mercoledì 16 dicembre 2009
LA DOLCE VITA DI LUDOVICA
Il senso del Natale
A cura di Ludovica Falconi
Forse mai come in questo periodo riaffiorano i nodi del passato, soprattutto le questioni familiari rimaste insospese. Quest'anno ho deciso di non essere mal disposta nei confronti delle festività natalizie e di motivarmi con qualche regola base. Farò i regali per tempo e non mi ridurrò la sera del 24 presa dal raptus del 'prendo la prima cosa che trovo' perchè ne farò pochi e pensati a chi tengo veramente. E' sempre bello strappare un sorriso a chi vuoi bene. Ho comprato qualche addobbo carino per il primo Natale nella nuova casa, sono dovuta scendere a compromessi con l'albero, piccolo e basico, per non istigare i gatti con quelle pallette luccicanti. Mi farò anche andare bene la musichetta natalizia di sottofondo al supermercato mentre faccio la spesa. Farò tutto questo ripensando a quando ero piccola e non vedevo l'ora di scartare i regali e a trovarli incredula sotto l'albero prima di scoprire che Babbo Natale non esisteva e con lui tante cose che apparivano scontate. Nella lettera dei desideri quest'anno ho chiesto di vedere sciolti quei nodi, altrimenti a cosa serve il Natale?
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4 commenti:
Guarda Ludovica, sei hai delle aderenze su all'ultimo piano, chiedi che siano sciolti anche i miei di nodi e se possibile quelli di tutti, ce n'è proprio tanto bisogno. Auguri!!!
Che gran bel groviglio..alla lunga anche ci si abitua..
Antonella
E abituarsi non è micca una bella cosa ...
si fa finta di abituarsi ma c'è sempre qualcosa che rimane incastrato tra la quotidianità e 'the pursuit of happiness' come direbbe Muccino
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