lunedì 25 gennaio 2010

BRUCIAPENSIERI




Riflessioni e ricerche (per Rosa Stanton)…Gli uomini di Myriam
A cura di Gregorio Scalise.

Cara Myriam, ho letto in modo un po’ disordinato il libro di David Grossman del 1998, “Che tu sia per me il coltello”, dove tu appari in veste letteraria, credo per la prima volta in vita tua.
Il titolo del libro di Grossman è una frase tratta dalla corrispondenza fra Milena e Kafka, e di corrispondenza anche qui si tratta. Vi siete incontrati tu e David per caso, lui ti ha scritto e tu hai risposto. Non avresti dovuto farlo, non solo perché sei una donna sposata, ma, soprattutto perché lui è uno scrittore. E cosa fa uno scrittore? Riempie tutti i fogli che trova. La differenza fra uno scrittore professionista e un dilettante è che pur delirando ad infinitum tutti e due, il primo pubblica ed il secondo no.
Lo scrittore, professionista o dilettante, non può fermarsi a pensare, leggere qualcosa, rileggersi: deve andare avanti strenuamente. Se compulsi qualche libro di psicologia dello scrivere vedrai che questa attività è quasi una malattia. Difatti in questo libro (di 330 pagine) ci sono 236 pagine per lui, 63 per te, le ultime non contano. Di Milena restano solo 5 lettere che generosamente Max Broad, il curatore, ha voluto difendere dall’oblio.
Queste “ corrispondenze” pongono una questione: perché le donne si ostinano a rispondere agli scrittori, forse sperano di restare nella letteratura? Non sanno che la prima cosa che fanno i curatori è quella di deporle con ogni cura nel cestino della carta straccia? Grossman, per non sbagliare, scrive anche le tue risposte, Myriam. A volte mette le virgolette a volte no e capirai che confusione. Forse lui spera che il lettore entri nel turbine di quella comunicazione fatta di impressioni, sottintesi, cose prese alla larga, molto alla larga, e distingua da solo i diversi stili. Non è possibile, chi scrive è solo lui. Come va a finire? Sembra che non si mettano assieme, anche lui è sposato ed è ancora innamorato della moglie.Ad un certo punto va a vivere, non si sa perché, in un albergo ad ore e si lamenta per i rumori che sente, (orgasmi, gemiti).
Ma, cara Myriam, lei ha capito cosa voleva? Ad un certo punto è anche capace di dirle...”non oserei mai di proporti di raggiungermi qui”. Ho riletto la frase un paio di volte, no, no, lui voleva proprio questo. Il fatto di poterla avere ad ore in un albergo ad ore deve aver eccitato enormemente questo personaggio. A ripensarci, quelle lettere sono un perfetto campionario di dissimulazione. Sdolcinatezze, sensi allusivi, lungi e tortuosi percorsi, povere lettere.
Cara Myriam, lei è un personaggio letterario, dopo Pirandello si sa che si possono intrattenere rapporti con i personaggi ...difatti mi è capitato di scrivere a diverse donne della letteratura mondiale, non avendo soddisfacenti risposte, beninteso. Ma questa occasione non la voglio proprio perdere. Adesso le scriverò direttamente, le dirò senza tanti giri di frasi cosa voglio e vedremo come andrà a finire.
L’ho vista per la prima volta giorni fa al raduno del liceo, non mi ha notato (stavo in disparte).....ma adesso devo abbandonare il lei nell’urgenza dello scrivere.. qualcuno ha pronunciato il tuo nome, me lo sono segnato e poi sono andato a vedere sull’elenco. Per fortuna c’eri solo tu, così sono sicuro che questa non cadrà in altre mani. C’è tuo marito, è vero, ma, si sa, gli uomini sono distratti e sono sicuro che gliela farai sotto il naso anche questa volta. Secondo me hai avuto almeno una decina di uomini, credo di averlo indovinato dall’angolo amaro del sorriso.
Come sai, fra noi è stata subito attrazione, ed è stata una cosa intensa e non eludibile. Poi, anch’io ho cambiato casa e ti scrivo da un condominio pieno di trans brasiliani, pochi italiani e solo uno dell’est. Se vuoi venirmi a trovare basterà un sms. L’altro giorno sono scappato in tutta fretta dal lungo e fetido corridoio, stavano portando su una grossa cassa di coca. Come facevo a sapere che era coca? C’era una etichetta a caratteri cubitali. Finalmente oggi ho ricevuto una tua risposta, ho incollato la lettera alla parete in attesa di incollare anche le altre e fare così un bel collage anni ’70. Nel frattempo i giorni passano. E dove vanno? Trascorrono. Io mi dissolvo e tu sei sempre più reale. Mi piace quando ricami all’ombra delle bouganvilles, quei fiori mi fanno pensare alle tue gambe e mi capita spesso di immaginare anche il resto. Le tue domande sono sempre più profonde delle mie risposte, così ti prego di smetterla, accontentati invece delle mie frasi un po’ rozze ed esplicite.
Vorrei sapere piuttosto cosa ci faccio in questo casone circondato da trans. Forse a giorni ti invierò una riflessione su questa faccenda. Speriamo che vada tutto bene e che non ci siano irrecuperabili cadute. Per intanto ti saluto e ti abbraccio tuo ….

6 commenti:

Anna Grazia Giannuzzi ha detto...

Questo post è la prima cosa fantastica che leggo quest'anno. grazie!

Anonimo ha detto...

grazie a te anna grazia, non hai idea di quanto mi abbia fatto piacere il tuo commento, hai presente una specie di scatto di come quando si deve correre? ciao, a presto

Diomira Pizzamiglio ha detto...

Le donne scrivono agli scrittori per capire cosa esse stese vogliono,forse.
Di certo non per finire nel cestino, o nella polverosa letteratura, probabilmente per entrare nel cuore dell'uomo.

Anna Grazia Giannuzzi ha detto...

A questo punto cosa devo fare Diomira, chiedere a Gragorio se vuole uscire con me?
A dire la verità ho già avuto un uomo che mi dedicava "Poesia", era bello essere nella sua "letteratura". Fino a che non è diventato noioso.
Poi ho fatto la mia, di letteratura, ed è stato MOLTO più bello. Di lui a stento ricordo il nome. Ma l'ho ficcato in un racconto pubblicato online qualche anno fa, di cui nemmeno più ricordo il nome...accidenti se sto invecchiando.
Scherzi a parte, questo post è in delicato equilibrio tra misoginia e amore per le donne, rende l'uomo com'è - se vi piace oppure no, se volete salvarlo o migliorarlo, o solo portarvelo a letto e dimenticarlo - è scritto con competenza, è evocativo e fa pensare. Adesso non vorrei che fosse lui a chiedere di uscire a me. Prudentemente mi asterrò per il futuro da ulteriori commenti. Un saluto a tutti

Diomira Pizzamiglio ha detto...

Io scrivo per capire e mi sono trovata a scrivere a diversi scrittori per il puro piacere di condividere pensieri, per entrare nei loro cuori e carpirne qualche segreto...che biricchina che sono.
Cosa devi far tu non lo so, forse solo ciò che ti stimola finchè non diventa noia. In fondo lo facciomo tutti/e, no?

Anonimo ha detto...

cara anna grazia,è trascorso quasi un mese, mi è del tutto sfuggito il dialogo fra Diomira e te. Non capisco bene, scrivere un commento è già chiedere di uscire? Hai scritto un paio di righe che mi hanno fatto molto piacere e ho risposto." Prudentemente mi asterrò per il futuro da ulteriori commenti"..ma santo cielo, puoi commentare come vuoi, anzi. Non credo che vedrai questa nota, ormai,comunque se scrivi ancora mi farai piacere..diciamo a presto, gr.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...