martedì 17 novembre 2009

Marilyn



Il Giallo di Lorenzo
di Fabio Cicolani


Rubo l'argomento a Lù e do il mio contributo alla scottante questione di Lorenzo. Vorrei, con questo post e con i commenti di persone più competenti che so essere presenti nel blog, fare un po' di luce sul giallo in questione.

Il motivo accampato dalla Barbera Editore per la sospensione della pubblicazione è le poche prenotazioni dei distributori. Ma che vuol dire? Io nei distributori metto una monetina e la bibita scende. Beh... in questo caso la bibita si è bloccata e noi dobbiamo prendere a calci il distributore della Barbera (metaforicamente, ovvio).

Come funzionano questi distributori? In modo sintetico: un editore manda una scheda di presentazione al distributore, che in genere copre con la sua azienda una vasta area, compresa in più regioni (Ah... per essere ancora più specifici i Distributori sono quelle ditte dalle quali si riforniscono le Librerie, ovvero coloro che mandano i libri, li "spingono" in gergo, fanno in modo che i punti di vendita al dettaglio acquistino le copie e, tanto per essere limpidi, prendono la fetta più grande del costo del libro, intorno al 50%).
Quindi, non è un servizio alla comunità, è un lavoro ben retribuito (almeno ipoteticamente e se lo fai bene) e soprattutto fondamentale, perchè i Distributori sono l'anello di congiunzione fra l'editore/autore e il lettore.

Quando un distributore riceve la scheda di un libro, valuta se prenderlo (ma in genere lo fa se c'è un contratto in essere con l'editore) e soprattutto lo promuove nelle librerie. Per fare questo ci impiega circa un mese, un mese e mezzo. Solleticato l'appetito delle librerie, il Distributore raccoglie gli ordini ed effettua le prenotazioni all'editore delle copie.

Cosa si è bloccato nell'ingranaggio di Lorenzo? La Barbera dice: poche prenotazioni.
Ci può stare, ma in questo caso la valutazione di Lorenzo è inappellabile: chi prenota il libro di uno sconosciuto?

IL fatto solito, retorico e scomodo, è che in Italia si legge poco. Tantissimi libri ogni giorno vengono ritirati dai cataloghi perchè non vendono neanche una copia e molti di questi sono di editori piccoli e medio-piccoli.
Per cui stampare un libro per poi ritrovarsi con le copie sul groppone, non è esattamente un buon investimento per un editore (soprattutto - e qui la retorica abbraccia la demagogia - in questo momento di crisi).
Come ovviare a questa situazione? Si rischia e si fa di tutto perchè il libro vada bene. Promozione, eventi, pubblicità di tutti i tipi, passaparola. Se si prospetta un'operazione convincente, le librerie e in seguito i distributori, si convincono a ordinare le copie.

Per come era stata messa giù la questione, sembrava che la colpa fosse dei distributori, ma in qualche modo Lorenzo ce l'aveva con l'editore. Il fatto è che ha ragione lui! Succede che i distributori non prenotino tante copie semplicemente perchè le librerie non hanno interesse ad avere quel libro, ma si può motivarle!
L'ingranaggio è bloccato sulla ruota dell'editore che ha deciso di sospendere la pubblicazione.

Ora, come avete letto dal post di ieri di Linda (Grazie ancora) il mio libro è appena uscito. Ho parlato con il mio editore del caso Lorenzo e mi ha risposto "se anche io mi fossi basato sulle prenotazioni, neanche tu avresti pubblicato, come quasi tutti gli emergenti pubblicati dai piccoli e medi editori".
Con La Corte stiamo facendo in modo di organizzare presentazioni, eventi, concorsi, idee in picchiata per promuovere il libro, fare in modo che non solo le librerie si interessino, ma soprattutto i lettori lo facciano, perchè parte tutto da loro, loro possono tutto.
Voi potete tutto.
Nel mio caso, nella maggior parte delle occasioni, quanto andrete a chiedere del mio libro, la risposta sarà "non ce l'abbiamo" e forse "non è possibile ordinarlo". E' qui che entra in gioco la forza di volontà e la caparbietà. Non arrendetevi! Il libro c'è e aspetta solo voi, per cui insistete (dite chi è che lo distribuisce per la vostra regione, i nomi dei distributori li trovate sul sito La Corte Editore) e costringete a ordinarlo. Perchè? Perchè solo così l'ingranaggio può sbloccarsi. Una volta che il Distributore vede piovere gli ordini, si convincerà che il libro va bene e inizierà a spingerlo nelle librerie in modo che le copie si trovino. Così se in una libreria ne hanno ordinate 3 copie, ne manderanno 5 o 10. E sapranno che il libro sta vendendo e ne manderanno copie anche ad altre librerie e così via. Alla fine il libro, anche se in alto e in fondo allo scaffale, ci sarà e si potrà dire di essere usciti dal limbo.

Ora, capisco che questo post ha preso una piega personale, voluta ovviamente, però il concetto è quello. Per aiutare Lorenzo, oltre a convincere la Barbera a stampare il libro comunque (cosa che ho fatto una settimana fa con una mail), è importante far smuovere la macchina, arruginita, lenta e con incastri complessi e pigri.
Basta crederci, io credo in voi.




9 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie mille Fabietto per il post. Non so esattamente quale sia la ragione di questo blocco ma, dal mio punto di vista, oltre alla crisi e al fatto che si legge poco, qui c'è stata la cattiva volontà dell'editore.
Voglio aggiungere altro.
AL momento della firma del contratto, mi chiesero se volevo un anticipo. Io dissi di no per venire loro incontro...Mi sono dato la zappa nei piedi. Se avessi detto di sì - forse non avrebbero accettato - ma sarebbero stati obbligati a pubblicare...
A questo punto, sono contento che non se ne faccia niente. Ho sentore che la Barbera navighi in cattive acque e, se avessi pubblicato il primo libro con loro, mi avrebbero affossato insieme alla loro barca traballante.
MI PIACEREBBE PUBBLICARE LE RISPOSTE CHE HANNO INVIATO A CHI HA CHIESTO INFORMAZIONI...Giusto per far conoscere di che pasta sono fatti.

GRAZIE A TUTTI
LB

cicobyo ha detto...

Peccato che qui di risposte non ne siano proprio arrivate...

Giulia Lu Mancini ha detto...

Scusate il ritardo in questi giorni ho letto ma non ho potuto scrivere. Esprimo la mia solidarietà a Lorenzo, certo è che se la Barbera naviga in cattive acque forse è meglio perderla che trovarla, cercare un altro editore? lo so magari è difficile.
In ogni caso io ci sono
con affetto

Giulia Lu Mancini ha detto...

A proposito Fabio complimenti e in bocca al lupo per il tuo libro!

Anonimo ha detto...

Eccomi...meglio tardi che mai ma anch'io son stata " intasata " in sti gg. Comq. ci tenevo a scrivere due parole.
La Barbera a me ha risposto e Lorenzo sa anche cosa mi ha scritto.. Non ho parole! davvero!.
Mi spiace per tutta sta storia e ripeto a Lorenzo di non mollare, fin'ora non l'ha mai fatto, spero vivamente per lui che trovi un editor decisamente più: onesto e migliore!!. Complimenti a Fabio sia per questo post che per l'uscita del suo nuovo romanzo.
In bocca al lupo ad entrambi!!.
lb

Anonimo ha detto...

CARISSIMI AMICI VOGLIO MOSTRARVI UN DIVERTENTE SCAMBIO DI MAIL TRA BARBERA EDITORE E UNO CHE CHIEDEVA INFORMAZIONI SUL MIO LIBRO....
:)))
LORENZO

----- Original Message -----
From: Barbera Editore
To: Marco Cantoni
Sent: Friday, November 13, 2009 8:47 AM
Subject: Re: Onerios


non uscirà, ma se proprio Bosi ha tanti sostenitori, fate una colletta e supportate le spese di stampa

saluti
----- Original Message -----
From: Marco Cantoni
To: info@barberaeditore.it
Sent: Thursday, November 12, 2009 5:53 PM
Subject: Onerios


Spett. casa editrice,
le sarei grato se mi dasse informazioni sull'uscita del libro " Onerios " .
Grazie per la cortese attenzione

Fabrizio Valenza ha detto...

A questo punto, dire che Barbera fa pena è veramente poco!!
Fabrizio

Anonimo ha detto...

Ma se facciamo una colletta poi il 40% del prezzo di copertina (quello che prende l'editore) ce lo spartiamo noi? E se facessimo una colletta per aprire una casa editrice? Tanto come si è visto può farlo chiunque, il requisito fondamentale è la spocchia di non rispondere alle mail o rispondere con scarsa professionalità non cercando neanche di nascondere la propria, completa e indecente, negligenza!
Colletta? Ma i lettori ormai sono un istituto di beneficenza? E le case editrici come Barbera a che servono? Chiudiamole no? Promozione e pubblicazione non ne fanno, non si può neanche convertirle in tipografie, visto che non stampano neanche più!

Anonimo ha detto...

ribadisco:
BABERA: barboni!!

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