mercoledì 17 giugno 2009

NON HO L'ETA'



Allodole o gufi in vacanza?
- dedicato a chi ama alzarsi all’Alba –
A cura di Chiara Cappellato

Unica settimana di vacanza, inizio giugno, litorale romagnolo. Io, proprio io, che detesto sabbia, lezzo di doposole al cocco, starnazzi, popolo del Bikini-Calzedonia (se non l’hai sei out), pelle micidialmente intollerante al sole. Tutto contro? Più o meno, ma…trattasi di dolce sacrificio per maritino. E poi ci sarà pure qualcosa da scoprire, di positivo, no? Intuito…Sgomito per uno spazio nella scandita vita da spiaggia per piegarla ai miei bioritmi, alle mie esigenze di allodola.
Psiche-Corpo-Pelle annuiscono e ringraziano.
Ore 6.00. Sono l’allodola. Sapevate che è uccello portafortuna poiché simboleggia l’amore e la gioia di vivere? La rapidità con cui si alza in volo, puntando diritta verso l’alto per poi ridiscendere veloce verso il basso, l’ha resa metafora dell’unione tra il Cielo e la Terra. Anche il suo canto allegro e gioioso evoca creatività e amore per la natura.
Dell’allodola io incarno la rapidità, non sempre in modo positivo, e la creatività.
I Gufi lasciamoli pisolare ancora; hanno fatto tardi stanotte con il libro in mano.
Delicatezza con la porta, respira profondamente.
Pronta: pochi passi ed ecco il profumo dei pini marittimi, salsedine, brezza a increspare la pelle.
Via gli infradito per aprire la mia danza, nel mio momento della giornata. Dovrò poi attendere altre ventiquattro ore. Alba. A maiuscola; gratitudine e rispetto per Madre Terra.
Alba. Magico, unico istante nel mio giorno. Amica. Consigliera, dona pace interiore, risveglia i sensi privi della stanchezza che il fluire delle ore offusca e rende apatici.
Psiche. Pensieri. Coccolo il mio Essere. Cogliere. Appropriarmi di quest’attimo, stringerlo con intensità rende meno gravoso il quotidiano. Questione d’istanti, minuti, con l’imperativo: lentamente. Respiro-movimenti pacati-silenzio mentale, gestualità evoluta in rito.
I piedi nell’acqua fredda, il bagnasciuga una limpida distesa che riflette deboli raggi solari.
Cammino e a tratti mi volto a osservare le orme argentate. Passa poco, il mare se le porta via e io, contenta, le associo a stati d’animo negativi. Testa bassa alla ricerca di conchigliette speciali, amuleti da portare al ritorno. Poche anime si muovono. Non ci sono ancora mamme con poppanti, solo qualche anziana della comitiva “Soggiorni climatici terza età Comune di Parma”.
Donne da sole, uomini ancora abbracciati al cuscino.
Il primo giorno mi limito a osservarle. In coppia, cappellino di stoffa e mano destra a reggere il lembo del prendisole-vestaglia che copre un costume intero. Grazia nel loro incedere.
Corpi un po’ sformati; normale per una Old. Una è magretta, l’altra ben più in carne. Rughe sul viso, pelle non più elastica, vene sporgenti dal ginocchio in giù. Chiacchierano sottovoce, c’è allegria. Ogni tanto si fermano, gesticolano macinando davanti a me centinaia di metri.
L’acqua gelida è un toccasana per gambe stanche, venate, capillari evidenti a qualsiasi età.
Il secondo giorno tento l’approccio con un sorriso, quasi certa che, per loro, una trentenne alle 6.00 in solitaria passeggiata potrebbe nascondere dell’anomalo.
Elvira e Adelina, 80 e 82 anni, dividono la stanza e il piacere/necessità della camminata refrigerante. La colazione a seguire, ore 8.00. ma cosa avranno da raccontarsi?
Le invidio, curiosa!
Il terzo giorno mi fanno cenno per unirmi a loro.
Semplicità. Stop. Detto tutto: Vite di moglie e madre la prima, ora vedova, di single la seconda, dopo anni trascorsi ad accudire genitori e nipoti.
Parliamo. Non della quotidianità, siamo in vacanza. Di sentimenti, di condivisione, di volontariato, religione, legami, immigrazione, nuove povertà materiali e spirituali. Filosofeggiamo sui valori, sul futuro, sull’ambiente, le nuove mode, le generazioni che ci seguiranno.
Due Very Old molto partecipi alla vita sociale, interessate, acute. Non servono lauree, questa è la saggezza della vita e dei suoi alti e bassi, della sensibilità che tutte noi Donne possediamo in dote. Infine approdiamo, pettegole, alla questione “Rughe che fare?”.
(Intanto mi spalmo protezione 50 alle 7.00; si sa l’acqua riflette e moltiplica il pericolo!)
Queste rughe…-“Le rughe sono morbide”-, dice Elvira da viso paffuto, i capelli castani chiari, “Evocano saggezza, morbidezza”.
Che abbiano ragione?
Loro si sono sempre accettate e hanno vissuto serene i segni del tempo.
Perché lifting? Perché sottoporsi a spese e sofferenze pur di cancellare qualche anno dal viso?
Entrambe concordano. Certo Adelina, magra magra, ne porta di solchi di vita, -“Ma dopotutto una nonna deve avere la faccia della nonna!”-, afferma convinta. Da una vita stendono Nivea sul corpo e l’Acqua di Rose la sera che rinfresca. Non necessitano d’altro. Come nonna Lidia, mancata a 65 anni della quale ricordo la morbidezza delle carni e nonna Marcella Super Big Old di 90 stecche il 7 luglio 2009, che sembra un fiore tanto è luminoso il suo incarnato.
Fortune? Mi danno di che meditare…
E’ tardi, le 9.00. Volo in direzione del caffè a casa – assaporo già l’aroma – quello che il Gufo avrebbe dovuto preparare.
Domani, quinto e ultimo giorno, andremo tutte al bar, insieme. Desidero offrire colazioni e scattare foto.
A proposito: dove è finito il mio beauty? Rimescolo dentro e ci trovo circa sei o sette tubetti, da quello per mani, piedi secchi, gambe venate, viso acneico, contorno occhi stanchi, labbra sottili. E mi faccio una sana risata.
OK sarò pure allodola, evocherò (magari…) creatività, molto molto meno la bellezza esteriore.
Ricordate: la bellezza non è mai una sola, in ognuna è diversa. A volte si svela in superficie, altre resta segreta, la sentiamo con gli occhi, la vediamo con il cuore, libera e forte come un’emozione.
E non sono neanche Gufo che, alzandosi ora con una lentezza da lumaca stanza, lascia intuire che anche stavolta mi tocca a me la moka.
Mi sento comunque Civetta se spendo il giusto in creme per la cura del Corpo; soprattutto mi auguro il dono di vedere le rughe comparire sul viso, accompagnate da salute e creatività.
Questo è il gioioso insegnamento delle nuove amiche emiliane, Old Ladies.
E voi? Gufette, civettuole, lumache, allodole, ghiri, tassi orsi o…in vacanza? E a casa?
Abbronzante-snellente-antirughe-rassodante o semplice crema da supermercato?
Fatti gli acquisti 23x2 in profumeria, borsa-omaggio, per ombrellone?
Raccontatemi e siano benvenuti i consigli!

N.B. Foto 1: Elvira e Adelina. Foto 2: Cappe…
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4 commenti:

Anonimo ha detto...

ma quante cose mi fai capire...e sempre con delicata tenerezza.grazie.
antonella

Cappe ha detto...

Dai ragazze, raccontatemi come vivete in termini oarario-metabolici la vacanza...così capiamo se siamo Gufi o Allodole,per farsi una sana risata e per accettarsi con un po' più' di ironia! Vi aspetto...
Cappe

p.s.: Ciao Antonella e grazie per un complimento che mi rende orgogliosa.

Maddalena ha detto...

Io cara Cappe sono allodola, ma ogni tanto mi piacerebbe essere gufo.

Cappe ha detto...

Specialmente quando si hanno quei periodi di insonnia mortale, che ti fa spalancare gli occhi alle 3.00 e rigirarti come una disperata. Mi capita spesso. Se è inverno è traumatico. In estate almeno esco e cammino...
Allora invidio gufi, tassi, ghiri!
Ciao ciao.

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