mercoledì 18 luglio 2007

NOTE BLU


PER NON DIMENTICARE
a cura di Ilenia Firetto

Oggi vorrei rendere un piccolo omaggio a tutti i bambini, a tutte quelle creature innocenti, vittime, da sempre, di soprusi, abusi, violenze e sofferenze.
Ancora una volta utilizzerò le parole della mia icona jazz, Billie Holiday.
A soli sei anni dovette industriarsi per portare a casa qualche spicciolo, così Billie stava in ginocchio, sulle scale, a strofinare i gradini delle scale altrui.
Aveva solo dieci anni quando perse la sua innocenza, un omaccione, inquilino di sua madre, la violentò.
Questo tipo d'infanzia perduta, forse, le ispirò una delle sue canzoni più belle:...
God bless the child

Them that got shall get
Them that's not shall lose,
So the Bible said
And it still is news;
Mama ,may have, Papa may have,
But God bless' the child
That's got his own!
That's got his own.

Dio benedica i bambini

A quelli che hanno, sarà dato,
A quelli che non hanno, sarà tolto,
Così ha detto la Bibbia
E ancora è così che vanno le cose;
La mamma può avere, il papà può avere,
Ma beato il bambino,
Che ha del suo!
Che ha del suo.

Un amaro grido d’indipendenza e solitudine.
Per non dimenticare…

18 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi sono commossa. Ci sono persone che riescono, dalle esperienze negative, a portare luce a se stessi ed agli altri. Sono incredibili ed ammirevoli.
Cercherò di ascoltarla.
Baci
M. Cristina

IleniaF ha detto...

Ciao cara, è proprio vero!
Il dolore e la sofferenza ti fortificano.
Abbiamo tanto da imparare da persone così.
Grazie Maria Cri, un bacio.

Diomira Pizzamiglio ha detto...

...per vedere la luce devi morire, perchè?

IleniaF ha detto...

Carissima Diomira,
me lo sono chiesta spesso anch'io, ma sono arrivata a questa conclusione, perchè, le sofferenze che ho patito in passato, mi hanno reso la persona che sono adesso, sicuramente non più egoista e superficiale, cosciente del fatto che adesso posso contare davvero su me stessa.
Il dolore ti rende più forte, in tutti i sensi!

Anonimo ha detto...

Cara Ilenia
il tuo post è molto toccante.
Si dice che il dolore quando non ti uccide ti fortifica. Sarà anche vero ma la rabbia la si vuole urlare comunque.
Lei la urla cantando affinchè davvero non si dimentichi.
E la urla per tutti coloro che hanno subito come lei e che ancora subiscono. Per spezzarne il silenzio, l'indifferenza.

IleniaF ha detto...

Ciao Ely,
hai capito in pieno il senso del post che ho voluto scrivere.
La grandissima Lady Day ha utilizzato il suo punto di forza, la sua voce, per esprimere i suoi sentimenti e per sfogare la rabbia, le varie umiliazioni che ha dovuto subire nel corso della sua, triste ma molto triste, vita.
Ed è proprio grazie alle sue uniche ed inimitabili interpretazioni che ha lasciato un segno che durerà in eterno.
Mi ha insegnato molto e per questo io la ringrazierò sempre.

Anonimo ha detto...

Salve a tutti.
Trovo anche io molto toccante quello che è stato scritto
e quello che quotidianamente riguarda la condizione dei bambini nel mondo.
Ma cio' di cui voglio parlare adesso è della sofferenza come occasione poetica: motivo ispiratore.
sicuramente questo legame si fa forte nell'ambito musicale per quanto riguarda il blues,
le sue origini e la sua storia.
Così il motivo della sofferenza si estende anche all'uomo alla sua condizione, a prescindere dalla età.
Gli schiavi privati delle loro origini, oltre che della loro casa, venivano portati nel nouvo mondo come
utensili, utili alle campagne; macchiene per arare e lavorare i campi.
La sera , in quegli anni, dai campi di cotone al tramonto,
gli schiavi dopo avere faticato cantavono in fila ed in catene.
non appena uno di questi schiavi tocco' una chitarra nacque il blues.
La sofferenza , la fatica , la privazione della libertà , la mancanza di speranze, portò questi uomini
a trasferire tutte le loro sensibilità sulle corde di una chitarra,
battendo i piedi su una tavola di legno per dare il ritmo; quello del cuore.
cio' di cui erano privati nel quotidiano, lo ottenevano avvicinandosi a dio con le loro melodie.

IleniaF ha detto...

Ciao Gianlu,
ti ringrazio tantissimo per il tuo contributo.
Noto con grande piacere che sei un appassionato del genere, grande!!!!
Come hai ben detto, il canto dei neri d'America, i loro movimenti non hanno rappresentato altro se non la loro voglia di gridare al mondo la loro condizione e la loro sofferenza.
Grazie ancora per le tue parole, spero che continuerai ad intervenire nel blog.
Ci conto.

Anonimo ha detto...

credo che in un sito al femminile il contributo di un uomo sia fondamentale.

IleniaF ha detto...

Fondamentale....perchè? Spiegati meglio.
Potrei dire piacevole, comunque mi farebbe piacere se tu continuassi a lasciare i tuoi commenti o le tue opinioni.
Ciao!!!

Anonimo ha detto...

Post stupendo.Good girl!

p.s. non credo che un intervento sia fondamentale solo perchè di genere non femminile.

IleniaF ha detto...

Grazie Anto,
sei sempre tanto carina!
Mi trovi completamente d'accordo sull'intervento " al maschile".
Non c'è nulla da fare, gli uomini non si smentiscono mai!!!!!
Baci.

Anonimo ha detto...

Sei brava a basta!eh kehaazzzzoooo!!direbbe margherita hack!
p.s.
ma che delizia poter godere di uno spazio dove con sobria eleganza fanculizzi chi alza la cresta senza cognizione di causa!Slurp!

Anonimo ha detto...

salve a tutti.
il mio intervento è stato frainteso.
intendevo dire che la presenza di un uomo serva come completamento a qusto forum.
io non fanculizzo nessuno

IleniaF ha detto...

Ciao Gianluca!
Per questa volta sei perdonato!!!!!
Comunque, scherzi a parte, quando vorrai sarai sempre il benvenuto!

IleniaF ha detto...

Anto,
lo dico....sei troppo simpatica, noi dobbiamo conoscerci.
Con i tuoi complimenti mi imbarazzi...
Dobbiamo combinare questi incontro!!!
Baci!!!!!

Anonimo ha detto...

ma certo!dobbiamo conoscerci tutte.tu che sei in contatto coi vertici,proponi!

IleniaF ha detto...

"Sono in contatto con i vertici"
Mi fai morire dal ridere!!!!!
Con il capo ne stiamo parlando, vedremo di organizzare al rientro dalle vacanze!
Che ridere!!!!!!

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