Faber est suae quisque fortunae
ovvero Ciascuno è artefice della sua fortuna
di MonicaC
Ieri è stato un giorno importante.
Qualsiasi sia il risultato finale.
Seppur banale, “se vinci o se perdi”, finisce per non avere davvero più importanza.
C’ è una potenza nel fare che non può essere ricordata, necessita l’azione per rendersi visibile.
Ieri ho sentito questa potenza.
Anche fluttuando tra i dubbi e le paure che ogni scelta comporta.
Con l’unica nota scordata di un carico aggiunto, che ho la colpa di avere fatto salire a bordo di questo viaggio.
Aspettative, mie, tue, loro, che si confondono sino a diventare nostre.
Dove inizio io e dove finisco? Domanda inutile.
Ieri è stato un giorno importante.
Chi era con me, si sentiva che voleva esserci.
E non per avere qualcosa.
Solo per me.
Chi avrebbe dovuto esserci dov’era?
Domanda inutile.
Vi lascio a terra.
Quando andrò, lontano o vicino.
Vi lascerò ad aspettare un' altra me.
E voi, chi lasciate a terra?
11 commenti:
stasera lascio me stessa a terra,perchè a gambe aperte e gomiti piantati a terra, smetto epr un momento di fare Alice e provo a crescere.
...ma è bello quando qualcuno che sta con te perchè ha voglia di esserci...raro ma bello.
Io invece vorrei non lasciarmi a terra, cosa che invece faccio sempre.
maddalena,perchè ti lasci sempre a terra?cosa possiamo fare per te?
Monica hai posto proprio un bel questito.
Io spesso mi ritrovo ad essere da sola quando vorrei avere qualcuno accanto ed essere con qualcuno vicino quando non lo vorrei affatto.
Non si sa perchè, ma la vita va sempre al contrario.
A volte mi capita di lasciare me stessa a terra, a volte è come se volessi, di proposito, farmi del male.
Per fortuna adesso posso dire di dare una mano a chi si sente a terra, quindi Madda....che c'è?
Maddalena, lascia a terra chi ti atterra....è molto meglio!
E Anna Grazia, perchè per crescere bisogna "suicidare" Alice?
Se crescere è invecchiare e poi morire (guarda un pò...), meglio farlo come più ci piace.
Già Ile, a volte capita anche a me...
Che care che siete, non è che sia a terra, è che tendo a lasciarmi a terra: non mi voglio abbastanza bene. Prima mi assicuro di caricare tutti (ma proprio tutti) gli altri, poi eventualmente, forse, se c'è ancora posto "tiro su me" . Accetto consigli! baci a tutte.
Ma come Madda!!!
Devi essere tu la prima a volerti bene, pensa alle persone che hai accanto, sono sicura che hanno una grande stima di te, quindi perchè tu non devi averla?
Noi tutte, anche se non ti conoscioma, ti riteniamo una persona veramente in gamba, quindi su di morale.....volersi bene, questo è il segreto, lavora su te stessa, è fondamentale!
Baci.
io a volte atterro a terra....ma almeno, prima dell'atterraggio, ero in alto...che forse fa anche più male....aih
Tempo fa, una donna molto intelligente, mi ha detto che entro i trent'anni si può volare in alto senza preoccuparsi di cadere.
Che tu ci abbia pensato o meno, c' è un paracadute che si apre in automatico, prima che ti schianti al suolo.
Non le avevo creduto.
Ma credo avesse ragione.
Dopo le cadute iniziano a lasciare un segno.
Si, siamo d'accordo...ma chi è che non cade ogni giorno, chi non stramazza per terra?
Ragazze la verità è, a mio avviso, che tutto dipende sempre e soltanto da noi, siamo noi che ci creiamo il nostro futuro, con vari incidenti di percorso, certo, ma sono inevitabili! Se vogliamo stare bene con noi stessi, basta volerlo fin in fondo, basta crederci!
quand'ero piccola mia madre mi faceva girare con una fascia in testa perchè puntualmente cadevo (per la mia insana attitudine a passeggiare in stanze buie)così mi procuravo bernoccoli sensazionali....oggi riconosco che certe abitudini proprio non si riescono a perdere...ma non posso più girare con un mega fascione che lenisca le botte in testa...dopo i 30...forse perderò i sensi a furia di accumulare...starò a vedere sempre che qualche botta non mi accechi del tutto......ariaih
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