sabato 7 aprile 2007

MEMORIE RESISTENTI



Ciao a tutte.

Memoria resistente... ovvero ri-parliamo del femminismo, ri-pensiamoci al femminile, e raccontiamolo alle nostre figlie.
Per quelle che non c'erano.
In tema di memorie degli anni 70, sarebbe interessante ripercorrere attraverso testimonianze private ed umane, la propria storia nel lungo percorso di liberazione dagli schemi.
L'entrata nel lavoro, le lotte in famiglia, i rapporti con gli uomini, la sessualità come conquista.
E oggi, si può ancora parlare di femminismo?
Parliamone.
Il rapporto con i figli che crescono, l'adolescenza, la 'ristrutturazione' dell'identità personale delle donne nell'attuale modificazione dei rapporti familiari, famiglie allargate, di fatto, single.

Resistiamoci.

5 commenti:

Diomira Pizzamiglio ha detto...

Bella la tua rubrica! Io sono nata nel 66 e, spesso mi chiedo: se non fossi nata da una donna legata alla tradizione patriarcale sarei cresciuta e avrei incarnato il mito femminista? Invece, a 4 anni era troppo presto per esserlo e dopo, troppo tardi per diventarlo perchè quegli ideali sbiadivano per lasciare il posto.... alla donna di oggi. Oggi ho 40 e mi sento nel momento migliore per costruire e godere di una nuova identità culturale della donna. Una nuova femminilità e una nuova determinazione femminile sta nascendo e, io ci sono!

Anonimo ha detto...

Io invece sono del 72, quindi ti lascio immaginare!
Quello che posso dire è che l'affermazione della donna, da quello che ho anche letto qualche giorno fa sul Web, spaventa ancora e soprattutto in politica. Troppo ostacolata e poco appoggiata, la donna in politica è temuta forse perchè davvero potrebbe essere "migliore".
Chissà magari tra una decina d'anni scopriremo la realtà di quest'ipotesi. Nell'attesa credo che si dovrebbe comunque continuare, non tanto ad affermarsi ostinatamente, ma ad affermarsi e basta.
Il grande Seneca disse: "La virtù, per quanto nascosta, non rimane mai ignorata, ma si rende manifesta: chiunque ne sarà degno ne scoprirà le tracce."
Lo so forse in politica queste frasi non servono un granchè. Sono convinta che però servano in generale nella vita.
E credo che in questo caso il nostro modo di affermarci come donne sia quello di trasmettere un pò più di sensibilità a quell'uomo che magari ancora non è degno!

Forse ancora poco disincanta... o troppo ottimista...

Buon lavoro

toni fur cul chiaf ha detto...

i limiti imposti alla donna in politica o in tutti i "posti di comando" sono tipicamente italiani, o quantomeno in Italia sono ostacoli insormontabili: non succede così nei paesi del nord, in Francia (una candidata all'Eliseo tra due settimanè è donna), negli Stati Uniti.
faccio e mi faccio una domanda ingenua e maligna allo stesso tempo: non sarà che in questa visione della donna ci sia una responsabilità non solo degli "uomini usurpatori" ma anche di qualche istituzione che si chiama Chiesa?

Anonimo ha detto...

Ma..la chiesa,di chi è,se non degli uomini??
anto

Anonimo ha detto...

E non a caso ora rileggendo il titolo della tua rubrica, devo dirtelo, non potevi trovare parole più adatte.
In pochi commenti sono saltate agli occhi realtà che davvero sono del passato, e MEMORIE RESISTENTI è decisamente ad hoc.
Memorie perchè storia, eredità
Resistenti perchè neanche il tempo e/o gli sforzi di tantissime donne sono riuscite ad "estirpare".
Ely

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