lunedì 14 febbraio 2011

San Valentino?



Un amore rosso sangue


di Simona Betti, Andrea Barboni, Valerio Rontini.

Dimenticate i cuori ed i cioccolatini, la vera storia di San Valentino parla di sangue. Si parte con un martirio, passando attraverso prigionia e morte, per arrivare alla strage più famosa del giorno degli innamorati. Il vescovo più noto di Terni morì decapitato dopo una violenta tortura, il 14 febbraio 273.
Si chiamava Valentino. I suoi devoti discepoli, Proculo,Efebo ed Apollonio, che ne recuperarono le spoglie, subirono lo stesso martirio. La leggenda più suggestiva narra che Valentino, già consacrato vescovo, avesse unito in matrimonio la giovane cristiana Serapia al centurione Sabino, al capezzale della donna morente. L'amore dei due fu così reso eterno dal battesimo del vescovo e dalla morte di entrambi.
 Fu così che Valentino divenne il protettore degli innamorati.

I single si prendono la festa
di Aude Cucurachi, Magda De Luca, Domenica Mafrica,
Marika Nesi, Nathalie Novarese, Luigi Ranieri.

San Valentino? Sta diventando il santo protettore dei single. Lo dimostra il mercato in forte espansione degli "speed date", gli appuntamenti al buio, degli aperativi a tema, delle crociere e dei viaggi organizzati per incontrare l'anima gemella.
“Sono un single di sinistra”, afferma Mattia Baglieri, 25 anni, poeta e giovane promessa del Pd, “e se avessi festeggiato San Valentino avrei optato per una cena romantica o una serata al cinema".
Ma quanto è cambiata la giornata degli innamorati? E come si è modificato l’atteggiamento dell’uomo nei confronti della ricorrenza più sdolcinata dell’anno? "Il mio desiderio nascosto è una donna che pensi a tutto lei. Che mi sorprenda. Che prenda l’iniziativa e, perché no, organizzi la serata”, conclude Mattia. Fino a vent’anni fa pochi uomini l’avrebbero confessato.
Inaspettatamente, nella giornata di ieri, un milione fra uomini e donne hanno affollato 230 piazze d’Italia per manifestare contro la mercificazione del corpo femminile. In contrasto col tripudio del sentimento? Solo apparentemente. Perché i ristoranti sono pieni. E i fiorai fanno affari d'oro.

E in Iran è giorno di lotta
di Angela Iacobellis e Yuri Naldi

Oggi, 14 febbraio, festa degli innamorati, la gente dell’Iran è scesa in piazza contro un governo che vieta il rossetto, vieta lo smalto, vieta il cibo straniero, vieta l’amore. Sì, perché a un ragazzo, in Iran capita anche questo. “Un giorno ero in un parco", ci dice il nostro interlocutore, giornalista iraniano, "ero lì con altri ragazzi e ragazze e stavo parlando con una donna. Si è avvicinato un agente e mi ha chiesto i documenti. Io non glieli ho dati perché sapevo che non li avrei mai riavuti. Ci hanno portati in commissariato e ci hanno addirittura fatto firmare un documento nel quale ci impegnavamo a non uscire insieme".
Il governo vieta ogni festività occidentale, non solo quelle religiose, ma anche quelle come Halloween o per l’appunto la giornata degli innamorati. Ricorrenze che, secondo il regime, inquinerebbero la cultura di un paese islamico.
Nei giorni scorsi c’era già qualcosa nell’aria, la manifestazione era comunque pronta per oggi, ma la messa agli arresti domiciliari del leader dell’opposizione Karroubi ne ha inasprito i toni e ha portato un milione di persone in piazza, qualche centinaio di migliaia secondo il governo. Due le vittime, una secondo il governo e “causata dai sediziosi”. “Si è trattato di una manifestazione molto importante”, ci dice il nostro interlocutore iraniano. “Dopo la durissima repressione delle proteste del 2009 contro l’elezione truffa di Ahmadinejad alla presidenza, questa è la prima volta che il popolo scende in piazza. Il governo diceva che l’Onda Verde era stata annientata, in realtà c’era il fuoco sotto la cenere”.

Nessun commento:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...