lunedì 20 settembre 2010

Lugano solo andata

di Elena Banfi



Settembre, il mese dei rientri


Settembre é tempo di rientri ma é anche il momento in cui il ritorno alla quotidianità ci costringe ad affrontare problemi grandi e piccoli che avevamo solo temporaneamente accantonato. Per me si tratta dell’annosa questione “au pair”. L’au pair o ragazza alla pari, costituisce in Svizzera un valido aiuto per chi lavora, non ha una rete famigliare a cui ricorrere e auspica di consolidare il bilinguismo della prole. La sua presenza in famiglia può essere però fonte di gioie o dolori; perciò ogni anno a settembre, madri trepidanti attendono l’arrivo di queste valkirie (provengono generalmente dal Nord Europa e dalla Svizzera tedesca) che “calano” verso le Alpi.
Nonostante l’ottimo lavoro preparatorio di una solerte agenzia l’esperienza può rivelarsi, talvolta, una sorta di scontro di civiltà. Gli stereotipi ammettiamolo, ci sono da entrambe le parti, ma quelli che ci riguardano non smettono mai di sorprenderci. “ Ingrid ha portato solo abiti estivi e sandali” racconta un’amica. “Tanto qui siamo al Sud” ha tenuto a precisare alla signora esterrefatta. Jennifer invece è alla ricerca di un fidanzato latino, come lo chiama lei, che la faccia innamorare. E molte, in effetti, perdono la testa per insaccati, pizze e gelati, con conseguenze inimmaginabili!
Benché le delizie alimentari locali abbiano generalmente un notevole potere di seduzione sulle ragazze, certe abitudini sono difficili da sradicare e per alcune da tollerare. “Non sopportavo più di alzarmi e di trovare ogni giorno la cucina invasa dal fumo e Nina che trangugiava di quei dannati wurstel giganti alle 7 del mattino! Le ho chiesto di smetterla e lei se ne è andata” dice una madre ancora sotto choc.
“La mia non risciacqua mai nulla” mi lamentai una volta. Fui assalita da un coro: “Ma come non lo sai? Le nordiche non sciacquano!”. Farfugliai qualcosa del tipo: “Pensavo fosse un’abitudine inglese”. “Macché!” risposero le madri esperte. “Le nordiche non sciacquano. Dicono che non serva”. Chissà perché mi venne in mente quella vecchia pubblicità dove una domestica perfetta, tale Luisa, puliva tutto eccetto il water. Certo! Luisa sapeva il fatto suo e forse anche la mia au pair. Quando però il rapporto funziona, e funziona soprattutto quando c’è un bel feeling tra la ragazza e i bambini, l’esperienza é sicuramente fonte di arricchimento per tutti, genitori compresi. Ma per sapere se questo accadrà occorrerà far passare settembre.

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