sabato 14 luglio 2007

OFF#LIMITS

CORRI PISTORIUS ....
CORRI
a cura di Diomira Pizzamiglio

FINALMENTE!!!
All'Olimpico una gara "senza barriere".

Oscar Pistorius, nato il 22 novembre 1986 a Pretoria, in Sudafrica, ha subito l'amputazione di entrambe le gambe all'età di 10 mesi per una malformazione congenita alla tibia. Ma questo non lo ha fermato, ha frequentato l'high school di Pretoria, gareggiato nel rugby e nel water polo, con protesi "normali". Una vita per lo sport, nonostante tutto, sport. Poi un incidente al ginocchio lo costringe alla resa in queste discipline, ma la riabilitazione lo porta a cimentarsi con l'atletica.
Dalla riabiitazione ai primi risultati sportivi il passo è breve e in men che non si dica approda alle Paraolimpiadi del 2004 di Atene: Pistorius arriva terzo nei 100 e vince l'oro nei duecento.
Nel 2005 partecipa al Gran gala di atletica a Helsinki, ed è la prima volta che un paratleta compete con i normoatleti. Il 5 aprile 2007 arriva il record nei 200 metri: 21"58.
Il suo sogno è partecipare ai Giochi olimpici di Pechino 2008, ma la IAAF dice no all'atleta.
Non sarà ammesso: il gesto atletico non può essere condizionato da elementi tecnologici e quelle lamine di carbonio "avvantaggiano Pistorius".
Ma Oscar non è d'accordo: "E' una discriminazione, Cheetahs (le sue protesi) sono invece un handicap bello e buono: alla partenza, per dirne una, ci metto molto di più a scattare; senza poi contare la pioggia o il vento che rendono più rigida la protesi".
E la sua battaglia continua, vuole a tutti i costi gareggiare al fianco dei normodotati.
Ed ecco un'altra grande occasione per lui: Il Golden Gala di Roma.
Il 13 Luglio 2007 al Golden Gala di Roma il sudafricano, che corre con due lamine di carbonio al posto dei piedi, può finalmente gareggiare con i normodotati e chiude al secondo posto nell’evento-invito dei 400 metri con un tempo di 46"90.
Ai microfoni della RAI dice:
"E' bellissimo essere qui, ho lavorato tantissimo e anche i ragazzi contro i quali ho gareggiato sono stati fantastici, ora il mio sogno sono le olimpiadi. Il prossimo appuntamento sara' Sheffield poi tornero' a casa per allenarmi in vista del prossimo anno. Questo era il posto migliore per il mio primo meeeting internazionali con normodotati. E' stato un grande successo per me quando a un certo punto hanno accettato di fare i test sulle mie gambe e mi hanno permesso di venire qui".

Fonti:
L'Espresso,
ANSA,
RAI

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Al campo di atletica c'è una ragazza con la sclerosi,corre assieme a noi e partecipa a gare impegnative come la mezza maratona.D'inverno,sulle piste di sci,si allenano squadre di atleti non vedenti e se non fosse per il segnale acustico,non noteresti nessuna differenza.Oggi, ad arrampicare,c'era un bel gruppone di ragazzi down.Che dire?Niente,se non che potrei continuare con mille altri esempi da prendere come esempio!

Diomira Pizzamiglio ha detto...

....mille altri esempi di barriere.
Pistorius lotta per eliminarle, ma viene fermato per doping tecnologico....
GRAZIE OSCAR!
Per il resto:
NO COMMENT!

Anonimo ha detto...

Non era demagogia.Erano esempi e basta.Malati disabili ci sono in tante famiglie.Anche nella mia.

Diomira Pizzamiglio ha detto...

Appunto, e non voleva affatto essere una critica al tuo intervento.
Ma .... a chi non è capace di intervenire perchè la cosa non lo riguarda.
A chi sa solo provare pietà e non ammirazione....., come se noi fossimo solo da compatire....
Oscar ha dato una grande lezine di civiltà e io domani indosserò il mio tutore con la minigonna, così per il genere maschile e femminile sarò ufficiamnte asessuata e antivelina.

Anonimo ha detto...

E' difficile inserirsi tra voi...
Ho sentito parlare di questo ragazzo e della sua impresa e mi ha colpito.
Credo che non ci siano molte altre parole. E' un esempio sia per la sua grande volontà sia per le barriere che vuole distruggere.
Gli auguro di riuscirci, per lui e per chi vorrà provarci come lui.

Diomira Pizzamiglio ha detto...

Perchè è difficile inserirsi tra noi?
Perchè sei a disagio?
Perchè è difficile camminarci a fianco? Andare a ballare con noi, fottere con noi?
Perchè?
Ely, non è rivolto a te che hai avuto il coraggio di scrivere ....
Ma io continuerò a urlare il mio perchè.

Anonimo ha detto...

Cara Diomira,
il tuo desiderio di normalità, promuove un' idea nuova e libera dai luoghi comuni.Le potenzialità degli esseri umani,anche quando per un incidente o per una malattia, il fisico perde la sua integrità,devono essere rispettate.Questa è la “normalità” da difendere e diffondere.

Diomira Pizzamiglio ha detto...

....in un mondo che va avanti a tette, culi e piselloni?

E' vera utopia....
E io mi sento un po' stanca.

Sto qui chiusa in questa rete, chiusa in una rubrica, sono invisibile.

E siamo in troppi.

Cosa fa più male?
L'indifferenza.

Anonimo ha detto...

Cara Diomira credo che tu mi abbia frainteso o forse, ahimè, non mi sono spiegata bene. Quando dicevo "è difficile inserirsi tra voi..." intendevo tra i vostri commenti precedenti al mio.
Ne sentivo il sentimento, la rabbia, l'indignazione insomma tutta la forza che ci avete messa.
Per il resto mi è comunque difficile aggiungere altro.

Diomira Pizzamiglio ha detto...

Sì può essere, ma per sbaglio oppure per lapsus hai centrato la questione.

il mio primo post si intitolava "porte chiuse".
Diciamo pure sigillate e a tenuta stagna ....

Anonimo ha detto...

Per Diomira.Articolo tratto da Affari e Finanza.

Ecco Aimee Mullins, la Pistorius al femminile
Martedí 17.07.2007 17:52

Come Oscar Pistorius, l'americana Aimee Mullins è un esempio per ogni persona diversamente abile. Nonostante le siano state amputate le gambe quando aveva un anno, sia stata operata tre volte (a tre, cinque e otto anni), abbia dovuto imparare a muoversi con le protesi, Aimee ha realizzato imprese straordinarie. Ha partecipato alle Paraolimpiadi del 1996, stabilendo record mondiali nei 100 metri (15,77 secondi), nei 200 metri (34,60 secondi) e nel salto in lungo (3,5 metri). Ha anche gareggiato contro atleti normodotati in alcune competizioni di atletica NCAA (la federazione universitaria americana). Questo, l'ha portata all'attenzione dei più prestigiosi mezzi di informazione statunitensi. Naturalmente, ha ricevuto anche offerte da produzioni televisive e cinematografiche. Il ruolo più famoso di Aimee è quello nel cortometraggio Cremaster 3, in cui appare in topless.
Dopo averla vista sulla copertina del periodico Dazed and Confused, il regista le ha offerto due ruoli: quello di una disabile che mette in evidenza le sue gambe artificiali e quello di una creatura metà donna e metà ghepardo. Al riguardo, Aimee ha dichiarato: "Il successo di quel film è stato straordinario, mi riconoscono ovunque. Sono sicura che se ne parlerà ancora per molti anni." Di recente, ha interpretato se stessa in "The making of Matthew Barney's Cremaster Cycle", un documentario sulla realizzazione dei film della serie Cremaster. Dallo scorso gennaio, Aimee è presidente della Women's Sports Foundation ed è richiesta come speaker a conferenze sullo sport. La fama di Aimee Mullins è giunta anche in Europa. Nel 1999, lo stilista londinese Alexander McQueen l'ha voluta per una sfilata. Nel dicembre 2003, il compianto Vittorio Corona ha messo la foto di Aimee sulla copertina della rivista Laureus (che era distribuita insieme al quotidiano inglese The Guardian). Inoltre, Aimee ha preso parte ad un episodio della famosa serie televisiva Poirot. Cosa fa una donna iperattiva come Aimee Mullins per rilassarsi? Pratica il pugilato!

Luca De Franco

Diomira Pizzamiglio ha detto...

...potremmo lavorare insieme, io e te, cara Anto!
Pensaci!

Anonimo ha detto...

va ben capo!intanto buon caldo!

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