venerdì 18 gennaio 2008

Estremamente




Accadde un giorno. A gennaio.
di Antonella Passoni

Sei morto quando sei nato, un giorno di gennaio.
E’ il primo di tutti i mesi e tu eri il primo di voi fratelli. Primo, hai voluto esserlo anche nella vita, ed a modo tuo, ci sei riuscito.
Eri bravo a fare tutti i mestieri, tranne quello del padre. Eravamo bambini, ma ci volevi già grandi e c’era solo una ragione, la tua. Si faceva presto ad odiarti e forse era quello che volevi.
Poi, senza avvisare, cambiavi. Per un po’ eri felice e riempivi il cuore con la tua euforia. Non lasciavi tempo per pensare e ti seguivamo ovunque, liberi di volerti bene.
Più avanti, nell’età dell’arroganza, hai perso il tuo tempo con una femmina sgangherata, di pochi anni più grande di noi figli. Ci siamo vergognati e ti abbiamo rinnegato.
Malgrado tutto, alla fine hai vinto tu, perché il segno che hai lasciato, ha lo splendore fiero della spada, eri un guerriero, non potevi avere pietà. Così ho perdonato.L’ho fatto il giorno che ho smesso di odiarmi, imparando a sopportare d’assomigliarti così tanto.
Adesso che puoi, perdonati anche tu.

8 commenti:

Maddalena ha detto...

Anto, bello e doloroso, brava. Mi hai tolto le parole dal gran che mi è piaciuto.

Maria Cristina Campagna ha detto...

Belle parole Anto. Hai fatto la cosa giusta e credo che lui si perdonerà.
Baci

Anonimo ha detto...

Cara Anto,
il tuo post mi ha toccato l'anima.
Perdonare ci rende più grandi, sempre!

maggie ha detto...

Hai scritto parole importanti. Mi hai lasciata zitta.

Giulia Lu Mancini ha detto...

Bello e toccante davvero.
mi è piaciuto molto

Anonimo ha detto...

un grazie di cuore a tutte

Ludovica ha detto...

prima di tutto bisogna perdonare se stessi, quant'è vero. duro, emozionante veramente

Anonimo ha detto...

benedici il tuo nemico e lascialo andare,consiglia un filosofo zen.vale anche per se stessi!

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