martedì 11 marzo 2008

LA DOLCE VITA DI LUDOVICA


LA MODA VISTA DALLE DONNE
a cura di Ludovica Falconi

Esiste una differenza quando nel disegnare abiti da donna è un uomo oppure è un’altra donna? Sicuramente si tratta di una sensibilità diversa. Se gli uomini ci preferiscono dive, gattine sexy o al contrario vedono il nostro corpo come oggetto di sperimentazioni concettuali, le stiliste il più delle volte antepongono agli altri il fattore comodità. Forse devono solo pensare a cosa preferirebbero trovare, loro, nei negozi.
Il genio maschile nel vestire una donna fa di lei e del suo corpo un oggetto di contemplazione o il motivo di laboriosi esperimenti, guardando con occhio ‘esterno’ può darne un’ interpretazione erronea, o come accade più spesso quando vi è distacco, darne una addirittura migliore di quanto non farebbe lei stessa.
L’eccentrico Martin Margiela, per esempio, nelle sue sperimentazioni non punta sicuramente alla gradevolezza delle forme, Issey Miyake o Viktor & Rolf giocano con un corpo da cui sono incuriositi: ogni centimetro di pelle diventa uno stimolo inesauribile sul quale costruire la più audace delle impalcature.
Al contrario Valentino o Christian Lacroix trasformano la donna in una star, la decontestualizzano dalla routine e la rendono - nel momento in cui ha indosso un loro abito - eterna.
Poi c’ è chi la preferisce portatrice di una sensualità disinibita, a volte prepotente, come Dolce&Gabbana, Versace o Cavalli e chi invece riesce a capire non solo i suoi bisogni latenti, ma quelli di un’intera epoca, interpretandoli con l’estrema innovatività che ha caratterizzato il lavoro di Yves Saint Laurent, Armani e Ferrè.
La moda fatta da una donna per altre donne, invece, nasce da una sensibilità diversa, da una naturale attitudine a capirne i bisogni più nascosti.
Chanel ha rotto gli schemi di una femminilità annoiata, l’ha resa agile, intellettualmente appetibile mentre un’artista come Elsa Schiapparelli ha saputo essere ironica e rivoluzionaria.
Comoda, colta, ironica una donna si vuole vedere anche così.

7 commenti:

KatiaC ha detto...

I guai creati dalla moda sui corpi delle donne sono proprio imputabili a un certo atteggiamento della maggior parte degli stilisti che vedono e pensano all'abito come opera d'arte.
Quando creano si preoccupano delle geometrie o delle non-forme e meno che mai vedono la modella la quale deve essere più evanescente possibile fin quasi a scomparire per non fare ombra alla bellezza del vestito.
La gente deve guardare l'abito e non l'indossatrice.
Finita l'epoca di Cindy Crawford e Linda Evangelista, interpreti di un abito, si è passati alle modelle che "portano" la creazione in passerella ovvero le forniscono semplicemente il movimento.
Penso che un giorno si ricorrerà ai robot sulle catwalk della moda.

Maddalena ha detto...

Io credo che lo stilista pensi all'abito e poi alla donna: è il vestito che porta chi lo indossa e non viceversa. Tuttavia colpevolizzare gli stilisti ha poco senso, se i compratori si facessero influenzare meno e gli stili fossero più personali, il creatore di moda avrebbe meno "potere".

Ludovica ha detto...

molti abiti sono più concettuali che portabili, non a caso molti finiscono nei musei, ma quella è una scelta dello stilista-artista e sicuramente non sono quelli gli abiti che gli assicureranno un gran fatturato al marchio anche se in questo modo ci si guadagna molto in immagine.

Ludovica ha detto...

avete ragione ormai sembra l'abito a determinare la personalità, prima della modella, e poi della ragazza per strada. l'epoca delle top model è finita ed è cominciata quella delle fashion addicted.

Anonimo ha detto...

Ludovica ricordati il nostro marchio....smak

pat

Giulia Lu Mancini ha detto...

Bell'articolo ludovica!
io preferisco lo stile sexy mix tra dolcezza e aggressività (in certe occasioni) certo che poi la moda che predilige anche la comodità è impagabile, ma non sempre agli uonimi piace.

Ludovica ha detto...

A volte è bello scoprire come la comodità va incontro all'essere sexy: dopo aver scoperto le autoreggenti chi le lascia più! Non stringono sulla pancia e sono sicuramente molto più apprezzate dagli uomini..

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