Dategli una maschera e sarà sincero
‘Giù la maschera!’ è un tema che ha sempre intrigato.
Innanzitutto è un accessorio e come tutti gli accessori che si rispettano si amano o ti rimangono indifferenti.
La maschera, come oggetto, è antica come il mondo. Nella commedia dell’arte la maschera significava ‘essere un altro da sé’, nel teatro Elisabettiano gli attori si truccavano usando coprenti ceroni, baffi posticci oppure parrucche dalla lunga chioma bionda per interpretare personaggi femminili.
Truccarsi per creare una maschera è proprio un’azione quasi catartica nel teatro orientale; difatti l’attore ‘entrava’ nella parte man mano che completava la sua ‘trasformazione’.
Da qui facciamo un viaggio velocissimo nel tempo e passiamo ai giorni occidentali contemporanei.
La maschera ai giorni nostri cosa è e cosa rappresenta? Cerco di alleggerire il tema suggerendovi le mascherine innocue e divertenti che si usano a Carnevale, proprio quella che si trovano a Venezia, ma non è solo questo.
La maschera appare anche in differenti situazioni; per esempio è stata usata durante la sfilate di moda. In questo caso diventa solo un ornamento. Francesco Scognamiglio nella collezione Primavera Estate 2010 ha usato dei copricapi che decoravano il volto della modella facendo sì che questo potesse diventare un tipo di maschera, che consisteva in una gabbia ornata da stelle lucenti. Molto teatrale e bello.
Gli stilisti si sbizzarriscono nel proporre alle sfilate, accessori piuttosto bizzarri e importabili ed è il bello dei fashion show, devono ‘colpire’, affascinare. Valentino propose per la collezione Autunno Inverno 2010 delle mascherine realizzate in pizzo rosa anticato, bianche e nere. Effetto Ancient Regime francese e quindi come non citare Sofia Coppola con la sua Marie Antoinette del 2006? Offre feste a tema e stupende maschere assai impegnative. Come il sempreverde Jean Paul Gaultier che ha proposto per la Primavera Estate 2011, le sue ‘ragazze’ con volti coperti da mascherine ornate da piume e preziosità varie in chiave punk. Tra gli emergenti chi si diletta nell’arte del mascheramento? Ecco i nomi: Patrizia Josefa Antonacci di Milano con la maschera opera ‘Cage’, Fabio Marini di Venezia con una maschera a tema ‘Gondola’ e infine la coreana Lee Sung Hye di Firenze ha creato una super maschera chiamata ‘Origami’ (sempre in tema oriente). Maschere realizzate per il Carnevale di Venezia. Tutti usciti dal Polimoda. Complimenti! Oscar Wilde “Ogni uomo mente ma dategli una maschera e sarà sincero”.
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