venerdì 12 dicembre 2008

BRUCIAPENSIERI


Donne viste dagli uomini
A cura di Gregorio Scalise


Sta leggendo ad alta voce “ Il compimento dell’amore”, un racconto di Musil. Avrà una ventina d’anni, corpo asciutto ma non minuto, occhi chiari, è percorsa da una certa energia nervosa. Ogni tanto alza gli occhi e mi guarda, per la serie “ ma cosa mi fa leggere”. Sono in una scuola, incontro con studenti, qui la maggior parte sono donne. Non so perché ho scelto quel racconto, o meglio lo so e difatti lo “ teorizzo” per così dire, proprio all’inizio. Il racconto fa parte di una sezione dei racconti di Musil dico, intitolata appunto Incontri ed è del 1911.
La prima letteratura del 1900, dico ancora, è quella della Mitteleuropea.,poi varie vicende, guerre, appare la letteratura e la pop americana, siano verso gli anni sessanta. Successivamente si distingue, a Parigi, un gruppo di intellettuali come Foucallt, Barthes, Deleuze i quali accentrano su di loro l’attenzione, Parigi ritorna al centro della scena, specie per noi italiani.
Accade che questi uomini vengano a mancare, non sono degnamente sostituiti, i dioscuri francesi attuali sono Glucksmann e Henry Lévy, bravi per carità, ma non all’altezza di quelli che li hanno preceduti. Nel frattempo la cultura americana appare un po’ suonata, insomma, e anche per loro ammissione non è più quella degli anni sessanta, sicchè ho pensato che buona cosa, care ragazze, sarebbe stato ed è tornare alle origini: Alla vecchia e cara Mitteleuropea, voglio dire a Stephan Zwig, Musil, Schnitzeler, Broch, Canetti.
Per questo il racconto in questione.
Sia “ Il compimento dell’amore” che “La tentazione di Veronica”, dico, sono due analisi di psicologia sessuale femminile guidate da una notevole forza introspettiva. Sono stati considerati dalla critica come i primi esempi narrativi dell’espressionismo tedesco. Poi affido il testo alla ragazza che legge scandendo bene e tonalizzando, persino.. Gli altri, cioè le altre, presto si annoiano. Buon dio, penso, qui c’è da lavorare. Com’è che le cose che piacciono a me non piacciono a loro? Domanda cretina, è chiaro.
Quello che però non ho detto sono alcune riflessioni mie e anche della critica: I particolari del racconto sono costruiti con indiscussa bravura e intensità.La struttura generale non tiene molto. I particolari hanno il sopravvento, ma sono ottimi. Ne “ Il compimento dell’amore” è in gioco il diritto di chi ama a tradire la persona amata. Claudine cerca l’avventura con uno sconosciuto non perché non ami il marito, ma perché non sopporta che il tempo scorra in una sola direzione. Mentre la ragazza legge, mi chiedo se posso intervenire parlando del tempo “ in un'unica direzione”. Vedo che le volte che la fermo per inserirmi con un commento, una spiegazione, non sono ben accolto: sembra proprio scocciata. E poi sono troppo giovani per afferrare quel “ una sola direzione”. E se poi una, magari un po’ maliziosa e simpatica, mi viene fuori dicendo”.
Ehi, sì, bella scusa. La voglio usare con il mio ragazzo..sai caro il tempo monodiredionale è scocciante..”. No, non direbbe monodirezionale. Mica sa cosa vuol dire. Il fatto è che non oserebbero fare dello spirito. Forse sono intimidite. Sono stato annunciato come poeta importante che..hanno l’aria delle perbenino, ma non è questo. E’ che non sono spiritose, punto. Mi sbaglio? “ Vi sono tanti problemi nel rapporto con la persona amata”- legge la ragazza. La prima scena, chiamiamola così, mi appare interminabile. Sento sulla pelle il loro nervosismo represso, la loro disattenzione, la loro voglia di altro. Musil descrive la teiera, Musil descrive addirittura il gesto con cui Claudinre versa il tè al marito.
Vai a spiegare che i gesti sono la descrizione di movimenti interiori, che c’è un rapporto fra la lentezza del gesto – che per altro, narrando, non può essere veloce…Mi fermo.Spiego quanto pensato prima. Ma queste sono abituate ai telefilm, penso mentre spiego. Cielo che corpo a corpo, ma chi me l’ha fatto fare, portavo Harry Potter ed eravamo tutti contenti, fra l’altro non l’ho mai letto. Oppure “ Sdraiami”, un racconto erotico di una romana di qualche anno fa, ma non posso, poi mi prendono per uno che cerca di provocare le ragazzine…stupidaggini, tanto non rinuncio a provocarle, basta uno sguardo di taglio, un gesto, magari un po’ più svelto di quelli di Claudine, una battuta anche non allusiva, anzi, non deve essere allusiva di niente e per niente, tanto, le donne capiscono e queste qui anche.
A me poi piace turbarle un po’, se ci riesco, il tutto in modo indiretto, quasi neutro, elegante e un po’ micidiale, da dietro le quinte. Magari suscitando un pensiero che arriva due ore dopo, il giorno dopo, una settimana dopo: oppure una irruzione nella loro vita onirica, ma qui bisogna essere proprio bravi, rasentare un filo di lana senza mai sognarsi di oltrepassarlo, un filo di lana elettrico.
Chi tocca i fili…..Mica uno scherzo, irrompere nella vita onirica di una persona, con una frase indiretta, non ambigua, mica sono così rozzo, ambigua no, ma indiretta, molto indiretta, quasi come un attore dell’Actor Studio che mentre recita una scena deve fare dei gesti che non la sottolineino …deve alludere ad altro…e questo altro deve essere in rapporto con quanto recitato. Diciamo la verità: miracoli..La lettura passa per la scena di un bacio, Claudine ricambia suo marito ma pensa al protagonista di un romanzo, un tizio pessimo,di cui veniamo informati nella discussione iniziale, fra vetri chiusi, rumori felpati, ancora tè, cuscini, frasi dette e frasi pensate. Intervengo: “ Visto, non se ne accorge”.
Allora la ragazza sbotta.
Sbotta in varie fasi ma qui per esigenze di spazio riporto tutto in una volta: “ Gli uomini sono tutti così, non ne ho una grande opinione, non si ricordano mai di niente, non si accorgono mai di niente, Attenzione, zero”: “ Come ti spieghi allora che Musil è così sensibile?” “ Sarà un omosessuale”.” No, cosa dici?- esclamo severo. E intanto penso: in effetti in quel testo teatrale, “ L’amica degli uomini importanti” si adombra la questione dell’androgino, ne “ L’uomo senza qualità “c’è il rapporto- certo spirituale- fra fratello e sorella..Bisogna che mi informi di più, non mi pare però,penso ancora.” Tu ti ricordi tutto di un incontro- continua lei- e se poi gli chiedi qualcosa lui cade dalla nuvole”. E’ veramente incazzata.
E’ una esperienza personale, penso, le deve essere apparsa sin dalle prime righe, ecco perché aveva il viso con un’ombra di buio. Glielo avevo anche chiesto, mi sembri un po’ buia, aveva risposto di no, che non c’era niente.. Avevo anche chiesto alle altre: “ Cpsa vi sembra?” Lento, aveva risposto una, lento avevano fatto coro tutte le altre. Cavolo, penso ancora, non so proprio se ci sarà un secondo incontro…. Harry Potter a tutto spiano, altro che storie e così chi si è visto si è visto… Turbamenti indiretti e frasi a scoppio ritardato nix, così la finiamo con questi giochi, mica siamo nella Mitteleuropea qui….cavolo, siamo a dicembre del 2008., al sud dell’Italia centrale.

28 commenti:

Anonimo ha detto...

caro gregorio, mitteleuropa..non mitteleuropea..che è l'aggettivo, e poi Bologna, a sud dell'Italia centrale? Mi sa che fra felix Austria e Emilia ti sei confuso un po'. Comunque il raccontino è interessante.a presto, amry

Anonimo ha detto...

caro poeta, mi spiace per i tuoi incontri scolastici, ma non pensi che fra il 1911 e il 2008 sia trascorso un po' di tempo? Tu fai un bel cortocircuito, torniamo agli scrittori della Mitteleuropa..ma il secolo che c'è in mezzo, resta, e la prova sono le ragazze. Comunque certe cose che rilevi sono vere. a presto, Betty Blu

Anonimo ha detto...

caro poeta, non so perchè ma la storia che racconti non mi persuade.E poi quella storia del " turbamento indiretto" non mi piace.Non potresti fare più seriamente il tuo lavoro, quando fai questi incontri? ciao, Diossina

Anonimo ha detto...

caro Gregorio Scalise, per puro caso conosco il racconto di cui parli. L'ho letto un po' perchè mia madre ce l'ha, gliela aveva regalato un suo ex, e lo conserva gelosamente, guai a chi lo tocca. Ne ho ricordo come di una cosa noiosissima. Hanno ragione le tue ragazze. Salutamele. E saluti a te da Revange

Anonimo ha detto...

caro mister p, forse sei un bravo poeta ma come docente, quando ti capitano situazioni come quelle che descrivi...il professore deve spiegare, essere chiaro, saper scegliere..non conosco il racconto di cui parli, ma sono dalla parte delle ragazze. Un saluto da Paura di volare

Anonimo ha detto...

...non ho mai sentito parlare di Musil, e penso di non aver perso molto..il diritto di tradire è una cosa troppo delicata per potyer essere affrontata in quel modo.. Serena

Anonimo ha detto...

cara Serena, ti rispondo subito, ero per caso sul blog a rileggere il pezzo..bè, Musil passa per essere fra i grandi del secolo scorso.. non so quanto hai perso, ma qualcosa hai perso, scusami. Quanto al tradimento ( diritto di..) lui ci dedica un lungo minuzioso racconto, anche troppo. Non direi proprio che la cosa è affrontata in modo disinvolto o formale. Un saluto, gregorio scalise

Anonimo ha detto...

cara amry, ho risposto adesso a Serena e ..sì, hai perfettsamente ragione. Pubblicherò una erratas corrige.Nel frattempo faccio ammenda. Saluti gs

Anonimo ha detto...

cher Betty blu, lo sai vero che hai scelto come pseudonimo il titolo di un bel romanzo..è di un francese e adessoi mi sfugge il nome.E' vero, il tempo è passato, ma la cultura è fatta ancher ( se non soprattutto) di passato. L'argomento, però, non è questo. Bisogna vedere se esiste un filo fra il presente e l'evento passato cui ci si riferisce. Forse mi sono sbagliato e non c'è. Mi dici tu quali fili si devono scegliere? Ciao bb, gregorio scalise

Anonimo ha detto...

...monomeridionale..certamente volevi scrivere monodirezionale, ma per essere una specie di mago del linguaggio che entra nei sogni non ti sembra di lasciare troppe tracce freudiane? Monomeridionale, sud dell'Italia centrale,.. non sono una patita della psicopatologia del quotidiano, ma ogni tanto qualcosa di quelle analisi mi ritorna in mente...tu me le hai fatte ricordare.Melania

Anonimo ha detto...

...visto? Ti ho fatto tornare in mente quello scritto di Freud, che per altro considero fra le sue cose migliori...insomma, in un modo o nell'altro, direi che ci riesco sempre. Scherzo, dai. Grazie per le indicazioni dei miei lapsus calami ..che però .. non c'è la parola latina per computer..quindi direi che resta calami ( della penna). a presto, gs

Anonimo ha detto...

finalmente, era un pò che non la leggevo caro Gragorio, le sue osservazioni mi intrigano e legegrla p sempre un piacere. ma quando posso incontrarla a qualche dibattito?

Paola Casalini

Anonimo ha detto...

secondo me scusate queste precisazioni fanno un pò ridere, abbiamo di fronte una persona colta e sensibile c'èbisognodi correggere mitteleuropea?

Silviac@hotmail.com

Diomira Pizzamiglio ha detto...

Caro Gregorio, forse perchè vivo il tempo lento, ma tu mi hai fatto venire una gran voglia di leggere Musil e leggerequel che c'è dietro il gesto di versare il té.
Non conosco assolutamente questo autore, ma mi ha ricordato Proust quando descriveva l'atto di intingere i biscotti nel té.
Grazie per lo spunto Gregorio, non solo lo leggerò, ma lo regalerò.
Al tuo prossimo post

Anonimo ha detto...

perché Serena se la prende con la Mitteleuropa? Ormai è una regione dell'anima letteraria,seppure oggi un po'sbiadita, che ha lambito anche un tomista pentito, e inglese, come Joyce, a Trieste, dando lezioni di inglese al nostro Italo Svevo, mitteleuropeo purosangue. Tuttavia, se qualcuno vuole andare sotto la superficie della gestualità musiliana è utile leggere anche la Rowling con il suo Harry Potter: a parte lo stile, la gradisco perchè, dopo Mary Schelley, ridà scrittura al lato oscuro del nostro essere.
Da Vladimiro

Anonimo ha detto...

cara Paola Casalini, grazie per il commento... di dibattiti qui a Bologna se ne riparlerà a gennaio, credo,l'ultimo della stagione è a Roma, una antologia di 123 poetesse..12, solo 12, mi sono sbagliato. Comunque possiamo sperare nei martedi di Patrizia, scrivimi se ci vai ( gregorioscalise@yahoo.it)

Anonimo ha detto...

cara Silvia, senti, grazie davvero.In ogni caso non è raro incontrare diciamo " resistenze",si sta creando proprio una frattura con una certa informazione..diciamo così. Per questo il tuo commento è graditissimo. Proverò anche a scriverti. gs

Anonimo ha detto...

cara Diomira Pizzamiglio, ...sono io che ringrazio te perchè in effetti a Proust non avevo pensato. Sì, il tempo lento è una cosa bellissima, e ho molto nostalgia di quando riuscivo ad alternare tempo veloce da stress e tempo lento. Oggi si fa più fatica a passare da una dimensione all'altra. a presto gs

Anonimo ha detto...

caro vlad, grazie per essere intervenuto con la tua consueta autorevolezza.In effetti.. ma la questione non è solo Serena, sono proprio le giovani generazioni.. Stagione letteraria un po' sbiadita, dici? Nel presentare Musil avevo fatto un ragionamento, forse azzardato, lo ritrovi nel post.Quando a Potter non l'ho letto, ammiro il tuo gesto con cui hai unito cultura letteraria e cultura di massa.. bisogna essere così, acrobati..un caro saluto, gs

Anonimo ha detto...

..non mi va di essere additata come una reproba..così andrò a leggermi anch'io Musil..lo porterò con me in vacanza. A dopo le feste, Serena

Anonimo ha detto...

Grazie Gregorio per le tue parole, ti scriverò senza dubbio, di salotti non so io vendo vestiti e in questo periodo natalizio ho un gran da fare non come ai vecchi tempi ma non mi lamento. Ho sentito di altre persone che stanno riprendendo in mano Musil, io non l'ho mai letto forse è ora che cominci a farlo, mi associo dunque a Serena ragazza che ha scatenato una bella conversazione. Buon natale a tutti

Paola Casalini

Anonimo ha detto...

Brava Serena, non sei certo una reproba, si può vivere anche senza Mitteleuropa;tuttavia, se hai deciso di legger Musil, soprattutto il suo grande romanzo inmcompiuto, attenta a non farti soffocare dai passi pallosi scritti da Musil, sono numerosi e non adatti ad una vacanza. un caro saluto.
Vladimiro

Anonimo ha detto...

caro Vlad, ma si può sapere perchè ce l'hai tanto con la Mitteleuropa?Uno fa tanto per suscitare un dibattito,suggerire testi e tu...dissuadi.Tutti quegli scrittori, dall'autore de La morte di Virgilio a L'uomo senza qualità ( ma io ho suggerito i racconti) tentano forme sperimentali del romanzo- saggio.. penso a Canetti..c'è una bella differenza con Henry Potter, abbi pazienza.Musil, poi, se si leggono i Diari offre un vasto campo di intervento..certo nel romanzo inteso come tale, fanno peso. Inoltre nel post avevo suggerito una ipotesi, detta magari in modo sbrigativo,della fine di certe correnti culturali europee-americane ...e quindi un ritorno, sia pure forzato, a una bella stagione letteraria, Schnitzeler,Roth..insomma, ammetterai che le fonti contemporanee si sono prosciugate..e non solo, il pensiero ha perso densità, senso dello sfondo,forza analitica e introspettiva.Certo la rilettura deve essere smagata...ma è una bella spallata al monodirezionalismo piatto contemporaneo. O no? Adesso scrivo a Serena. un caro saluto. gregorio

Anonimo ha detto...

ragazzi(greg e vlad) siete davvero crudeli. non paghi di aver indotto una innocente fanciulla a portarsi in vacanza 1100 pagine dell'usq (scelta cui plaudo senza condizioni, mudil è una miniera, più scavi e più estrai), volete anche surrettiziamente spingerla ad accollarsi le 539 pagine (ho controllato) del broch di La morte di virgilio? siete senza pietà. miei cari mittelcalabro e mittelpistoiese! un abbraccio. roberto

Anonimo ha detto...

musil, naturalmente. non mudil. lo dico prima di essere bacchettato da tutto il blog per un refuso.roberto

Anonimo ha detto...

Caro Gregorio,
Non ce l'ho con la Mitteleuropa; non ne potrei , certamente, fare a meno:ha costituito e costituisce tutt'ora una tappa importante del mio interminabile tour di formazione filosofica letteraria iniziata da diversi anni. Era il pretesto per fare un complimento ha Serena che si è dimostrata multidirezionale. Rivendico, da parte mia, tutta la mia crudeltà mentale, da praticare nella ricca selva- o miniera- della letteratura mitteleuropea e ammiro Roberto per l'impegno promesso. Saluti a tutti da Vladimiro

Anonimo ha detto...

caro roberto, musil, naturalmente, e non mudil, come hai visto il blog è severo e non permette nè sviste nè lapsus. Tutto è nato da un racconto, poi, una trentina di pagine..è Vladimiro che se ne è venuto fuori con L'uomo senza qualità..tu poi ci aggiungi Broch..ma nessuno voleva costringere l'innocente Serena a una lettura forzata.E' lei che è partita in quarta e adesso non ricordo più cosa ha detto. Vlad. dice che si congratula con te per l'impegno promesso. Quale? Insomma il blog è un telefono senza fili, se uno all'inizio dice buon giorno alla fine risulta: fucilate il generale. Credo che la battuta sia proprio di Musil. a presto e auguri di buone feste, gregorio

Anonimo ha detto...

cara serena, hai visto quanti cavalieri.... Vlad, Roberto.. in fondo forse, dopo aver rivendicato il tuo diritto di non conoscere Musil....forse volevi sapere qualcosa di più sul " diritto di tradire". Io non posso dirti niente perchè in genere è un diritto che non uso e poi non so neanche se è un diritto, dovrersti chiedere ad altri. Buon Natale, gregorio

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