mercoledì 4 marzo 2009

DOMINO CAFFE'


Niente di Personale
a cura di Scarlett, Hope e Polly

Lo ricordo come se fosse oggi, una sera di primavera di qualche anno fa.
C'erano tutte le premesse per diventare il countdown di una decisione da prendere subito.
Un tour di presentazioni che doveva essere cancellato a causa di un intervento al cuore, non il mio per fortuna. Biglietti aerei già prenotati, sale presentazioni affittate, parenti in subbuglio per ospitarci, alberghi...
Il tour presentazioni s'ha da fare, avrebbe detto l'Innominabile.
Lo dissi io, non avevamo scelta.
E l'arrivo in Sicilia, patria natia di Virginia, quella sera d'aprile all'aeroporto di Catania, con il profumo degli aranci in fiore, una valigia fuori peso carica di libri, un amico autore e la sua famiglia. E il gatto.
Poi un susseguirsi d'inghippi, di equivoci, di discussioni al telefono con chi era rimasto a casa, problemi editoriali, i primi di una lunga serie.
È iniziato tutto quella notte d'aprile con il profumo di fiori d'arancio, quando Virginia mi disse: “Però a questo punto potremmo anche arrangiarci da sole, a pubblicare i nostri libri.”
Il quarto giorno di tour, al rientro, ne discutemmo in aereo.
Ne discutemmo ancora per un lungo anno, e per un anno ancora.
Noi che con la mente viaggiavamo ad alta velocità, mentre le nostre città erano lente, provinciali, abitudinarie. Vedevamo oltre, vedevamo lontano, ma sembrava un sogno difficile da raggiungere, con un guinzaglio stretto che frenava i nostri slanci e i nostri entusiasmi.
Conoscevamo il sentiero da imboccare e tutti gli ostacoli che ci saremmo trovate di fronte.
Siamo donne, in primis. Non è facile essere donne e essere imprenditori di se stesse. Ci vuole di più di molto coraggio e autostima, serve anche tempo, tutto il tempo libero che ti lascia il lavoro.
Serve anche molto denaro, umiltà, diplomazia, e una dose inesauribile di pazienza.
Quella, temo, è stata la prima a lasciarci.
Niente sovvenzioni per le donne lavoratrici dipendenti, né per quelle che hanno passato i 35 anni di età. Il mestiere stesso di editore è un mestiere da lusso, non previsto dalle sovvenzioni europee per l'imprenditoria femminile nella Regione Emilia Romagna. Dovevamo tirare fuori del nostro, ma anche in senso pratico.
Niente di personale, le cose stanno così.
E allora mettiamoci in proprio, diventiamo editori di noi stesse per decisione coatta.
Fondiamo una casa editrice che ci assomigli.
Niente di personale, signor editore. Vogliamo solo volare un po' più in alto.
Scavalchiamo uno dopo l'altro gli ostacoli, come un atleta sulla pista, tenendo ben fisso davanti l'obiettivo da raggiungere. Che inspiegabilmente sembra allontanarsi, a volte.
Due anni di lavoro assiduo, di viaggi in treno, di strette di mano, di promesse mancate e di volti che si sono susseguiti uno dopo l'altro come in un film. Vittorie, riconoscimenti inaspettati, sconfitte, delusioni.
Niente di personale, è così che funziona l'editoria.
Domino nasce come una scommessa, ha affrontato difficili tempeste, è arrivata molto vicino a tirare i remi in barca, stanca di combattere sempre contro una marea contraria. Ma dev'essere destino che ciò che nasce per scommessa in una notte di primavera debba avere una vita lunga, e deve essere temperata con il fuoco per poter sostenere le battaglie.
Domino apre il 2009 con un rinnovato entusiasmo, composta da creatori di storie ai quali presto se ne aggiungeranno altri. Punta a nuovi obbiettivi editoriali, alla valorizzazione della scrittura femminile di genere, al rilancio della letteratura fantastica, a migliorare sempre più intensamente la qualità di testi d'intrattenimento. Dall'impaginazione alla copertina, dall'editing alle presentazioni.
Domino apre la porta al pubblico con questo Cafè, gentilmente offerto da Rosa Stanton, perchè i visitatori possano entrare a curiosare nelle nostre stanze, a scoprire come si produce un libro, a capire come si muove una casa editrice di nicchia nell'oceano editoriale.
Troverete angoli insospettati di dolcezza femminile e lunghi corridoi di razionalità maschile. Vi potrete accomodare davanti a panorami oltre confine, sorseggiando introspezione e avventura. Potrete conversare amabilmente di storia, ma anche di psicologia con i nostri autori. E di quando in quando, rabbrividire di fronte a un giallo da risolvere.
Ogni libro è un viaggio che non ci stanchiamo mai di intraprendere, dalla prima parola scritta su un foglio bianco, all'ultima faticosa impaginazione prima di andare in stampa.
Perchè abbiamo imparato, da quella lontana notte di primavera dal profumo di fiori d'arancio, che siamo come cantastorie con ogni giorno nuove favole da raccontare, e abbiamo scelto il modo migliore, per noi, di raccontarle.
Niente di personale, vogliamo solo avervi con noi in questa meravigliosa avventura.

2 commenti:

Giulia Lu Mancini ha detto...

Benvenute, sarà molto interessante seguirvi in questa meravigliosa avventura. E' bello trovare una casa editrice un pò più vicina a noi.
grazie

Anonimo ha detto...

benvenute in R.S. e che la scrittura sia con noi:)
antonella

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