All’improvviso un caldo mi prende in tutto il corpo, una luce bianca mi acceca letteralmente e non so dove sono e soprattutto chi sono! Tutto appare come la scena della famosa luce bianca del famoso ‘tunnel’. E’ solo il mio risveglio traumatico che ogni tanto mia madre mi riserva, alzando le tende e aprendo la finestra perché ‘Fuori è così una bella giornata,sveglia!’. Notare risveglio primaverile. Come tutte le mamme sa i miei punti forti e miei punti deboli e sa benissimo che in inverno vado letteralmente in letargo quindi non c’è sveglia con campane che mi riesca a fare uscire dal letto caldo, come è a conoscenza che amo la primavera.
E’ un vero e proprio risveglio dei sensi, della voglia di fare e uscire. Il peggio è stato quando sono dovuta andare al lavoro l’inverno scorso con la neve alta tre - dico tre - metri e aspettare al freddo e gelo l’autobus, per poi essere chiamata dalla responsabile, oltre metà del percorso; e tra parentesi ero in perfetto orario; la quale mi annunciava ‘…Visto la tanto nevicata, nessun povero sventurato andrà al negozio fuori centro quindi oggi il negozio rimane chiuso!’. Averlo saputo prima ‘forse’ non avrei avuto la sveglia traumatica invernale. Ovviamente preferisco la sveglia traumatica primaverile. Sole, luce, calore, fiori e leggerezza. Ecco il mio risveglio.
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