Trasloco di idee
a cura di Margherita Matera
Ieri ho riletto uno dei primi post che ho scritto e così ho deciso di traslocare la Torre Eiffel. Di impacchettare Parigi (il mio secondo post) e tutti i pensieri ed essa legati. Di sorpassare gran parte delle idee che ho in questo momento.
Il mio, che potrebbe sembrare un pensiero futurista, in realtà è solo un paradosso dettato dall’immagine di questa statua, a Monaco di Baviera, che pare camminare a passo svelto.
Ho pensato di essere quella statua.Ho pensato a quanto sia veloce, a quanto superi con movimenti rapidi la foto. A quanto segni.
Eppure è ferma.
Eppure è lì, marmorea.
Marmorea anch’io, forse per la pesantezza di certi pensieri, ho capito che occorre farmi più leggera, occorre traslocarne alcuni, occorre superarmi. Bisogna che mi re-inventi statua veloce. Bisogna che investa sulla mia posizione.
L’Architettura, l’immagine architettonica, nella quale si confondono sculture, fontane, lampioni…, è quello che fa ogni giorno: si ridisegna. Si muove, anche se noi non ce ne accorgiamo. Corre. È un’ottima trasformista, ma al contempo dà la sicurezza di esserci. Di essere lì. Di trovarla.
Forse il mio è un eccesso di relativismo mattutino.
O forse è solo un modo per auto-propormi un cambiamento
6 commenti:
Maggie, che idea rivoluzionaria: una statua in movimento! Io ti seguo.
si..si..geniale!!
antonella
Buongiorno!Mi è capitato spesso di pensare che le statue abbiano più movimento di certe persone, di me nello specifico, alcune volte. Questo perchè, forse, raffigurano quasi sempre un gesto, un'espressione, c'è sempre la voglia di animarle, da parte di chi le concepisce. Al contrario, si verifica che le persone presentino una specie di immobilismo, emozionale, fisico, di pensiero...e così, l'unico compremosso mi è sembrata una statua in movimento.Secondo le accezioni che mi sono data.
Grande!!! E' vero le persone spesso sono più immobili di una statua, anche io qualche volta, haimè!
bellissima idea arte in movimento come il grande maestro allan kaprow
si, conosco poco kaprow, ma, se non sbaglio, il suo lavoro partiva proprio dal senso dell'azione...come pollock, del quale era un grande estimatore.....estimatrice anch'io delle tele di pollock, per quel senso totalizzante di movimento...tanto da creare esse stesse l'ambiente...come appunto kaprow riconosceva.
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