giovedì 19 luglio 2007

CREATINA POUR FEMME

L'INFORMATICA E' DONNA
a cura di Katia Ceccarelli

Lord Byron è rimasto nella storia per la sua arte poetica, per le sue gesta eroiche e amorose ma aveva una figlia anche lei molto in gamba. Si chiamava Ada ed era la seconda delle tre figlie di Byron avute da tre donne diverse. Ada era l'unica legittimamente riconosciuta e sposò un nobile diventando così Ada Byron contessa di Lovelace...

La piccola Ada era stata cresciuta dai nonni poiché nessuno dei due genitori voleva saperne di farsi carico della sua educazione. Fin da bambina mostrò una grande abilità per la matematica e, poco più che adolescente, divenne amica del matematico Charles Babbage. Ada inventò un codice che sarebbe stato la base dell'informatica. Nel 1975 il Pentagono dedicò il primo linguaggio macchina a lei e lo chiamò appunto ADA.
Ada ebbe tre figli disperandosi per il poco tempo che la famiglia e i pargoli le lasciavano per lo studio. Lei aveva sperato di diventare qualcuno, come aveva scritto al suo amico Babbage: "Non credo che mio padre sia stato un poeta altrettanto bravo quanto io sarò come matematica".
A seguito di tale frustrazione cadde in depressione. Dopo un periodo di isolamento decise di affermarsi nel solo campo ammesso per una donna di nobili origini: la vita mondana. Iniziò a frequentare le corse ma..."il lupo perde il pelo ma non il vizio", Ada elaborò un sistema matematico per scommettere ai cavalli. Essendo anche molto bella e avendo ereditato i geni del padre, intrecciò relazioni amorose con i più valenti giovani dell'aristocrazia. Purtroppo, come tutte le stelle che brillano troppo, era destinata a spegnersi presto. Ada morì di cancro a 36 anni (alla stessa età di suo padre).
A questo punto, nel salutarvi per le vacanze estive il mio augurio migliore è: non dateVi mai per scontate e non permettete neanche che lo facciano gli altri.

6 commenti:

IleniaF ha detto...

Giusto Katia, dici proprio bene.
Mi ha intrigato molto la storia della bella ma sfortunata Ada.
Tenacia, umiltà e perseveranza....queste sono doti che non devono mai mancare in una persona che vuole arrivare e puntare in alto.
Tanti sacrifici, ma alla fine si arriva lì dove si vuole!
Ciao Katia, buone vacanze!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ciao Katia
complimenti riesci a trovare sempre delle storie interessanti, molto interessanti.
Non sapevo che l'informatica fosse donna.
E comunque hai ragione sul fatto che non bisogna mai darsi per scontate...
Buone vacanze anche a te
Ely

Anonimo ha detto...

Mi viene sempre da straincazzarmi quando sento o leggo di genialità tarpata.Ma che rabbia tremenda!

Giulia Lu Mancini ha detto...

davvero bella ed emblematica la storia di Ada...
grazie Katia e buone vacanze

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe molto che tu venissi a fotografare Bologna e le sue tubature. Appena torno dalle vacanze ti chiamo

Alessandro

KatiaC ha detto...

Alessandro: Sarebbe un bel progetto. Pensiamoci seriamente. A dopo le vacanzeeeeeeeee

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