrica intitolata “La Comune” su Rosa Stanton
Ha appena pubblicato il suo libro “Soli che nascono e muoiono” (http://www.lulu.com/content/769115) una raccolta di tredici racconti con l’editore Lulu.com attraverso la formula del Copyleft .
1.Quando hai cominciato a scrivere?
E’ stata la necessità di esprimere le mie emozioni, di far uscire quello che avevo chiuso dentro. Sulle emozioni poi nascono le storie, i personaggi, gli spazi. E sono sempre un po’ fatati, sospesi, onirici, irreali, tecnologici, lontani, ma con qualcosa che si può ritrovare, riconoscere, incontrare.
2.Come nascono le tue storie? A che cosa ti ispiri?
Storie di vita vissuta, emozioni intense, ‘perché ci sia qualcosa oltre la fine, perché in ogni istante c’è una fine’. Alla ricerca dell’oltre in ogni piccola cosa. Ti dico anche quello che non scrivo: storie cruente e violenze gratuite, che non servono.
3.Come si fa a pubblicare con Lulu?
Pubblicare con Lulu è molto semplice, può pubblicare chiunque. E’ print on demand: vengono stampate copie solo al momento dell’ordine, quindi il libro riesce ad avere un costo ridotto e la qualità è buona. Occorre però fare tutto da sé, impaginare, editare, disegnare la copertina e pubblicizzare il libro!!
4.Il tuo romanzo “Soli che nascono e muoiono” è stato pubblicato attraverso la formula del copyleft?
Si, lulu dà la possibilità di impostare una licenza copyleft sul proprio libro.
5. Puoi spiegare ai nostri lettori come funziona esattamente il Copyleft tu che l’hai sperimentato.
Il concetto del copyleft è nato inizialmente nei software per computer, è nato per tutelare i software che circolano liberamente e che grazie al lavoro di molti si sviluppano e migliorano, per tutelarli e impedire che qualche ditta potesse impadronirsene e privatizzarli.
Quindi creo un’opera, è scaricabile, fotocopiabile – in alcune formule del copyleft anche trasformabile, con citazione dell’autore originario – a patto che questo non venga fatto per fini di lucro, cioè un altro editore non può stamparlo e venderlo, una casa cinematografica non può farci un film,.. Copyleft non significa rinunciare al guadagno, significa non criminalizzare chi fruisce di un’opera per sua cultura senza guadagnarci denaro. Il copyleft in realtà aiuta la circolazione del sapere e delle opere: se una persona non ha i soldi per comprare il mio libro e lo vuole leggere, lo può scaricare, poi ne parla in giro, lo regala a qualcuno, se gli piace può essere anche che lo compri.
6. Come sei venuta a sapere di questa formula e quali sono i principali contatti per poter usufruire e pubblicare in copyleft?
Come dicevo prima, il copyleft si è divulgato dapprima con i software liberi, quelli non proprietari, che hanno pernesso di arrivare a un vero e proprio sistema operativo, Linux, antagonista a Windows della Microsoft (non per niente Bill Gates è l’uomo più ricco del mondo..). E’ possibile pubblicare in copyleft anche presso molti grandi editori (i Wu Ming pubblicano in copyleft con Einaudi). La Creative Commons (http://www.creativecommons.it/) offre delle licenze copyleft che sono utilizzabili gratuitamente, con parametri scelti dall’autore. Il mio libro è sottoposto ad una licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – No opere derivate: se utilizzato per letture o citazioni si deve fare riferimento all’autore, non può essere in alcun modo utilizzato per fini commerciali e non può essere trasformabile per fare nuove opere. Ma ci sono anche altri tipi di licenze, come dicevo prima.
7. Parlaci un po’ del tuo libro
‘Soli che nascono e muoiono’ è una raccolta di undici racconti e due poesie. Dal retro di copertina: ‘E’ un libro per sentire, amare, respirare, lottare. Amare innanzitutto, scoprire la bellezza, vivere con passione, viaggiare, salvare, parlare e capire’. Ci sono storie di vita, di adolescenti, di mamme, di donne e di amanti. Ci sono ambientazioni reali, di viaggio, futuristiche e utopistiche. Sempre attraversati dall’amore e dalla passione per tutto ciò che è vita.
8. Stai scrivendo un nuovo romanzo, in questo momento?
Si, ti confesso che uno dei racconti ha aperto le ali e sta crescendo.
9. Che consigli puoi dare ai lettori della Rubrica Rampa di Lancio che si accingono a scrivere un romanzo e che vorrebbero pubblicare?
Innanzitutto scriverlo e leggere la rubrica di Lù che fornisce sempre ottimi spunti!
Poi cercare sulla rete i concorsi delle case editrici, che spesso ricercano racconti per antologie: la m edizioni http://www.medizioni.com/concorso.htm sta facendo un concorso per racconti sugli anni ’80, la Fernandel sulla condizione della maternità http://www.fernandel.it/index.php?option=com_content&task=view&id=21&Itemid=37 , entrambi con scadenza 31/12/2007. Un’altra possibilità è quella di inviare i propri scritti alle riviste di letteratura, mi vengono in mente la telematica INCIQUID http://www.iquindici.org/content.php?content.21 e TOILET http://www.toilet.it/ , che potrebbero selezionare il vostro racconto o romanzo per la loro rivista. Per iniziare sconsiglio di rivolgersi alle grandi case editrici e soprattutto di pubblicare con chi chiede a voi dei soldi per farlo!!
Bè, intanto mi è venuta voglia di leggere il libro di Naima e voi ? che ne dite di fare un salto su lulu.com ? e sui saluti ringrazio Naima per avermi concesso questa intervista e averci dato preziosi consigli ed esaurienti spiegazioni sulla formula del “Copyleft”.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Siete veramente GRANDI!!
Ho letto l'articolo tutto d'un soffio!!
I miei più sinceri complimenti a te Naima e a te Lu' per il vostro bell'esempio di intraprendenza e determinazione.
BRAVE! Vado subito a vedere il libro di Naima, a dopo...
Bacioni
Ely

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie Ely !!! Io devo ringraziare soprattutto Naima che ci ha illuminato con la sua esperienza

Maddalena ha detto...

Più che brave, siete bravissime!!!!!

Diomira Pizzamiglio ha detto...

E' una cosa fantastica.
Aspettavo ansiosa il seguito del precedente articolo ed è stata una sorpresa incredibile leggere l'esperienza di Naima......leggerò quanto prima i suoi racconti.

Maria Cristina Campagna ha detto...

Bella sorpresa il libro di Naima e grazie per la spiegazione chiara.
Dove si può trovare?
Baci

Naima ha detto...

grazie a lù per l'intervista ...e continua con i tuoi preziosi consigli!

Giulia Lu Mancini ha detto...

Grazie a tutte!!
per Maria Cristina il libro lo puoi trovare sul sito www.lulu.com
ciao

Alessandra Lumachelli ha detto...

Ahime' ho constatato di persona che non esiste un elenco di Editori che danno la possibilita' di pubblicare "senza spese"..Se non mi credete, telefonate all'AIE ed ascoltate la risposta alla vostra domanda..

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