a cura di Katia Ceccarelli
Le mie ricerche sulla figura di Lolita continuano. Ora mi dedico al “fenomeno”in Italia negli anni '60 intorno al periodo in cui uscì il discusso film di Kubrick ispirato all'immortale romanzo di Nabokov.
Mi imbatto in alcuni numeri della Domenica del Corriere di quell'epoca in cui si parla di Sue Lyon, l'attrice americana interprete di Lolita. Ieri come oggi le rubriche di costume erano molto seguite e delle stelle si voleva sapere tutto, oroscopo compreso.
Ecco cosa dichiara Sue Lyon nel '62:
“I soliti ragazzini non osano infastidirmi perché, scambiandomi per Lolita, credono che anche nella realtà io abbia il debole per le persone mature e gli anziani dal canto loro, non ardiscono nemmeno guardarmi dritto negli occhi perché pensano che essa, vale a dire io, sia qualcosa di estremamente perfido e diabolico.
Non pensano invece che i miei sedici anni mi consentono soltanto di essere una ragazza di sedici anni. Le Lolite, secondo me, esistono soltanto nei romanzi e nei film,... credo. Perlomeno, io sinora non ne ho conosciuta nemmeno una personalmente.... Mia madre poi è il mio vero specchio. Mi tratta sempre e continua a chiamarmi “la mia bambina”. Il che mi conferma che non sono affatto cambiata. Soltanto il pubblico lo crede. Per riabilitarmi ai suoi occhi penso che ormai mi occorra il matrimonio. Sto, infatti, per sposarmi".
1 commento:
Kubrick non è sicuramente il regista che preferisco, in ogni caso non ho visto nè il film nè conoscevo questa storia, ma devo ammetterlo lei è veramente bella? Ma in questa foto ha sedici anni? Splendidi occhi!
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