venerdì 23 maggio 2008

CREATINA POUR FEMME


Giardino per un giorno

di Katia Ceccarelli

Da quando l' Expo del 2015 è stata assegnata a Milano, le ruspe hanno aumentato il ritmo e la capitale economica d'Italia è una specie di groviera piena di buchi che verranno riempiti da grattacieli avveniristici.
La grande "ristrutturazione" di Milano è già cominciata da anni, da quando si è deciso di creare un distretto della moda che vada a sostituirsi ai vecchi e romantici quartieri operai e piccolo borghesi.
Dopo i bombardamenti della guerra, un colpo alla Milano storica era stato dato dal cosiddetto boom economico degli anni '60 con conseguente cementificazione perdurata nei decenni a seguire.
E siccome non c'è niente di meglio del mattone per far girare il soldi, ecco che il nuovo millennio comincia all'insegna del "costruire".
Il caso del quartiere Isola è eclatante e vi suggerisco di seguirne un po' la storia degli ultimi anni attraverso il sito dell'Isola Art Center.
In più, vorrei segnalare per chi sarà in zona - o no - un'iniziativa tra le tante dei vari comitati dei cittadini che resistono al cemento e vogliono il verde.
Domenica 25 maggio 2008 in piazza Minniti un giardino temporaneo sorgerà nel cuore di Isola per ospitare un pic-nic, mostre, bambini e tanta gente di buona volontà, chi può si porti anche una pianta.
Perché a Milano oltre che lavorare si potrebbe anche vivere.

Per altre Informazioni: http://www.isolartcenter.org/

Foto di Katia Ceccarelli

3 commenti:

maggie ha detto...

Ciao Katia, complimenti per la foto...molto evocativa...!
allora, la notizia di Milano Expo 2015...beh, io l'ho accolta bene!
però capisco: nell'esposizione universale (1889) dove fu costruita la Torre parigina, molti illustri letterati, primo fra tutti V.Hugò, scrissero delle cronache agghiaccianti sul fatto che quell'ammasso di ferri dominasse la città...della perdita dei quartieri tipicamente parigini, delle strade strette, lastricate...(le cronache del tempo sono veramente molto belle e si leggono con piacere, le consiglio)..ad oggi è ancora lì...simbolicamente lì.
Così come l'esposizione a Londra con il padiglione di Paxton e bla bla bla...
insomma, il mattone, che sia di ferro, vetro, laterizio, cemento, asfalto, è vero: ha la meglio.
tuttavia si possono fare scelte oculate e innovative allo stesso tempo. Gli anni '60 hanno prodotto risultati terribili anchè perchè non c'era una coscienza legislativa...non c'era rispetto...e siamo andati avanti così fino agli anni '80...
ora..., ora vedremo...
Torino con le Olimpiadi invernali si è ridipinta e ci sono sensibilità anche verso una nuova archeologia, quella industriale che personalmente apprezzo molto.
sul quartiere Isola, non so nulla, mi aggiornerò ora grazie a te...
però..
però stiamo a vedere.

Anna Grazia Giannuzzi ha detto...

Molto interessante, sono andata anche sul sito, grazie!

Alessandra Lumachelli ha detto...

bell'idea, quella dell'Isola..

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...