lunedì 20 agosto 2007

La Celeste

In queste giornate afose, in cui l'asfalto alita, su chi rimane in città, fiumi di calore; ho conosciuto la Celeste. Io abito in una zona periferica rispetto al centro del paese, non ci sono centri commercali, ma solo alcune botteghe: il fornaio, il macellaio, la drogheria e il fruttivendolo. Una mattina, presto, avendo voglia di fare due passi, mi sono recata a piedi dal fruttivendolo, che nonostante il periodo vacanziero, era aperto. Gli avventori erano esclusivamente anziani: tre donne e un uomo. Due delle signore erano piuttosto robuste e sbuffavano per la fatica che facevano a muoversi, avevano indosso quegli abiti a piccola fantasia, con in vita la cinturina, tipici delle anziane contadine, ai piedi un pò gonfi delle ciabatte sformate. Da come si assomigliavano, potevano essere sorelle. Il signore era in braghette corte sportive e maglietta e sembrava molto in forma, aveva il viso abbronzato e sorridente. I tre confabulavano insieme dei loro acciacchi e del fatto che fossero a casa da soli mentre tutti i loro parenti erano via. Tuttavia chi aveva attirato la mia intenzione era la terza anziana: secca, spigolosa e piccolina, vestita a suo modo elegante, con una gonna stretta beige, maglia maniche lunghe in tinta, collant color carne e un paio di decoltè marron a tacco basso. Aveva i capelli bianchissimi corti e leggermente cotonati e chiaccherava con il fruttivendolo. Il fatto è che scandiva le parole con una velocità tale da far pensare che il suo cervello fosse ancora ben funzionante. La Celeste abitava sola, perchè acquistava piccole quantità di frutta e verdura, ma non si sentiva sola: conosceva tutti lì intorno, riferiva del tale che era stato operato, era dimagrito tanto, ma stava bene; l'altra non era partita e nel pomeriggio si sarebbero trovate e fare una partitina alle carte; l'altra ancora voleva andare dalla parrucchiera e rivolgendosi alle altre signore, le stimolava a muoversi, a fare due passi per andarla a trovare ... . Insomma La Celeste ha monopolizzato la bottega per una buona mezzora, ma quella mattina nessuno aveva fretta e siamo tutti rimasti ad ascoltarla. Che mondo quello degli anziani, peccato che i ritmi della nostra vita non ci permettano di ascoltarli, che racconti interessanti avrebbero da tramandarci. Siete d'accordo con me?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

anch'io ho una Celeste, è la mia vicina di casa...Nella. ha più di 90 anni e vive da sola, invita le sue amiche a giocare a carte ed è sempre serena, nonostante gli acciacchi. quando era giovane ha vinto diverse gare di corsa...questi nonni sono dei romanzi...hanno 1000 racconti, è bellissimo.

Maddalena ha detto...

Che simpatica che deve essere la Nella!

Maddalena ha detto...

Stamattina, ho rincontrato la Celeste, io ero in macchina, per recarmi al lavoro, lei era a piedi, con la sua borsina della spesa, che camminava velocemente, e parlava tra sè e sè. W la Celeste!

Anonimo ha detto...

Mia nonna,quando qualche disgraziato suonava il campanello e cercava di venderle qualcosa,diceva:"Passami il bastone che glielo svirgolo sui maroni".
Che abbia preso da lei?

Maddalena ha detto...

Antonella, tua nonna è mitica. Si hai proprio preso da lei!

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