sabato 9 maggio 2009

Estremamente


Alchimie
a cura di Antonella Passoni


All’inizio, mi mancavano i nostri silenzi, il tuo sguardo assente; il letto, se prima era troppo stretto, dopo era diventato vuoto e freddo come una tomba aperta.
Ero morta in quelle lenzuola di cemento, pesanti come gabbie, imprigionata dentro incubi senza fine, schiacciata dai ricordi e dalla rabbia. Ero tramortita e camminavo appoggiata alle pareti, mentre frammenti di noi continuavano a girare nelle stanze, assieme alla mia desolazione.
Avevo cercato la felicità dentro le tue mani e tra le dita credevo di trovare petali di rose, invece c’erano solo sigarette spente.

Ho resistito e ho ricucito un po’ di pelle addosso, quella che bastava per tirare avanti, quella che avevi tolto andando via per sempre, lasciandomi con le fratture aperte e un paio di calzini da rammendare.
Credevo d’essere d’argento come una sirena per dividere con te i sogni della notte, volevo essere lucente come la rugiada, da bere appena sveglio la mattina. Alla fine ero solo una sguattera, dal seno dimenticato.
Brandelli di vita galleggiano sanguinanti sopra la superficie del pozzo e sulla mia spalla crescono foglie di felci. Pulirò le mie ferite con la loro linfa e i vermi che distruggono la mia carne andranno via per sempre, poi guarderò in fondo all’abisso per conoscere altri segreti.
Due occhi di leonessa compaiono nei miei sogni, danno forza, dicono chi sono.
Ora veglio sui temporali e controllo il lavoro dei campi. Quando li attraverso così grassi e umidi, mi saziano e corro piena di vita a guardare nelle cavità degli alberi. Divento elettricità e sono dentro le tempeste con la grandine e il tuono; leggo le impronte degli animali e capisco i loro versi. Mi muovo nei boschi come una radice e ballo sul suolo della terra; appoggio la mia guancia sul calcare tiepido delle montagne e respiro le nebbie fredde della notte.
Avrei voluto raccontarti queste alchimie ma non avevi tempo per sentire, eri distratto dalla musica delle tue corde e da parole estive ricoperte di lusinghe e gelato.
Chissà se avresti raccolto la mia voce; forse ero troppo complicata o forse non era ancora il momento per raccontare.

7 commenti:

Maddalena ha detto...

Un uomo che non ha saputo ascoltare quello che ti sgorgava dal cuore, se mai si accorgerà di quello che ha perso, una mattina guardandosi allo specchio non si vedrà. Grande Anto.

Anonimo ha detto...

Puntuale e solidale come sempre.Grazie.Cmq penso in tutta sincerità che l'argomento,faccia parte del corredo sentimentale di molte donne:gli uomini vedo attraverso,raramente dentro.Peccato, perchè anche noi alla fine, rischiamo di rimanere in parte orfane e sradicate.
Antonella

Maddalena ha detto...

Si Antonella è vero che ognuna di noi ha "provato" uomini di questo tipo, che poi sono la stragrande maggioranza, tuttavia non mi rassegno a pensare che possa esistere qualcosa di meglio ...

Anonimo ha detto...

"La me par dura"- disse una volta Mauro Corna all'attacco di una via
:)
Anto

IleniaF ha detto...

Cara Anto il tuo post non poteva essere più efficae per me in questo preciso momento.
Non sai quanto mi riveda nelle tue parole, nelle tue sensazioni, nelle tue emozioni.
Caspita, mi hai davvero fatto venire la pelle d'oca!
E forte delle tue parole ricomincerò anch'io ad avere lo sguardo del leone ed a lasciarmi tutto dietro, come se una tempesta di sabbia avesse spazzato via tutto senza neanche darmi il tempo di accorgermene.
Grazie Anto!

Anonimo ha detto...

non sei l'unica a dirmi queste cose..quindi come vedi siamo in tante a rimanere prese dentro le reti di amori "cattivi"..dicono che si impara più da una sconfitta che da 100 vittorie..è vero, anche se all'inizio ammetterlo è davvero impossibile.
antonella

maggie ha detto...

.... :-) il titolo del post mi ha fatto sorridere..qualcuno si e'convinto che con me abbia qualche strana alchimia...puo'essere. E mi fa sorridere. Il post e'molto intenso, l'alchimia credo sia l'intensita',la fisicita'di un'idea. Dalle mie piccole esperienze mi sono sempre rialzata...ora e'davvero tanto che non mi emoziono quindi non vorrei lasciare un messaggio cinico tipo: "gli uomini sono tutti uguali". No,non credo, sara'perche'ultimamente mi ha sorpresa qualche gesto...sara'perche', come donna, non sono sempre migliore (anzi)...Semplicemente si fanno degli incontri, belli brutti,prima belli poi brutti...viceversa...si lascia e si tiene qualcosa, quello che chiamiamo ricordo. Tutto quanto viviamo, vale la pena, bisogna amarlo ed essere pronti a vivere altro ed altro ancora. Senza luoghi comuni, solo scelte. Per noi stessi, che si tratti di uomini o donne...le sconfitte non hanno sesso. E pesano allo stesso modo.

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