venerdì 29 giugno 2007

Tea Time

“The No.1 Ladies’s Detective Agency”
di Alexander McCall Smith

a cura di Maria Luisa Pozzi

Un libro in inglese per voi, oggi, un libro delizioso, scorrevole e brillante: “The No.1 Ladies’s Detective Agency”di Alexander McCall Smith, nato in Zimbabwe, attento conoscitore del Botswana e attuale Professore di medicina legale all’Università di Edinburgo. La lingua è facile e attuale; potete affrontarlo anche se il vostro inglese è un po’ traballante.


La protagonista Precious Ramotswe, amichevolemente chiamata Mma Ramotswe, apre un’agenzia investigativa in Botswana col capitale ricavato dalla vendita di alcuni capi di bestiame ereditati dal padre - il bestiame, simbolo di ricchezza per i nativi del paese.
Mama Ramotswe incontra subito un buon successo per la sua disponibilità ad ascoltare e a capire i dolori e le pene delle persone, soprattutto donne, che si rivolgono alla sua agenzia per ritrovare mariti scomparsi, mariti traditori, ragazzi sequestrati per riti inconfessabili. Seguiamo quindi con grande empatia le sue indagini, talune davvero sorprendenti per noi, lettori occidentali (leggere per credere). Fra un indagine e l’altra conosciamo il passato di Mma Ramotwe, allevata da un padre affettuoso condannato a una morte prematura dal lavoro in miniera che gli ha bruciato i polmoni. Impariamo dell’infelice matrimonio della nostra detective, che, come tante donne africane, viene selvaggiamente picchiata da un marito violento che poi l’abbandona portandole via anche le amate tendine che l’avevano seguita dall’infanzia. Incontriamo la valente segretaria dell’agenzia e Mr J.LK.B. Matekoni, l’amico di una vita di Mma Ramotswe e suo meccanico di fiducia, sempre pronto ad aiutarla nelle situazioni difficili in cui spesso si trova coinvolta.
Lo sfondo di tutte le storie e delle geste di Mma Ramotswe è l’affascinante, brullo, misterioso panorama del Botswana, tanto amato dalla protagonista.
Un libro giallo, dunque, ma con qualcosa in più: l’incontro con un paese e una cultura che, dopo aver letto il libro, ci sembra più vicina.
A proposito, Mma Ramotswe, nel tempo libero, beve un delizioso “redbush tea”. Sapete dove trovarlo?

4 commenti:

alessandro gallo ha detto...

Sono sempre belle le tue presentazioni

Giulia Lu Mancini ha detto...

ciao Maria Luisa,
il libro sembra avvincente, non so però se riuscirò a leggerlo in inglese ci penso..intanto sappi che ho letto Everyman nonostante le mie vacanze itineranti..(ogni tanto però mi sono fermata)

Anonimo ha detto...

Grazie a tutti e due. Ho comprato anch'io Everyman e mi sembre molto bello e molto triste. Buone vacanze a tutti.

Giulia Lu Mancini ha detto...

hai ragione è piuttosto triste, per fortuna non è un romanzo lungo!!
baci

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