sabato 13 dicembre 2008

PSYCHE

E proprio della “Natura Maschile” confondere la Femminilità con la Biologia?
A cura di Susana Liberatore


Quale donna non ha sentito in vita sua la classica domanda: -“hai le tue “cosine”?. Domanda che invece sottende l´interpretazione dell´interessato (di solito un maschio!!!) relativamente ad un cambio dell´umore di ella, un gesto imprevisto, oppure l´espressione d´una insoddisfazione.
Ridurre l´atteggiamento femminile agli ormoni, ad un corpo regolato dalla biologia, mi sembra veramente una sintesi troppo facile, che tenta di mettere a taccere in questa spiegazione “lo spirito” della Donna: essere una preda che scappa per definizione dalla caccia delle parole, che sfugge alle norme, alle regole e in anzitutto alla classificazione. Cioé, ogni volta che si tenta di “dirla”, non si fa altro che male-dirla, oppure farla male-detta, come diceva Lacan.
Per tentare di sbilanciare questa comparazione femminile-ormonale, mi piacerebbe riportarvi un essempio di Amelia Barbui segnalato nel libro “Una per Una”(*1):
Di solito un rubinetto che gocciola, piú che suscitare esclamazioni di ammirazione, richiede l´intervento di un idraulico, ma in un rubineto che gocciola c´é qualcosa di piú che l ´acqua al posto sbagliato, c´é un caos in miniatura”. (Ian Stewart)

(*1) “Una per Una: Il Femminile e la Psicoanalisi”, a cura di Paola Francesconi. Ed. Borla, 2007. Pag. 157.








3 commenti:

Maddalena ha detto...

Io dico che noi donne siamo un caos, nel bene e nel male!!!!

Anna Grazia Giannuzzi ha detto...

la confutazione della maledizione "la biologia è destino" è alla base di gran parte delle riflessioni femministe. ma i pregiudizi sono duri a morire perchè hanno un substrato molto profondo. quando nell'800 si scoprì che l'ovulo portava il 50% del patrimonio genetico persino Freud continuava a negare la mobilità dell'ovulo, poichè la passività DOVEVA essere una caratteristica omnicomprensiva della donna.
Grazie per il tuo spunto di riflessione Susana!

Anonimo ha detto...

Cara Susanna,
Ti rivelo un peccato di gioventù: anni fà quando la libreria Feltrinelli di Bologna lanciò lo slogan commerciale "Le Cose di Feltrinelli" entrai in libreria alla ricerca di libri veramente femminili.La ricerca si rivelò molto faticosa. Ma qualcosa di prezioso ho trovato che conservo tutt'ora, anche se Feltrinelli non ha più, come un tempo, le "sue" cose. Abbracci e baci all'argentina più intelligente che conosca.
Vladimiro

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