sabato 18 ottobre 2008

EQUILIBRISMI QUOTIDIANI


IMPRINTING
a cura di Maddalena Morandi

Se leggiamo su wikipedia per imprinting si intende un vocabolo inglese che indica prendere forma, e per estensione educazione, formazione originaria. Il suo utilizzo in psicologia è per indicare la forma di apprendimento di base, che si verifica in un periodo della vita detto periodo critico quando si è predisposti biologicamente a quel tipo di apprendimento. I primi studi sull'imprinting vennero fatti da Konrad Lorenz su delle oche: egli studiò come esse subito dopo la nascita identificano la propria madre nel primo oggetto o persona in movimento che vedono.
Bene, l'altra sera mi è capitato di essere ad una cena dove c'erano parecchi medici, con diverse specializzazioni i quali erano stati a scuola insieme e ricordavano alcuni compagni che quella sera per vari motivinon c'erano. Uno in particolare era sempre stato un pò "strano" e tale era rimasto.
Allora c'era chi sosteneva che provenendo da una famiglia "particolare" non poteva che crescere in quel modo. insomma la genetica non era un'opinione. Per dirla come si fanno "i conti della serva" se nasci da un genitore matto, non puoi essere sano, per una questione di eredità cromosomica. Il medico psicologo invece ha sostenuto una tesi diversa: non è il corredo genetico che determina lo status psichico del figlio, ma l'imprinting e cioè l'ambiente in cui vive: se sei generato da un matto (uso questo termine in modo semplicistico e per rendere più chiaro il discorso, ma con il massimo rispetto), ma vivi in un ambiente sano, hai le stesse possibilità di uno nato in condizioni normali (a sapere dove poi sia la normalità ... ) e cioè la tua vita non è condizionata all'atto della nascita, ma dalle condizioni che ti trovi a vivere.
Sottoscrivo, sono pienamente d'accordo.
E voi?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Guarda me:i miei erano due fighetti con tanto di puzzetta sotto il naso...mentre io son venuta fuori più selvatica di una lupa:i tacchi a spillo li uso per fare i buchi nel giardino ed infilarci dentro i bulbi e la cipria la metto nella mani per non scivolare quando arrampico :):)
Antonella

Maddalena ha detto...

Fantastica Antonella, non avevo dubbi!!!! Ma sai che uno strizza direbbe che tu ne sei uscita così diversa, proprio come reazione avversa. Te lo dico io che ne so come Freud anzi Fred quello dei Flinston ;-)

Anonimo ha detto...

Ti ricordi il primo W.Allen?
-"Sono riuscita finalmente ad avere un orgasmo,ma il mio psicanalista mi ha detto che non era del tipo giusto"-
Antonella

Maddalena ha detto...

Già forse stiamo diventando come gli americani che senza lo strizzacervelli non si lavano nemmeno i denti!!

Anonimo ha detto...

Io credo che si parta alla nascita tutti da zero e si sia quello che si diventa.Certo che un ambiente favorevole può facilitare il nostro divenire. Ne è un esempio il mio gatto, il quale, vissuto nei primi mesi di vita, ne ha ricevuto l'imprinting; poi, venuto ad abitare da me, per almeno un anno si è comportato da furetto,con versi e posture relativi; adesso è ritornato ed essere un gatto, molto simpatico, ma con in più dei tratti di carattere molto originali. Da Vladimiro

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