giovedì 11 febbraio 2010

Bruciapensieri

di Gregorio Scalise
Radiocronaca di una trasmissione (11 febbraio)
“Lei si definisce una donna di sinistra?” “ Mah, io mi definisco una donna torinese che guarda ai fatti”.
Siamo a Tetris, la trasmissione di Talese, mercoledì 3 di questo febbraio. Lei è una donna che ha delle responsabilità, si chiama Evelina, pronuncia Renò, che è, come si sa, una vettura francese, prodotta dalle parti di Billancourt (periferia di Parigi) ed è scritta Renault, quindi si pronuncia Renaul. La questione sul piatto della serata è Termini Imerese, una faccenda spinosa come non mai. La Fiat dopo aver detto lo scorso anno che intendeva fare proprio a Termini Imerese un polo importante, adesso dichiara che non le conviene e che quindi chiude.
Gli operai scioperano, vanno sui tetti, cercando di attrarre in tutti i modi l’attenzione nazionale,temono e con ragione di trovarsi in mezzo a una strada da un giorno all’altro. Gli ospiti di Tetris probabilmente si divideranno fra quelli che vogliono chiudere (se lo stabilimento non produce perché tenerlo?) e quelli che ricordano che oltre duemila persone non possono venire trattate in quel modo. Molti difendono Marchionne, il grande manager Fiat, dicendo che il 2009 è stato un anno terribile, la Cina è intervenuta pesantemente sui mercati, ha superato la produzione americana.
La Fiat si trova di fronte ad una situazione cambiata e quindi se chiude non è colpa sua. La questione fra tagliatori di teste e difensori dei posti di lavoro si complica e probabilmente l’unica cosa che si potrà rispondere è che la questione è male impostata. E cioè? Ma lo staff dirigenziale della Fiat non poteva prevedere il 2009? La Fiat come una specie di Vispa Teresa prima promette di tenere viva e operante Termini Imerese, poi tutto d’un tratto scopre che non le conviene, anzi arriva al paradosso:dichiara che piuttosto che continuare in quella situazione improduttiva le converrebbe mantenere, ovviamente senza lavoro, gli operai sino al pensionamento. Ora, nella trasmissione, c’è un tale che parla di “paracaduti sociali” , cioè sovvenzioni. Naturalmente lui non vuole questi paracaduti, quando la Fiat riceve gli incentivi altri sono costretti ad andare in silenzio a casa. Ma quanti sono saliti sui tetti? 553. Non molti in fondo, quanti ce ne vogliono?
Belpietro non è d’accordo, altri ospiti hanno trovato lavoro senza bisogno alcuno di salire sui tetti. Esatto, rilancia Belpietro, devono pensare al futuro dell’azienda e trovare assieme una soluzione. Difatti per tutto il 2009 la Fiat si è confrontata con gli operai..nessuno in studio rileva l’enormità detta da Belpietro. Tremonti ha difeso i lavoratori sui tetti, dice un altro, un momento straordinario. Tremonti è il più global di tutti, più di Noemi Klein. Diciamo che in studio si scherza. Lo spettatore medio moderato si trova a pensare, anche senza volere, che non sarebbe male se quei signori restassero un cinque o sei mesi senza stipendio e senza “paracaduti”. Perderebbero un po’ di ironia e di voglia di divertirsi alle spalle di quelli sono malmessi. Certo, è una crisi peggiore degli ultimi 80 anni di questi anni. Belpietro capisce la disperazione di quelli che perdono il lavoro.. siamo di fronte al fallimento di un progetto industriale, dice ancora Belpietro, queste aziende non sono competitive, gli errori sono politici.
Un altro: la Francia dice: noi produciamo qui. Che cosa si deve fare? Il governo sta facendo bene, dice un leghista, noi abbiamo l’1,7% in meno di disoccupazione rispetto all’Europa….vanno fatte le riforme. Perché abbiamo un costo dell’energia che è superiore del 40% rispetto alla media europea….noi dobbiamo mettere mano agli ammortizzatori (un altro)…se gli operai avessero delle alternative non sarebbero disperati. Vendola: divento nervoso quando si parla dell’assistenzialismo...assistenzialismo è sinonimo di meridione, noi stiamo pagando il prezzo degli ammortizzatori…adesso gridano tutti assieme, non si capisce niente…tanti si nascondono dietro la recessione.
Vendola vuole lavorare con l’idrogeno verde …le quote latte sono pagate dal sud..la cultura.
Due ospiti, “sono una operaia, dice la donna, ieri eravamo sul pavimento di Montecitorio…hanno spremuto il limone sino alla fine…non promettete e poi” ..urla il suo discorso con una voce che blocca tutti.. ha un maglione viola.. tutti commossi in studio, Vendola e il conduttore hanno gli occhi umidi...c’è ancora un blocco e poi la trasmissione finirà.

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