UN CAOS FEMMINA
a cura di Vladimiro Zocca
Ho recentemente vissuto un’esperienza stimolante per le mie riflessione sulla femminilità della nostra esistenza, quella di presentare in diverse mostre i lavori di luce di una giovane artista bolognese, Donatella Schilirò.
Infatti, con una delle sue opere, “Linea”, che da il titolo all’esposizione tenutasi alla galleria dell’Ariete nell’ aprile di questo anno, la scultrice sviluppa in modo personalissimo il mito originario della generazione femminile.
La linea è l’essenza femminile della creazione, organica linea di produzione della grande maternità, verso il farsi e disfarsi della materia, nel mutarsi e nel trasformarsi delle forme.
La linea, allora, da limite espressivo dell’immagine grafica, si assimila al caos concepito al femminile, il vuoto maternale, pronto alla generazione di innumeri sensi di segno.
Così, la trasposizione artistica è costituita da un lineare flusso energetico che pulsa con gli azzurri fotoni del neon sull’infinito di una specchiante lastra di metallo.
La linea-caos delinea, appunto, e offre l’inarrestabile rispecchiamento della maternale identità femminile che giunge a noi dalla notte primordiale del nulla.
4 commenti:
bello!ma non sarà per caso,un caos maschio?perchè io non c'ho capito niente.e son femmina caotica,lo giuro!:):)
è molto bella questa linea luminosa ricurva...poi, in realtà, le installazioni luminose esercitano sempre un certo fascino, questa ulteriormente perchè sinuosa e rossa, quasi provocatrice, tentatrice...
Affascinante e magnetica mi ricorda Merz ma ovviamente al femminile
Io mi sento nella linea caos!
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